11 frasi di Don Ciotti sui giovani, troverai il modo di essere il punto di riferimento principale per i tuoi figli

Don Luigi Ciotti non è il classico prete da sacrestia. È un prete da marciapiede. Non perché abbia abitudini discutibili, ma perché è lì che ha scelto di stare: tra gli ultimi, gli emarginati, i giovani in difficoltà, le famiglie segnate dalla droga e dalla mafia. Fondatore del Gruppo Abele nel 1965 e di Libera nel 1995, Ciotti è uno di quei rari uomini capaci di parlare chiaro senza essere arroganti, di entrare nel cuore dei problemi senza uscirne con frasi fatte. E, tra i temi che più gli stanno a cuore, ci sono i giovani. Non solo quelli perduti, ma anche quelli in cerca. In cerca di senso, di fiducia, di esempi veri.

frasi di Don Ciotti sui giovani

I giovani secondo Don Ciotti: cercatori d’oro… in un mondo di plastica

Per Don Luigi, i giovani non sono il futuro, ma il presente. Sembra una banalità da convegno, ma detta da lui acquista spessore. I giovani, dice spesso, “quando trovano punti di riferimento veri, coerenti e credibili ci sono. Ci sono, si entusiasmano e si impegnano. La responsabilità è di noi adulti che non dobbiamo illuderli”.

Boom. Una frase che dovrebbe essere scritta sui frigoriferi di tutte le case, stampata sui diari scolastici, incisa sugli smartphone dei genitori. Perché mette le cose in chiaro: i giovani non mancano di valori, ma di adulti all’altezza.

Basta adulti-bufala: i ragazzi vogliono guide, non illusionisti

Cosa intende Don Ciotti quando parla di “non illuderli”? Intende che non possiamo dire ai nostri figli di essere onesti se noi imbrogliamo sulle tasse. Non possiamo invitarli a spegnere il cellulare mentre noi pranziamo rispondendo alle mail di lavoro. Non possiamo sgridarli perché non ascoltano, se siamo i primi a ignorarli.

I giovani ci mettono alla prova. Annusano la coerenza come i cani da tartufo. Se fiutano ipocrisia, si allontanano. Ma se sentono che dietro a quello che diciamo c’è anche quello che facciamo, allora si avvicinano, si entusiasmano e, incredibilmente, credono.

Genitori, fatevi trovare: meno moralismi, più esempi

La frase di Don Ciotti è un colpo basso per chi, da genitore, pensa di cavarsela con qualche “hai fatto i compiti?”, “mangia la verdura”, “non ti drogare”. Il punto non è cosa diciamo, ma cosa siamo.

Essere punto di riferimento non vuol dire diventare “genitore amico” (quello che dice sempre sì e si fa chiamare per nome, tipo prof delle serie TV americane), ma presenza autentica: un adulto che sa dire di no, ma anche che sa spiegare il perché. Che ascolta senza giudicare. Che non ha tutte le risposte, ma c’è, ci prova, non scappa.

Don Ciotti scrive e parla per (e con) i giovani

Nel suo libro La speranza non è in vendita, e in tanti discorsi pubblici, Don Ciotti ribadisce sempre lo stesso concetto: i giovani sono il volto più bello di un’Italia che vuole cambiare, ma hanno bisogno di qualcuno che ci creda con loro. E soprattutto, di adulti che non predichino bene e razzolino come se fosse Zumba.

I giovani, secondo lui, non sono “da salvare”, ma da affiancare. Hanno bisogno di strumenti, spazi di parola, esperienze vere. E hanno bisogno di sapere che non saranno presi in giro. Che quello che promettiamo, lo manterremo. Che se sbagliano, non verranno condannati per sempre.

E allora, genitori: siete fari o lucine intermittenti?

Don Ciotti ci lancia una sfida sottile ma potentissima. Essere adulti credibili in un tempo pieno di bugie, mezze verità e filtri Instagram. Essere veri in un mondo che premia chi recita meglio.

I nostri figli, lo sappiamo, ci guardano. Anche quando fanno finta di no. Anche quando sbuffano, si chiudono in camera o ci rispondono a monosillabi. Ci guardano e ci studiano. E se trovano in noi un faro, magari non lo dicono. Ma lo seguono. In silenzio. Con fiducia. Con amore.

Perché, come dice Don Luigi:

I giovani ci sono. Basta esserci anche noi.”

11 frasi di Don Ciotti sui giovani

  1. “I giovani quando trovano punti di riferimento veri, coerenti e credibili ci sono. Ci sono, si entusiasmano e si impegnano. La responsabilità è di noi adulti che non dobbiamo illuderli.”
  2. Siate il cambiamento che vogliamo. Solo così sconfiggeremo le mafie.”
  3. Ci dà forza e speranza vedere che a sentire quest’impegno e responsabilità siano i giovani.”
  4. Siete voi che non siete induriti dagli egoismi, non intossicati dalla sete di denaro e potere, siete voi sensibili al sogno, all’utopia ed a tutto ciò che trascende i confini di un io sempre più facile preda degli spacciatori di illusioni.”
  5. Non dobbiamo temere di alzare la voce quando in molti scelgono un prudente silenzio.”
  6. Vi supplico ragazzi, non temete di essere fragili, fragile è la condizione umana, saperlo è ciò che ci rende forti.”
  7. La politica ha abbassato l’età per punire i minorenni, ma non è questa la soluzione.”
  8. E allora il mio augurio è che tutti diventiamo divisivi e impariamo a distinguere il bene dal male. Non voglio prendermela con questi ragazzi…
  9. Gli irrecuperabili non esistono. Sono un’invenzione della nostra cattiva volontà.”
  10. Una volta un ragazzo della mia comunità mi chiese i soldi per una dose. Risposi di no. Lui si tolse la vita. Da allora non ho fatto altro che chiedermi: che cosa vuol dire davvero essere giusti?
  11. Vi auguro l’eresia dei fatti prima che delle parole, l’eresia della coerenza, del coraggio, della gratuità, della responsabilità e dell’impegno.”

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