Erri De Luca non è uno di quegli scrittori che se ne stanno chiusi in una torre d’avorio a spolverare metafore. No. Lui è uno che ha vissuto, davvero. Operaio, muratore, camionista, militante politico, alpinista e, sì, pure scrittore. Napoletano classe 1950, De Luca è uno di quei rari esemplari che parlano poco ma quando lo fanno, fanno rumore. Con le parole ci va giù dritto, come uno scalpello sulla pietra. Eppure, dietro quel tono pacato e quella faccia da vecchio saggio di montagna, si nasconde un pensiero ribelle, lucidissimo, spesso scomodo. E coraggioso.
Il coraggio secondo De Luca: non serve l’elmetto, basta la voce
Per Erri De Luca, il coraggio non è una roba da supereroi con mantello e mutande sopra i pantaloni. Non è nemmeno solo quello fisico. Il suo coraggio ha a che fare con le parole. Con la scelta – difficile, a volte rischiosa – di dire ciò che si pensa.
In uno dei suoi testi più noti, La Parola Contraria, lo scrittore difende con forza il diritto – e il dovere – di usare la propria voce. Scrive:
“Non avere paura di dire ciò che pensi, è l’unico modo per cambiare.”
Una frase semplice, ma che colpisce come una fucilata nel silenzio. Perché ci riguarda tutti: ogni volta che stiamo zitti per paura di farci notare, per non “rovinare l’atmosfera”, per non sembrare strani o fuori posto, stiamo scegliendo la comodità. Ma non il coraggio.
La parola contraria: quando parlare diventa un atto rivoluzionario
Nel 2015, Erri De Luca finì a processo per aver detto che la TAV andava sabotata. E no, non parlava di farla saltare in aria, ma di mettere in discussione un’opera che lui riteneva inutile e dannosa. La frase scatenò una bufera, eppure lui non arretrò di un millimetro. In tribunale, difese con fermezza il diritto di esprimere un’opinione. Il risultato? Fu assolto, ma soprattutto vinse la battaglia culturale.
Con La Parola Contraria, De Luca ha voluto dire: se non usi la tua voce, qualcun altro parlerà per te. E non sempre lo farà per il tuo bene.
Il coraggio di dire la verità: un superpotere alla portata di tutti
Ma cosa significa davvero, nella nostra vita quotidiana, “non avere paura di dire ciò che pensi”? Significa, ad esempio:
- dire al tuo capo che la riunione alle 8:30 di mattina è una tortura medievale;
- dire al partner che no, quel film giapponese in bianco e nero non ti ha “toccato l’anima” ma ti ha fatto addormentare;
- dire a te stesso che stai vivendo una vita che non ti somiglia, e avere il coraggio di cambiarla.
La frase di De Luca è una sveglia. Una chiamata alle armi. Perché cambiare, per lui, non è un regalo che cade dal cielo. È una conquista. E inizia sempre con una voce che rompe il silenzio. Magari tremante. Ma vera.
Il coraggio che ci cambia la vita
Spesso crediamo che per cambiare la nostra esistenza servano rivoluzioni, trasferte in Tibet o stravolgimenti cosmici. Invece, secondo De Luca, basta iniziare col dire la verità. La nostra verità. Anche quando fa paura, anche quando non è popolare, anche quando ti lascia solo.
Il coraggio, quindi, non è assenza di paura. È il movimento che fai nonostante quella paura. È smettere di chiederti “cosa penseranno?” e iniziare a chiederti “ma io cosa penso davvero?”.
Zitti non si cambia il mondo
Erri De Luca ci ricorda una cosa semplice ma potente: le parole sono azioni. E a volte, il più piccolo gesto rivoluzionario che possiamo compiere è aprire bocca e dire la verità.
Non c’è bisogno di urlare, non serve essere aggressivi. Serve solo non avere paura. Di pensare con la propria testa. Di esporsi. Di sbagliare, se necessario.
Perché, come direbbe De Luca, se taci, resti fermo. Se parli, cominci a muoverti.
12 frasi di Erri De Luca sul coraggio
- “Non avere paura di dire ciò che pensi, è l’unico modo per cambiare.”
- “Un uomo che tace non è mai in silenzio.”
- “La libertà è la capacità di dire ciò che gli altri non osano.”
- “La giustizia si difende con la parola, non con la violenza.”
- “Il linguaggio non è solo per comunicare, è per liberare.”
- “Resistere è un atto di coraggio, ma anche di amore.”
- “Anna: ‘Hai paura?’ Smilzo: ‘Sì e nessun coraggio sarà bello come questa paura.’” (Da Il giorno prima della felicità)
- “Perché sì, a volte per essere felici bisogna anche avere il coraggio di andarsene, lasciare un lavoro, rompere una convinzione…”
- “Non è detto che tocca a tutti essere felici. Ma tutti possono provarci.”
- “Anche il tentativo è già una forma di felicità.”
- “Ogni respiro è un miracolo, ogni passo una conquista.”
- “La natura sa cosa significa vivere, senza paura di morire.”
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