Se pensavi che litigare fosse solo una questione di orgoglio o di chi ha ragione, Agnese Scappini è qui per ribaltare tutto. Psicologa e divulgatrice, Agnese Scappini ha uno sguardo lucido e diretto sulle dinamiche di coppia, soprattutto sui conflitti. Secondo lei, le liti non sono sempre quello che sembrano: spesso celano un bisogno più profondo di attenzione e affetto.
Chi è Agnese Scappini e perché ascoltarla
Agnese Scappini è conosciuta per il suo approccio chiaro e umanissimo ai temi della relazione e della comunicazione. Attraverso libri, interviste e social, racconta con un linguaggio semplice e immediato come riconoscere le emozioni che guidano i nostri comportamenti. Non sorprende, quindi, che le sue parole sui litigi siano diventate un piccolo manuale di sopravvivenza emotiva per coppie di ogni età.
Litigare non è sempre litigare
Per Agnese Scappini, spesso litighiamo non perché il partner ci abbia fatto un torto grave, ma perché sentiamo un vuoto dentro. Una delle sue frasi più famose dice:
“Molte volte impostiamo una lite solo perché abbiamo bisogno di un po’ di affetto e attenzione.”
In pratica, molti conflitti nascono dal bisogno di sentirsi visti, ascoltati o semplicemente coccolati. Spesso, un “attacco” è più un segnale di solitudine che di rabbia. Lei lo spiega così: un’attenzione negativa – anche sotto forma di lite – è comunque meglio dell’assenza totale di attenzione.
Come capire la lite “giusta” e quella “illusoria”
Secondo Agnese Scappini, alcune persone crescono in contesti dove l’affetto arriva solo quando c’è un problema. Da adulti, replicano lo stesso schema: litigano per ottenere la vicinanza che altrimenti non avrebbero. In più, l’intensità emotiva di un litigio viene spesso scambiata per passione o vicinanza, quando in realtà è solo tensione.
Quindi, prima di scagliarti contro il partner per la presunta ingiustizia, fermati un attimo e chiediti: “Sto litigando per avere ragione o sto cercando solo qualcuno che mi stia accanto?”
Il trucco per disinnescare le liti
Ecco il consiglio pratico di Agnese Scappini: invece di accumulare rabbia e frustrazione, prova a comunicare il bisogno reale. Vuoi un abbraccio? Dillo. Ti senti solo? Esprimilo. La sua filosofia è semplice ma potente:
“Provate a chiedere semplicemente quello di cui avete bisogno, un abbraccio, per esempio… non c’è niente di male nell’esprimere una propria vulnerabilità.”
In altre parole, riconoscere il dolore che sta dietro la rabbia può salvare una relazione da discussioni inutili e prolungate.
Perché queste parole possono cambiare la tua coppia
Seguire i consigli di Agnese Scappini non significa evitare i conflitti a tutti i costi, ma imparare a distinguere quelli veri da quelli indotti dalla solitudine o dal bisogno di attenzione. Applicando questa semplice riflessione, possiamo trasformare i litigi in momenti di comprensione reciproca. Il risultato? Una coppia più serena, meno tensione e, sorprendentemente, più vicinanza.
Agnese Scappini ci ricorda che dietro ogni discussione c’è spesso un bisogno nascosto di amore e vicinanza. Riconoscerlo, comunicarlo e accoglierlo può essere la chiave per litigare meno e amare di più. In fondo, a volte basta un abbraccio… per evitare un litigio epico.
Frasi di Agnese Scappini sui litigi
- “Molte volte impostiamo una lite solo perché abbiamo bisogno di un po’ di affetto e attenzione.”
- “Un’attenzione negativa è sempre meglio dell’assenza di attenzioni, per questo cechiamo le liti.”
- “Alcuni di noi sono cresciuti abituati ad avere attenzioni solo quando c’era un problema, e quindi solo attraverso un problema riescono ad avere quello di cui hanno bisogno.”
- “Una lite genera un’attivazione emotiva molto intensa e forte, e questo molto spesso viene scambiato per vicinanza o passione, ma in realtà è solo tenzione.”
- “Spesso, quando litighiamo, è per un semplice senso di solitudine che non riusciamo a comunicare diversamente che attaccando l’altro.”
- “Riconoscete il bisogno alla base: prima di pensare di aver bisogno di avere ragione, chiedetevi se in realtà non volete solo qualcuno che vi stia accanto.”
- “Provate a chiedere semplicemente quello di cui avete bisogno, un abbraccio, per esempio… non c’è niente di male nell’esprimere una propria vulnerabilità.”
- “Prima di arrabbiarvi con l’altro, chiedetevi dov’è il dolore che vi sta facendo arrabbiare.”
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