Frasi di Beppe Severgnini sul futuro, chi ami capirà che non verrà ricordato per quello che fa ma per quello che è

C’è chi il futuro lo rincorre, chi lo teme, chi lo evita come il cugino logorroico ai pranzi di Natale. E poi c’è Beppe Severgnini, che con il futuro ci conversa, lo osserva con ironia, lo interroga con gentilezza e ogni tanto gli dà pure una scrollata di spalle. Giornalista, scrittore, editorialista, globetrotter del pensiero e viaggiatore della realtà, Severgnini è una di quelle rare persone capaci di farci riflettere con un sorriso e una battuta ben piazzata. E quando parla del futuro, non fa eccezione.

Frasi di Beppe Severgnini sul futuro

L’uomo dietro l’autore: chi è Severgnini

Classe 1956, cremonese doc, Beppe Severgnini è uno di quegli italiani che ha capito come si fa a parlare al paese senza annoiarlo. Penna storica del Corriere della Sera, autore di libri vendutissimi come La vita è un viaggio e Italiani di domani, ha il dono raro di usare parole intelligenti senza mai sembrare uno che fa sfoggio di lauree o congiuntivi. E questo lo rende terribilmente simpatico anche a chi di solito si addormenta leggendo gli editoriali.

Dietro la giacca da opinionista c’è però un uomo curioso, uno che ascolta, osserva, e soprattutto vive. Uno che non parla solo per insegnare, ma per condividere. E questo, oggi, è già rivoluzionario.

Il futuro secondo Severgnini: niente sfere di cristallo, ma tanta sostanza

Ne ha scritto più volte, soprattutto in Italiani di domani: otto porte sul futuro, dove invita le nuove generazioni a guardare avanti con spirito critico e cuore aperto. Per lui il futuro non è un destino da temere o un terreno minato, ma una serie di “porte” che possiamo decidere se aprire, chiudere o scardinare a spallate. Il cambiamento? Non è da temere, ma da usare. E qui arriva uno dei suoi consigli più belli:

Il mutamento dev’essere visto come un’opportunità, non una fonte d’ansia.”

Il futuro, insomma, non si aspetta: si costruisce. Ma non a colpi di master, like su LinkedIn o curriculum gonfiati. Si costruisce con la tenacia, l’ironia, la curiosità, e quella dote rara che è la gentilezza intelligente. Un concetto che nel mondo del “chi urla di più vince” suona come poesia in una stanza piena di trap.

Le frasi che ci restano e ci svegliano

In Socrate, Agata e il futuro – titolo degno di una sitcom filosofica – Severgnini scrive una frase che è al tempo stesso una carezza e un ceffone:

Le cose per cui verremo ricordati non sono le cariche che abbiamo ricoperto e i successi che abbiamo ottenuto. Sono la generosità, la lealtà, la fantasia, l’ironia.”

Leggila bene. Ora rileggila. Non ti sembra la risposta perfetta da dare a quel partner che torna a casa tardi, con la scusa del “devo finire una cosa per lavoro”? A quel genitore sempre impegnato, a quell’amico in carriera perennemente in ritardo su tutto, tranne che su Excel?

Questa frase è un invito, ma anche un promemoria: non saremo ricordati per le promozioni, ma per i sorrisi lasciati. Non per i budget approvati, ma per la fantasia con cui abbiamo amato.

Una frase per chi è sempre assente “per lavoro”

Se hai accanto una persona che vive per il lavoro e si dimentica di vivere con te, questa frase può essere un modo elegante (ma non troppo) per ricordargli che nessuno, al proprio funerale, elenca i KPI raggiunti. Nessuno dice: “Era una persona brillante, peccato non aver mai saputo se rideva alle battute”.

Beppe Severgnini, con il suo stile sobrio ma affilato, ci ricorda che il tempo che doniamo agli altri è il vero capitale umano. Che il futuro migliore è quello in cui lasciamo una traccia nel cuore delle persone, non nel server dell’ufficio.

Il futuro come invito

In un mondo che corre verso non si sa bene dove, Severgnini ci invita a rallentare e chiederci: “Chi voglio essere domani?” Non “Cosa voglio ottenere?”, ma proprio “Chi?”. Perché alla fine, il futuro non è un evento da attendere, ma una direzione da scegliere.

E se proprio vogliamo prepararci bene, seguiamo il consiglio di Beppe Severgnini: coltiviamo la gentilezza, pratichiamo la fantasia, non perdiamo mai l’ironia. Il futuro ci ringrazierà. E magari, anche chi ci ama e ci aspetta ogni sera a casa.

Frasi di Beppe Severgnini sul futuro

  1. Viaggiare vuol dire allungarsi la vita, riempiendo il passato di ricordi e il futuro di progetti.”
  2. Saper usare le emozioni come carburante per il futuro. Ed è quello che, in Italia, non abbiamo ancora imparato a fare.”
  3. Solo la costanza dei comportamenti produce risultati. Le cose buone fatte saltuariamente servono poco.”
  4. L’impegno, da solo, non basta più. Dovete individuare il vostro talento e capire come usarlo. Perché qualcun altro, state certi, capirà come usare il suo.”
  5. Diffidate di chi rifiuta d’essere giudicato: il futuro è imprevedibile, ma il passato è controllabile.”
  6. Le cose per cui verremo ricordati non sono le cariche che abbiamo ricoperto e i successi che abbiamo ottenuto. Sono la generosità, la lealtà, la fantasia, l’ironia. La capacità di farsi le domande giuste.”
  7. Serve comprendere il potere della gentilezza, imparare dagli insuccessi, allenare la pazienza, frequentare persone intelligenti e luoghi belli, che porteranno idee fresche.”

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