20 frasi di Jung sulla felicità, capirai che anche la tua tristezza è necessaria per poter essere felice e la accetterai

Carl Gustav Jung non era uno che la prendeva alla leggera. Psichiatra, psicoterapeuta, filosofo dell’inconscio, padre dell’individuazione e figlio (spirituale, ma poi litigioso) di Freud. Jung è stato un gigante della mente, ma anche uno che – tra un archetipo e l’altro – si interrogava su cosa volesse dire essere felici.

frasi di Jung sulla felicità

Felicità? Una cosa seria, mica una pubblicità di biscotti

Per Jung, la felicità non era una condizione permanente, né un obiettivo da raggiungere con i corsi motivazionali del lunedì sera. Era una conquista interiore, silenziosa, spesso dolorosa. “Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia” diceva. E svegliarsi, amico mio, non è sempre una passeggiata.

Nel suo celebre Libro Rosso, diario visionario e tormentato, Jung affronta faccia a faccia i demoni interiori. Non parla di felicità come qualcosa di brillante e spensierato, ma come un equilibrio da sudare tra luce e ombra. Felice non è chi ha tutto, ma chi ha integrato tutto, anche le sue parti più scomode.

Siamo felici nonostante, non grazie a

Una delle idee più toste – e affascinanti – di Jung è che la felicità, quella vera, non può esistere senza la tristezza. Perché se non conosci il buio, come fai a riconoscere la luce?

Nel suo pensiero, l’anima umana ha bisogno di equilibrio tra opposti: maschile e femminile, coscienza e inconscio, gioia e dolore. È quella che lui chiamava coincidentia oppositorum, l’unione degli opposti. Non si scappa: per essere completi, dobbiamo fare spazio anche a ciò che ci fa male.

Ecco perché, secondo Jung, la tristezza non è un fallimento, ma una tappa. È l’ombra che ci permette di vedere meglio la nostra luce interiore. Insomma, un po’ di malinconia non ha mai ucciso nessuno… anzi, magari l’ha salvato.

Jung oggi: altro che pensiero positivo

Oggi siamo bombardati da frasi come “sii sempre felice!”, “pensa positivo!”, “scrollati la negatività!”. Jung – se fosse vivo – probabilmente risponderebbe con un’alzata di sopracciglio svizzera e una domanda tagliente: ma tu con te stesso, ci hai mai parlato davvero?

Per lui, non si trattava di evitare la tristezza, ma di ascoltarla. Di capirne il messaggio. Di trasformarla in conoscenza. Solo così la felicità smette di essere un feticcio pubblicitario e diventa un’esperienza possibile, reale, viva.

Grazie, Carl

Il 6 giugno lo ricordiamo non solo come il fondatore della psicologia analitica, ma come un uomo che ha avuto il coraggio di guardarsi dentro. E che ci ha insegnato che non c’è nulla di sbagliato nell’essere tristi. Che la felicità non è ignorare il dolore, ma imparare a conviverci.

E che forse, la prossima volta che ci sentiamo giù, dovremmo smettere di far finta di nulla… e concederci il lusso di essere umanamente, meravigliosamente, un po’ tristi.

20 frasi di Jung sulla Felicità

  1. La felicità non è qualcosa di pronto. Viene dalle tue azioni.”
  2. La tua visione diventerà chiara solo quando potrai guardare nel tuo cuore. Chi guarda fuori, sogna; chi guarda dentro, si sveglia.”
  3. Non è mai troppo tardi per diventare ciò che avresti potuto essere.”
  4. La felicità è una funzione del senso di pienezza e dell’equilibrio dell’anima.”
  5. Ciò che resiste, persiste.”
  6. Il privilegio della vita è diventare chi realmente siamo.”
  7. Non possiamo cambiare nulla finché non lo accettiamo. La condanna non libera, opprime.”
  8. Il paradiso e l’inferno sono dentro di noi; la felicità sta nel trovare il giusto equilibrio.”
  9. La gioia nasce dal sentire la vita fluire attraverso di noi.”
  10. L’uomo sano è colui che riesce a mettere insieme la sua ombra e la sua luce.”
  11. La più grande e più pericolosa esperienza è essere semplicemente sé stessi.”
  12. L’incontro di due personalità è come il contatto di due sostanze chimiche: se c’è una reazione, entrambi si trasformano.”
  13. La felicità non è lo scopo, ma una conseguenza dell’individuazione.”
  14. Il sogno è la via regia verso l’inconscio.”
  15. Solo chi ha attraversato l’oscurità può apprezzare la luce.”
  16. La psiche non è una macchina che si può cambiare senza provocare conseguenze.”
  17. Ogni uomo deve trovare la propria via; solo così troverà la pace e la felicità.”
  18. Non c’è luce senza ombra, e non c’è felicità senza tristezza.”
  19. La vita non vissuta è una malattia della quale si può morire.”
  20. Il destino dell’uomo è diventare ciò che egli è realmente.”

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