10 frasi di Erri De Luca sui sogni, ti servono per difenderti da chi pensa che tu sia inconcludente perché sogni tanto

Erri De Luca non è solo uno scrittore: è un uomo che ha imparato a fare i conti con la realtà senza smettere di guardare in alto. Nato a Napoli nel 1950, operaio, muratore, alpinista, traduttore della Bibbia e soprattutto narratore di anime, De Luca è uno di quegli autori che riesce a parlare di cose grandi – come la fede, la giustizia e l’amore – con parole piccole e vere. Ma c’è un tema che attraversa tutta la sua scrittura come un filo sottile e luminoso: il sogno. Non quello da romanzo rosa, ma quello che resiste, che tiene in vita ciò che la realtà tenta di cancellare.

frasi di Erri De Luca sui sogni

Il sogno secondo Erri De Luca: tra veglia e memoria

Per Erri De Luca, sognare non è una distrazione: è un atto di coscienza. Dice:

I sogni appartengono al sonno, ma i desideri appartengono alla veglia.”

Eppure, nei suoi libri, il confine tra i due mondi è spesso incerto. In napoletano, ricorda lui stesso, “suonno significa sia sonno che sogno”. Come a dire che nel Sud, dove la vita e la fantasia si mescolano in ogni gesto, dormire e sognare sono due facce della stessa medaglia.

Nei sogni, per Erri De Luca, si nascondono indizi: piccole verità che la ragione non ha il coraggio di dire a voce alta.

Leggo i sogni come se fossero indizi, non per prevedere, ma per capire cosa il giorno non ha detto.”

Ecco allora che il sogno diventa una bussola segreta: non ci porta via dalla realtà, ma ci aiuta a leggerla meglio, a darle un senso quando tutto sembra privo di logica.

Sognare non è fuggire: una lezione di coraggio

Poi arriva la frase più citata, quella che tutti i veri sognatori dovrebbero stampare su una maglietta (o almeno scriversi sul frigorifero):

Sognare non è fuggire, è trattenere un frammento di mondo che sta per perdersi.”

Cosa intende Erri De Luca? Che sognare è un atto di resistenza, non di debolezza. Non è scappare dalla realtà, ma salvarne la parte migliore.  quella che rischia di finire sotto la polvere di un mondo sempre più veloce e distratto. Chi sogna non si rifugia, ma conserva. Fa da archivista dell’anima, da custode dei desideri collettivi. È come se dicesse: “Io ci credo ancora, anche se il mondo no”.

A chi ci accusa di sognare troppo

E qui viene la parte tagliente. Viviamo in un’epoca in cui se sogni, ti dicono che sei un illuso. Se parli di ideali, ti rispondono che “non si campa di sogni”. Eppure, paradossalmente, senza sogni non si campa affatto: si sopravvive.

Erri De Luca, con quella sua calma da montanaro e la voce di chi ha visto molto, ci ricorda che sognare non è un lusso da perditempo, ma un modo per tenere viva la speranza, anche quando tutto il resto sembra franare. Il sogno, per lui, è il contrario dell’inconcludenza. È un seme. E come ogni seme, ha bisogno di tempo, di silenzio e di chi sa aspettare, qualità che oggi sembrano quasi rivoluzionarie. Chi ti dice “smettila di sognare” in realtà ti sta dicendo “smettila di pensare a un mondo migliore”. E questo, De Luca lo sa, è il primo passo verso la rassegnazione.

Il sogno come atto di difesa

In fondo, sognare serve anche a difendersi: non dai problemi, ma dall’abitudine.
Eri De Luca, che ha tradotto testi sacri e conosce il peso delle parole, sa che un sogno può diventare una preghiera laica, una forma di resistenza quotidiana contro il cinismo. E allora sì, continuiamo pure a sognare. A occhi chiusi o a occhi aperti, poco importa. Perché come direbbe lui, ogni sogno è un frammento di mondo che vale la pena trattenere, anche solo per ricordarci che siamo ancora vivi.

Non fuggiamo dai sogni

Erri De Luca non ci invita a fuggire nei sogni, ma a vivere attraverso di essi. A tenerli stretti come si tiene un vecchio libro o una foto consumata: non per nostalgia, ma per memoria. E se qualcuno ci chiama “sognatori inconcludenti”, possiamo sorridere e rispondere con le sue parole: “Sognare non è fuggire, è trattenere un frammento di mondo che sta per perdersi.” Perché, in fondo, il mondo l’hanno sempre cambiato proprio quelli che non hanno smesso di sognare.

10 frasi di Erri De Luca sui sogni

  1. Ho visto che in italiano esistono due parole, sonno e sogno, dove il napoletano ne porta una sola, suonno. Per noi è la stessa cosa.”
  2. I sogni appartengono al sonno. Invece i desideri, le aspirazioni appartengono alla veglia cosciente.”
  3. Quando ti viene nostalgia non è mancanza. È presenza di persone, luoghi, emozioni… come quando si sogna.”
  4. I morti hanno una seconda vita grazie ai ricordi e ai sogni.
  5. Ho l’abitudine di leggere i sogni come se fossero indizi: non per prevedere, ma per capire cosa il giorno non ha detto.”
  6. Sta nella poesia, nel sogno, nell’amore. Nella linea invisibile che congiunge la terra al cielo.”
  7. C’è un punto nel mio corpo dove i sensi convergono, un centro dove il sogno tocca la carne.
  8. Nel passato quelli che tu ami non muoiono: tornano nei sogni, tornano nelle piccole cerimonie del ricordo.”
  9. Sognare non è fuggire; è trattenere un frammento di mondo che sta per perdersi.
  10. Il sogno chiama la parola, la parola chiama il risveglio: ogni verso è un ponte tra sonno e veglia.

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