Il 2 maggio 1519, a 67 anni, moriva in Francia un uomo che aveva vissuto più vite in una sola. Pittore, inventore, anatomista, architetto, ingegnere, scienziato e un sacco di altre cose che nei moduli non ci stanno: Leonardo da Vinci. Ma più che un elenco di titoli, era uno che la vita la osservava, la studiava e – tra un’ala meccanica e un sorriso enigmatico – la prendeva anche un po’ in giro. Leonardo ha lasciato al mondo opere immortali e un’infinità di pensieri annotati in modo speculare (sì, scriveva al contrario). Ma soprattutto ha lasciato un esempio unico di curiosità onnivora e di ironia geniale.
Leonardo e la vita: un rapporto fatto di domande (e risposte geniali)
Leonardo da Vinci non ha solo dipinto la vita (basta pensare alla Vergine delle Rocce o alla Gioconda), l’ha anche vivisezionata – a volte letteralmente. Studiava il corpo umano con la stessa passione con cui osservava il volo degli uccelli o la forma delle nuvole. Per lui, tutto era collegato: la natura, l’uomo, l’arte, la scienza.
Ma la cosa più affascinante è come Leonardo filosofeggiava senza fare il filosofo. La vita, per lui, era un’opportunità da spremere con entusiasmo e senza troppi drammi. Non si lasciava intrappolare da religioni o dogmi. Era figlio illegittimo, omosessuale, vegetariano e indipendente in un mondo dove tutto questo non era esattamente comodo. Ma lui se ne fregava e andava avanti, osservando, progettando, vivendo.
Quando scriveva della vita?
Leonardo ha sparso nei suoi taccuini riflessioni su ogni cosa: dall’anatomia all’acqua corrente, dai capelli alle catapulte. Tra un disegno e l’altro, però, lasciava anche frasi illuminanti sulla vita, la morte, il tempo, il senso dell’esistenza. Non parlava tanto per parlare: lo faceva osservando il mondo. E quando ne scriveva, era diretto, pungente, quasi moderno.
Esempio? Una volta disse:
“Chi veramente sa di che cosa parla, non trova ragione di alzare la voce”
Altro che talk show.
Leonardo da Vinci e la risata del genio
Non era solo un tipo serio e concentrato: Leonardo amava gli scherzi, gli enigmi, i giochi di parole, e spesso divertiva la corte con le sue invenzioni bizzarre. Si dice che una volta abbia costruito un leone meccanico che camminava e si apriva sul petto per mostrare dei fiori. Altro che bouquet: lui li serviva in modalità robotica.
Un altro aneddoto? Amava disegnare caricature grottesche e facce buffe. Diceva che per capire davvero l’uomo, bisognava osservare anche i suoi difetti, non solo l’ideale. Geniale e umano, come pochi altri nella storia.
Leonardo da Vinci non ha solo lasciato capolavori come l’Ultima Cena e la Gioconda. Ha lasciato un modo di guardare la vita con curiosità, ironia e profondità, insegnandoci che pensare – davvero – è un atto rivoluzionario. A distanza di oltre 500 anni dalla sua morte, il 2 maggio non è un giorno per ricordare la fine di qualcosa, ma la forza eterna di un’intelligenza che continua a ispirare.
15 frasi sulla vita di Leonardo da Vinci
- “Come una giornata ben spesa dà lieto dormire, così una vita ben usata dà lieto morire.”
- “La vita senza amore è priva di significato.”
- “Chi non stima la vita, non la merita.”
- “La vita bene spesa lunga è.”
- “Il nostro corpo è soggetto al tempo, e il tempo fugge.”
- “La vita è abbastanza lunga se sai come usarla.”
- “Quanto più si conosce, tanto più si ama.”
- “Fanno gli uomini come le acque, fuggono i luoghi alti per cercare i bassi.”
- “Non si può avere maggior segno d’una mente ben regolata che un uomo che si contenta della sua sorte, qualunque essa sia, senza desiderare d’esser altro che quello che è.”
- “La morte non è da temere per chi ha ben vissuto.”
- “Chi teme soffre già di ciò che teme.”
- “Così come il ferro arrugginisce per mancanza d’uso, così l’inattività consuma l’intelletto.”
- “Il tempo sta abbastanza per chi lo sa usare.”
- “L’ignoranza è la notte della mente, ma una notte senza luna e senza stelle.”
- “Chi non punisce il male, comanda che si faccia.”
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