Charles Bukowski è stato tutto tranne che un tenerone: ubriacone, misantropo, scomodo, sboccato e cinico. Ma se si scava sotto quella scorza da vecchio brontolone col bicchiere in mano, si scopre che in mezzo alla sua poesia sporca c’era anche una luce. Una luce strana, fioca, ma testarda. Si chiama speranza. Sì, proprio quella cosa zuccherosa che lui infilava nei versi come una bestemmia nei salmi: inaspettata, ruvida, ma autentica.

Bukowski: l’uomo, il mito, lo scrittore che puzza di verità
Nato nel 1920 a Andernach, in Germania, e cresciuto a Los Angeles tra povertà, botte e umiliazioni, Bukowski non ha avuto un’infanzia che si potrebbe definire “serena”. Ma questo non gli ha impedito di scrivere come se la vita fosse un ring, e lui il pugile mezzo sbronzo che però alla fine resta in piedi.
Con oltre 45 libri all’attivo, tra romanzi, poesie e racconti, è diventato l’eroe dei perdenti, la voce di chi si sveglia senza voglia, vive a stento, ma trova sempre il modo di sputare una riga geniale sul senso (o sul non-senso) della vita.
La speranza secondo Bukowski: una birra calda ma pur sempre birra
Bukowski non parlava di speranza con cuoricini e fiori di campo. La sua speranza era quella roba che ti fa dire: “Sì, la vita fa schifo, ma magari domani fa un po’ meno schifo”. Non è l’ottimismo dei motivatori da palcoscenico, ma quello dei barboni con un sogno, dei poeti sgangherati, di chi ha fallito tutto ma è ancora vivo per raccontarlo.
In poesie come The Laughing Heart o in romanzi come Factotum e Donne, la speranza è come un cane randagio: non è carina, non è profumata, ma ti segue e ti lecca la mano quando meno te l’aspetti. E ti salva, in silenzio.
“A volte ti alzi dal letto…”: la frase che andrebbe stampata sulla sveglia
La frase più amata (e più condivisa su Internet) è quella del risveglio:
“A volte ti alzi dal letto al mattino e pensi: non ce la farò. Ma poi sorridi dentro, ricordando tutte le volte in cui ti sei sentito così.”
Non è una massima da frate zen, ma un pugno allo stomaco vestito da carezza. Bukowski non ti dice che “andrà tutto bene”. Ti dice che ti sentirai uno straccio. Ma che lo sei stato anche ieri. E l’altro ieri. Eppure guarda un po’? Sei ancora qui.
Quel “sorridi dentro” è la miccia. È la consapevolezza che, se ti sei già sentito così e sei sopravvissuto, allora puoi farcela ancora. È il barlume di orgoglio in mezzo alla fatica, la risata amara che però ti fa rialzare.
Perché questa frase ci può motivare davvero
Nel mondo degli slogan motivazionali “svegliati e conquista la vetta”, Bukowski arriva e ti dice: “Svegliati. Hai già visto il fondo. E allora? Sei ancora qui. Fatti valere.”
E questo, ammettiamolo, è molto più efficace. Perché non ti illude: ti ricorda che hai già sofferto, ma non sei morto. Che ogni mattina sei sceso dal letto a pezzi, ma sei andato avanti. E che oggi, anche se non hai voglia, puoi farlo ancora. Magari anche spaccando un po’ il mondo. E, se serve, ricostruendolo a modo tuo.
Bukowski, il maestro della resistenza silenziosa
Alla fine, Charles Bukowski non è stato solo un poeta maledetto: è stato un filosofo della sopravvivenza quotidiana. La sua speranza non urlava, non brillava, non saltava addosso. Ma c’era. E la sua lezione è semplice: la vita è un disastro, ma finché ti alzi e ci provi, hai già vinto qualcosa.
E allora, domani mattina, quando ti sembrerà impossibile uscire dal letto, pensa a Bukowski. E sorridi dentro. Poi alzati. E vai a spaccare il mondo. Anche se puzza.
Frasi di Bukowski sulla speranza
- “Eterna risorge sempre la speranza, come un fungo velenoso.”
- “Questo è tutto ciò di cui un uomo ha bisogno: la speranza. È la mancanza di speranza a scoraggiare un uomo.”
- “Venne il momento della prima corsa… ero determinato a tirare avanti, anche senza la minima traccia di speranza o di musica, anche senza la minima speranza di vittoria.”
- “Ciò che conta davvero è come attraversi il fuoco.”
- “A volte ti alzi dal letto al mattino e pensi: non ce la farò. Ma poi sorridi dentro – ricordando tutte le volte in cui ti sei sentito così.”
- “C’è una luce alla fine del tunnel. Continua a lottare, continua ad andare avanti; io faccio il tifo per te.”
- “I volti che vedi ogni giorno per strada non sono stati creati del tutto senza speranza: sii gentile con loro.”
- “Stai all’erta. Ci sono vie d’uscita. Da qualche parte c’è una luce… non puoi battere la morte, ma puoi battere la morte nella vita, a volte.”
- “Avresti potuto arrenderti, ma hai continuato ad andare avanti. Avresti potuto definirti per i giorni bui, ma invece hai riconosciuto la tua luce.”
- “Libertà e capacità di aspettativa. I sogni non stanno mai fermi, e la speranza ci porta solo fino a un certo punto.”
Leggi altre frasi celebri di Bukowski e le frasi celebri sulla speranza