Dimentica le citazioni motivazionali da social network con font in corsivo su sfondo tramonto. I sogni, per Alda Merini, erano una cosa seria. Più seri dei sogni americani, più profondi dei sogni freudiani, più veri di certi risvegli. “Un sogno non è solo un desiderio, è una preghiera lanciata al cielo”, scriveva la poetessa dei Navigli. E chi meglio di lei poteva saperlo? Perché i sogni, nella sua vita, non sono stati rifugi dorati o evasioni da favola. Sono stati atti di fede, richieste disperate, fiammelle accese nel buio della sofferenza. Non illusioni per addolcire la realtà, ma resistenze ostinate alla sua crudeltà.
Alda Merini: donna, poeta e creatura di fuoco
Alda Merini era tutto fuorché ordinaria. Nata a Milano nel 1931, visse una vita fatta di poesia e di psichiatria, di amori passionali e porte sbattute in faccia. Una donna che ha conosciuto l’inferno degli ospedali psichiatrici, l’isolamento, la povertà. Ma anche la fama, la ribalta televisiva, gli applausi del pubblico che prima l’aveva ignorata.
Eppure, in mezzo a tutto questo, Alda sognava. Non nel senso buonista del termine, ma con un’intensità che faceva tremare i polsi. Sognava scrivendo versi di fuoco e carne, parole che sembrano uscite direttamente dal cuore (o da una ferita). I sogni per lei non erano “vorrei una casa con vista mare”, ma grida interiori, richieste di ascolto, piccoli atti di fede lanciati all’universo.
Dove sognava Alda: carta, inchiostro e visioni
Ne ha parlato in tante poesie e interviste, con quella sua voce roca e l’ironia tagliente che sfidava il perbenismo. Nei suoi testi, i sogni sono spesso messaggeri di una verità profonda, simboli di un mondo altro che non si può toccare, ma si può immaginare. Come in questi versi:
“Io non ho bisogno di denaro, ho bisogno di sentimenti, di parole, di parole scelte sapientemente, di fiori chiamati pensieri, di sogni che abitino gli alberi.”
Qui i sogni non sono un passatempo notturno, ma una forma di resistenza poetica. Sono creature vive che camminano tra le cose quotidiane e le rendono sopportabili, a volte addirittura belle.
Il sogno come preghiera: perché Alda lanciava parole al cielo
E allora arriviamo a quella frase, così potente e definitiva:
“Un sogno non è solo un desiderio, è una preghiera lanciata al cielo.”
Che significa davvero?
Significa che il sogno, per Alda, non era mai egoistico. Non era capriccio, ma bisogno. Non era lista dei regali, ma atto di fede. Pregare, per lei, era lanciare nell’aria una speranza nuda, senza garanzie di risposta, ma con la certezza che fosse necessario farlo. Un po’ come chi butta una bottiglia nel mare sapendo che potrebbe anche non arrivare mai a destinazione, ma deve provarci lo stesso.
I suoi sogni erano questo: parole scritte per restare vive, versi sussurrati nel vento, desideri trasformati in qualcosa di sacro.
In fondo, Alda non smette mai di sognare (e nemmeno noi)
Oggi, a distanza di anni dalla sua morte, Alda Merini è diventata un simbolo. Ma non uno di quei simboli impolverati da museo. È viva nelle frasi che ci lasciamo tatuare, nei post condivisi sui social, nei libri sottolineati e amati.
E i suoi sogni, le sue “preghiere al cielo”, ci ricordano che anche quando la vita ci spinge sotto, possiamo ancora guardare in alto.
Perché sognare, diceva Alda, non è scappare. È resistere. E anche solo per questo, dovremmo farlo più spesso. Magari con meno zucchero e più verità. Come faceva lei.
Frasi di Alda Merini sui sogni
- “I sogni sono come le stelle: basta alzare gli occhi e sono sempre là.”
- “Il sogno è l’infinita ombra del Vero.”
- “Sognare è la salvezza dell’anima.”
- “I sogni si fanno di notte, ma si realizzano di giorno.”
- “Un sogno non è solo un desiderio, è una preghiera lanciata al cielo.”
- “Ci sono sogni che salvano e sogni che uccidono. Ma tutti, comunque, ti cambiano.”
- “Il poeta sogna per tutti e paga per tutti.”
- “Vivere è un sogno che si fa carne.”
- “Ho seminato sogni per non morire mai del tutto.”
- “I sogni veri cominciano quando smetti di dormire.”
- “Il sogno è la ribellione dell’anima contro la ragione.”
- “La poesia è un sogno che ha imparato a parlare.”
- “Sognare è la mia forma più pura di resistenza.”
- “Ci sono sogni che sono più veri della realtà.”
- “Un sogno non va spiegato: va vissuto.”
- “Anche il dolore sogna. Ma sogna di guarire.”
- “Sono una che vive di sogni e li scrive sul muro della notte.”
- “I sogni non si spiegano, si respirano.”
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