D. H. Lawrence non è stato solo uno scrittore: è stato un vulcano umano, un uomo che trasformava emozioni, passioni e contraddizioni in letteratura. Amato, odiato, censurato, rivalutato: la sua vita sembra un romanzo scritto… da lui stesso. Tra amori turbolenti, idee provocatorie e una visione dell’essere umano intensa e spesso scomoda, Lawrence ha parlato molto delle relazioni, soprattutto di quelle autentiche. E tra queste, l’amicizia occupa un posto speciale. Non quella da social network o da pacche sulle spalle di circostanza: quella vera, resistente, che ti salva quando tutto il resto sembra franare.

D.H. Lawrence: un ribelle con il cuore sensibile
Per capire D.H. Lawrence bisogna immaginarlo così: un tipo schietto, raffinato, ma anche pronto a esplodere se annusava falsità. Dietro l’aria da intellettuale inquieto c’era un uomo profondamente emotivo, quasi vulnerabile, che aveva un bisogno feroce di verità: in amore, nella vita e, soprattutto, nelle relazioni umane.
Nelle sue lettere e nei suoi saggi, Lawrence parla dell’amicizia come di un rapporto “creativo”, qualcosa che ti costruisce, ti spinge avanti, ti consola e ti sfida. Non è mai un accessorio. È una forza viva.
L’amicizia secondo Lawrence: più sacra di quanto si creda
Lawrence distingue due grandi “energie” nella vita di una persona: l’amore e l’amicizia. L’amore è ciò che ti radica, che ti dà un centro. L’amicizia, invece, è ciò che ti spinge avanti, che ti fa crescere, che ti dà un respiro più ampio.
Non sorprende quindi che per lui l’amicizia abbia quasi un’aura sacra. Nei suoi scritti parla spesso di “amicizia eterna”, di legami tra individui che non si limitano al semplice volersi bene, ma che diventano una specie di patto segreto tra due anime che si riconoscono.
Per Lawrence, un amico vero è qualcuno che ti vede. Non chi dice “ti capisco”, ma chi davvero ti comprende, anche quando sei difficile, complicato, incoerente. E, conoscendolo, questo gli sarà capitato spesso.
L’importanza degli amici che credono sempre in te
E poi c’è lei: una delle frasi più belle e più sincere mai scritte sull’amicizia:
“Non si sa quanto siano importanti quegli amici che credono in te, finché non ci si trova un po’ in conflitto con il mondo.”
Perché la scrive? Perché Lawrence, nella vita, il “conflitto con il mondo” lo conosceva bene. È stato criticato, isolato, censurato. Ha vissuto periodi difficili, pieni di incomprensioni. E in quei momenti, ha scoperto una grande verità: quando tutto sembra giocarti contro, restano solo le persone che ti credono davvero. Gli altri scompaiono come nebbia al sole. E qui Lawrence non parla solo di sé: parla di tutti noi. Perché è proprio quando siamo “un po’ a disagio col mondo” – quando sbagliamo, quando siamo fragili, quando la vita ci prende a schiaffi – che si vede la differenza tra un amico autentico e un amico… scenografico.
L’amicizia non è un tema secondario nella sua opera: torna spesso nelle lettere e nei saggi, come Education of the People, dove parla di “amicizia eterna” come legame creativo tra esseri umani. Appare anche nei suoi romanzi, dove le relazioni tra uomini – amicizia, rivalità, lealtà – hanno un ruolo fondamentale (basti pensare a Sons and Lovers o Women in Love).
Per lui, l’amicizia è un atto di fiducia profonda. E forse, anche per questo, è così difficile: richiede coraggio. Quello di mostrarsi, di sostenere gli altri, di esserci.
L’eredità di Lawrence: perché ci parla ancora oggi
In un mondo pieno di “amicizie” che durano il tempo di una story, Lawrence ci ricorda una verità semplice: l’amicizia vera è rara, preziosa, e si misura nei giorni difficili.
Ci invita a guardarci intorno e a chiederci: chi crede in me quando non brillo?
È lì che si vede tutto. Gli amici veri, come diceva lui, non decorano la tua vita: te la tengono in piedi. E forse, in fondo, è proprio questo il suo insegnamento più bello.
Frasi di D.H. Lawrence sull’amicizia
- “Non si sa quanto siano importanti quegli amici che credono in te, finché non ci si trova un po’ in conflitto con il mondo.”
- “Puoi capire quanto soffro crudelmente la mancanza di amici che credano un po’ in me?”
- “Il matrimonio e l’amicizia eterna dovrebbero essere inviolabili e sacri: due grandi passioni creative, separate ma complementari: l’una, il matrimonio, come fulcro della vita umana; l’altra, l’amicizia, come slancio in avanti.”
- “Che torni ancora la vecchia passione dell’amicizia eterna tra uomo e uomo…”
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