C’è chi viaggia per scappare, chi per esplorare e chi semplicemente per pubblicare foto su Instagram con l’hashtag #wanderlust. Poi c’è Claudio Magris, che del viaggio ha fatto una filosofia di vita. Triestino, scrittore, germanista, intellettuale che ama le frontiere (più da attraversare che da costruire), Magris non racconta solo posti, ma racconta il modo in cui li portiamo dentro di noi. Con lui, il viaggio non è una vacanza: è un cammino interiore, una lente per guardare il mondo e anche una scusa per imparare qualcosa: su di noi, sugli altri e pure sul significato di “confine”, parola che a Trieste ha sempre fatto rima con “identità”.
Chi è Claudio Magris: l’uomo, il professore, lo scrittore che cammina con le idee
Nato nel 1939 a Trieste, Claudio Magris è un signore dall’aria sobria ma con l’universo in testa. Germanista di fama mondiale, ha insegnato letteratura tedesca all’Università di Trieste, ma è noto al grande pubblico per i suoi libri che parlano di viaggi, confini, storie dimenticate e civiltà in bilico. Il suo capolavoro è Danubio (1986), un libro che si legge come un diario di viaggio ma si vive come un romanzo dell’anima. Seguono altri testi notevoli, tra cui Microcosmi, Premio Strega nel 1997, e molti articoli, saggi, conferenze, riflessioni da cui spuntano piccole perle filosofiche come solo lui sa scrivere.
Magris non è un turista da villaggio all inclusive. È più il tipo che preferisce le stazioni ai resort, le conversazioni alle cartoline. Il viaggio, per lui, non è spostarsi: è trasformarsi.
Il viaggio secondo Magris: altro che biglietto andata e ritorno
Per Claudio Magris, il viaggio è una metafora potentissima. In lui convivono il viaggiatore curioso e lo studioso di frontiere (geografiche, mentali, linguistiche). Il suo approccio non è mai superficiale: il viaggio è esplorazione del mondo, ma anche di sé stessi.
In Microcosmi, scrive che “il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà diversa”. Non c’è vacanza esotica che tenga: il viaggio è cambiamento, sradicamento, ricostruzione. E soprattutto, è una scuola di relatività. Viaggiare per Magris serve a capire che il tuo punto di vista non è l’unico possibile, e che il mondo non gira intorno al tuo ombrellone.
“Chi viaggia non lascia mai completamente il luogo da cui parte…”: una frase da tenersi stretta
Tra le sue frasi più belle, c’è questa:
“Chi viaggia non lascia mai completamente il luogo da cui parte, ma lo porta con sé in una dimensione nuova.”
Che significa? Significa che, quando viaggi, non stacchi mai del tutto da dove vieni. Anzi, ogni posto che lasci resta dentro di te, modificato e rivisitato dalla distanza e dal ricordo. Magris ci dice che il vero bagaglio che ci portiamo dietro non è quello con i vestiti, ma quello con le emozioni, le persone, i legami.
E qui arriva la parte che fa stringere il cuore ma anche sorridere: questa frase può servire anche a chi ha viaggiato con qualcuno e poi ha dovuto salutarlo. Un amico, un amore, un compagno di avventure o disavventure. Puoi dirgli, parafrasando Magris: “Non ti lascio davvero. Ti porto con me. In una dimensione nuova. Tipo, dentro la valigia dell’anima.” Un modo poetico e anche molto umano per dire: non ci si perde mai del tutto, se ci si è davvero incontrati.
Viaggiare con Magris, anche restando fermi
Claudio Magris è uno di quegli autori con cui puoi viaggiare anche senza uscire di casa. Ti basta aprire un suo libro e lasciarti portare in giro per l’Europa, dentro le sue riflessioni, tra popoli, lingue, confini e amori. È il compagno ideale per chi ama la profondità ma non disdegna un pizzico di ironia, per chi crede che il viaggio sia prima di tutto una questione di occhi e di cuore, e solo dopo di chilometri.
E se ti è capitato di viaggiare con qualcuno che poi è andato per la sua strada, ricordati le parole di Magris: chi parte, non se ne va davvero. Basta tenere aperta quella famosa porta di cui parlava. Quella del viaggio. E forse, anche quella del cuore.
20 frasi di Claudio Magris sul viaggio
- “Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà diversa.”
- “Viaggiare non è fuggire dalla realtà, ma scoprirla da un altro punto di vista.”
- “Il viaggio insegna a conoscere la relatività di ogni cosa.”
- “Chi viaggia non lascia mai completamente il luogo da cui parte, ma lo porta con sé in una dimensione nuova.”
- “Il viaggio è la metafora della conoscenza.”
- “Viaggiare significa anche perdere e ritrovare se stessi.”
- “La geografia del viaggio è una geografia interiore.”
- “Il vero viaggio è quello che ci cambia dentro.”
- “Viaggiare è un modo per interrogare il mondo e la nostra storia.”
- “Ogni viaggio è una piccola odissea, un’avventura interiore prima che esteriore.”
- “Il viaggio apre la mente, ma soprattutto apre il cuore.”
- “Viaggiare è un’esperienza che ci rende più consapevoli della complessità della realtà.”
- “Il viaggio è un’arte che richiede attenzione e umiltà.”
- “Il viaggio è anche un confronto con il tempo e la memoria.”
- “Non si viaggia solo con il corpo, ma con la cultura, la storia e la sensibilità.”
- “Viaggiare è scrivere con i piedi, leggere il mondo come un libro.”
- “Il viaggio ci permette di superare i confini della banalità quotidiana.”
- “Il viaggio è una scuola di vita, di curiosità e di rispetto.”
- “Viaggiare è un dialogo con il passato, il presente e il futuro.”
- “Il viaggiatore è sempre un mediatore tra mondi diversi.”
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