Quando si parla di Charles Baudelaire, si parla di un uomo che ha vissuto come ha scritto: con passione, con tormento e con un gusto sopraffino per l’oscurità. Non era certo uno che parlava di speranza con i toni zuccherosi dei cioccolatini di San Valentino. Anzi, per lui la speranza era una compagna di viaggio un po’ infida, che stava sempre lì, accanto al rimorso, a rendere la vita più complicata di quanto già non fosse. Ma attenzione: in quel suo modo tagliente e poetico, Baudelaire ha lasciato perle che oggi possiamo usare anche per dire, senza troppi giri di parole, a chi ci ha ferito che no, non ci sarà perdono. E no, non ci sentiremo in colpa.

L’uomo dietro i versi: genio, sregolatezza e profumo di scandalo
Charles Baudelaire nasce nel 1821 a Parigi e da subito sembra avere un talento innato per stare male con grazia. Cresciuto tra una madre iperprotettiva e un patrigno troppo rigido, si rifugia presto nei libri, nei bordelli e nell’oppio. Non proprio un percorso da boy scout, ma quanto basta per diventare uno dei padri della poesia moderna.
Il suo capolavoro, I fiori del male, pubblicato nel 1857, è un concentrato di bellezza decadente, sensualità e visioni infernali. Talmente scandaloso che finisce processato per oltraggio alla morale. Risultato? Sei poesie censurate, lui contento uguale. Baudelaire non scriveva per piacere: scriveva per dire la verità. Anche quando faceva male.
Speranza? Sì, ma non troppo
Baudelaire ha scritto spesso della speranza, ma non come ci si aspetterebbe. Non la vedeva come una luce in fondo al tunnel, ma piuttosto come una candela che si spegne proprio quando hai bisogno di vedere dove mettere i piedi.
In una delle sue citazioni più celebri afferma:
“L’uomo attraversa la vita con due eterni compagni: il rimorso e la speranza.”
Due parole che, messe insieme, suonano come una condanna. Il rimorso guarda indietro, la speranza guarda avanti. Ma entrambi, dice Baudelaire, sono catene. Non ti liberano: ti tengono prigioniero. E mentre rimugini su quello che hai fatto (o non hai fatto), speri che qualcosa cambi. E spesso non cambia niente.
Un consiglio alla Baudelaire: non perdonare, non pentirti
Qui arriva la parte interessante. La frase di Baudelaire può essere usata anche come un elegante vaffa a chi ci ha fatto molto male.
Perché sì, la speranza può anche morire. Magari lentamente, come un fiore sotto la neve, ma muore. E con essa può morire anche la speranza di ricevere il nostro perdono. Non è cattiveria. È consapevolezza. È dire a chi ci ha ferito: “Guarda, puoi pure sperare finché vuoi, ma il mio perdono morirà insieme a te. E io? Io non avrò rimorsi.” Perché certe cose non si dimenticano. Non si cancellano. E soprattutto, non si devono giustificare.
Speranza selettiva: una nuova filosofia di vita
Baudelaire ci insegna che la speranza va maneggiata con cura. Non è sempre un bene. A volte è un placebo. A volte è una trappola. Quindi, usiamola con criterio. Speriamo in noi, nei nostri progetti, nei tramonti belli e nei caffè caldi. Ma non speriamo che certe persone migliorino, chiedano scusa o ci facciano giustizia. Perché nel frattempo, noi potremmo andare avanti, e loro restare lì, aggrappati a un’illusione.
E sai che c’è? Va benissimo così.
Grazie, Baudelaire, per aver detto quello che tanti non osano dire. Che il rimorso e la speranza ci accompagnano, sì, ma possiamo scegliere di non farci comandare. E grazie per averci insegnato che non perdonare non è peccato. È, a volte, puro istinto di sopravvivenza.
Quindi, se c’è qualcuno nella tua vita che aspetta ancora un tuo gesto di pace, puoi sempre sussurrargli con aria poetica e un mezzo sorriso alla Baudelaire: “Tranquillo. Continua a sperare. Finché campi.”
Frasi di Baudelaire sulla speranza
- “La speranza, quella chimera dai mille nomi, è una delle più crudeli illusioni dell’uomo.”
- “La speranza è una delle più odiose ispiratrici della noia.”
- “La speranza brilla come un fuoco fatuo nel pantano della disperazione.”
- “Nel cuore dell’uomo, anche il dolore più cupo lascia spazio alla vana speranza.”
- “L’uomo attraversa la vita con due eterni compagni: il rimorso e la speranza.”
- “La speranza è una crudeltà raffinata: promette per poi deridere.”
- “Ogni speranza è un sogno che ci tradisce con gentilezza.”
- “La speranza è un’illusione incessantemente delusa, come l’amore, come la gloria.”
- “L’uomo porta nel cuore una speranza più grande del mondo che lo ospita.”
- “Ho visto la speranza sotto forma di donna, e sorrideva mentre mi pugnalava.”
- “Nel fondo di ogni abisso brilla una speranza malata.”
- “La speranza è la sorella cieca della disperazione.”
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