L’11 maggio non è solo un giorno qualunque: è il giorno in cui, nel 1981, il mondo salutava per l’ultima volta Bob Marley, il re del reggae, il poeta ribelle che ha trasformato la musica in un’arma di liberazione. Nato in Giamaica nel 1945, Robert Nesta Marley non è stato solo un cantante: era una voce, un movimento, una scossa di coscienza collettiva a ritmo di No Woman, No Cry e Redemption Song. Ma se c’è un concetto che ha attraversato tutta la sua musica, la sua vita e persino i suoi rasta, quello è la libertà. Libertà dalle catene, dalla paura, dai politici corrotti e dalla superficialità. Ecco perché, a distanza di oltre 40 anni dalla sua scomparsa, Bob Marley continua a parlarci come un vecchio amico che non ti fa prediche, ma ti sveglia con un ritmo irresistibile e una risata.
Libertà: non un concetto, ma un diritto
Per Marley, la libertà non era una parola astratta, da infilare nei discorsi dei potenti. No, per lui era un diritto naturale, come respirare o suonare una chitarra scordata sotto il sole giamaicano. In Redemption Song canta:
“Emancipatevi dalla schiavitù mentale, nessuno tranne noi stessi può liberare le nostre menti”
Una frase che è diventata un inno universale contro la schiavitù moderna: quella mentale, quella delle convenzioni, dei pregiudizi, dei limiti che ci auto-imponiamo.
Bob Marley non ha mai accettato che qualcuno gli dicesse come vivere o pensare. Anche quando la CIA lo teneva d’occhio, anche dopo essere scampato a un attentato nel 1976 (qualcuno provò a fargli smettere di cantare… con le pallottole), lui rispose: “Non puoi sparare sulla musica. La musica non muore”. E infatti, lui è morto, ma la sua musica è più viva che mai.
Vivere liberi, pensare liberi
La libertà per Bob non era solo un tema da palco. Era uno stile di vita, a volte anche un po’ sopra le righe. Seguace del movimento rastafariano, credeva nella comunione con la natura, nella spiritualità e… nel diritto inalienabile a farsi una canna in santa pace. Non per sballarsi, diceva, ma per “avvicinarsi a Jah”, il dio rastafariano.
Durante una famosa intervista, quando gli chiesero se la marijuana lo aiutasse a scrivere canzoni, rispose con la sua classica risata:
“La ganja apre la mente… se ce l’hai. Se non ce l’hai, resta chiusa, anche con un chilometro di fumo”.
Senza mai scivolare nel fanatismo, Marley usava tutto – musica, parole, erba e silenzi – per portare avanti la sua battaglia pacifica per la libertà dell’uomo. Non quella venduta nei centri commerciali, ma quella che ti fa camminare a testa alta anche quando il mondo ti vuole in ginocchio.
Una leggenda che non si spegne
Bob Marley è morto a soli 36 anni per un melanoma che si era rifiutato di curare in modo “tradizionale”. Disse che preferiva morire da uomo libero piuttosto che vivere da schiavo delle medicine occidentali. Coerente fino all’ultimo respiro, anche nel dolore.
Eppure, a guardarlo nei video – sorridente, scompigliato, trascinato dalla sua stessa musica – non sembra mai morto davvero. Sembra semplicemente sparito dietro un fumo denso di note e di sogni, continuando a suonare per chi ha ancora voglia di ascoltare.
Una frase da portare con sé
Se oggi vuoi ricordare Bob Marley, non bastano i poster o le magliette con la sua faccia. Basta questa frase:
“La libertà è quella cosa che, una volta assaggiata, non puoi più farne a meno. È come il reggae: non ti entra nelle orecchie, ti entra nel sangue.”
Ecco perché ogni 11 maggio, mentre il mondo si muove freneticamente tra bollette, riunioni e apericene, c’è chi si ferma un attimo, mette su un disco di Marley e si sente – anche solo per tre minuti – davvero libero.
Frasi Bob Marley sulla libertà
- “Emancipatevi dalla schiavitù mentale. Nessuno tranne noi stessi può liberare le nostre menti.”
- “È meglio morire combattendo per la libertà, piuttosto che essere un prigioniero per tutti i giorni della vita.”
- “Finché il colore della pelle di un uomo sarà più importante del colore dei suoi occhi, ci sarà la guerra.”
- “Alzatevi, ribellatevi. Ribellatevi per i vostri diritti.”
- “La libertà non può essere ottenuta finché non siamo liberi dalla paura.”
- “Non c’è niente di più prezioso della tua indipendenza mentale.”
- “Nessun uomo può comandare un altro uomo, noi abbiamo bisogno di unità.”
- “La musica può rendere gli uomini liberi.”
- “Non voglio combattere nessuno con nessuna arma; io non devo combattere per i miei diritti, i miei diritti devono venire da me.”
- “Abbiamo dovuto combattere il sistema, perché Dio non ha mai fatto alcuna differenza tra nero, bianco, blu, rosa o verde. Le persone sono persone, sai. Questo è il messaggio che cerchiamo di diffondere.”
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