Frasi di Dacia Maraini sulle donne, il tuo capo capirà che prima di un corpo hai un cervello, e che deve guardare quello

Dacia Maraini è una di quelle donne che non ti lascia indifferente. O la ami o la temi, ma sicuramente la ascolti. Scrittrice, saggista, drammaturga e femminista senza peli sulla lingua, da decenni ci racconta storie di donne che non vogliono più stare zitte, che rifiutano di essere ridotte a un corpo ben confezionato e che pretendono di essere viste, finalmente, come esseri pensanti. Una delle sue frasi più famose – e taglienti come un bisturi – è questa:

Mentre all’uomo si chiede di parlare secondo competenza e talento, alla donna si chiede di parlare con il corpo.”

Basterebbe questa citazione per accendere una riunione aziendale o per rispondere con stile (e intelligenza) a un capo che si concentra più sulla scollatura che sulle idee. Ma andiamo con ordine.

Frasi di Dacia Maraini sulle donne

Dacia Maraini: la donna dietro la penna

Dacia Maraini non è una che ha avuto vita facile, e forse è proprio questo che le ha dato la forza di scrivere come scrive. È nata nel 1936, ha vissuto la prigionia in un campo di concentramento giapponese da bambina e ha visto il mondo con occhi spalancati, spesso scomodi. Ha fatto del femminismo non solo una battaglia civile, ma anche una scelta narrativa. Nei suoi romanzi (Donna in guerra, La lunga vita di Marianna Ucrìa, Bagheria) ha raccontato donne vere, vive, incasinate, ribelli. Insomma: donne come noi.

Le donne secondo Maraini

Per Dacia Maraini, la donna non è un angelo del focolare né una femme fatale da copertina. È un essere umano completo, contraddittorio, forte e fragile allo stesso tempo. La sua scrittura ci sbatte in faccia la verità: le donne sono ancora troppo spesso giudicate per come appaiono, non per ciò che pensano.

Ne ha parlato ovunque: nei libri, nei saggi, nei teatri, nelle scuole. Per lei, la donna non deve chiedere il permesso per essere se stessa. Deve prendersi lo spazio. E se non glielo danno? Beh, allora che lo prenda comunque.

Il corpo come gabbia, ma anche come arma

Torniamo alla frase chiave: “Mentre all’uomo si chiede di parlare secondo competenza e talento, alla donna si chiede di parlare con il corpo.”

Qui Dacia Maraini non sta solo criticando la società. Sta facendo un’analisi chirurgica. Il corpo della donna, fin da piccola, viene messo sotto i riflettori: deve essere magro, bello, seducente ma non troppo. Una donna competente, ma poco “presentabile”, viene ignorata. Una donna poco competente ma “appariscente” viene applaudita (almeno fino a quando non apre bocca). E questa è la trappola.

Maraini ci dice: svegliamoci! Il corpo non è il nostro megafono. La voce ce l’abbiamo e il cervello pure. E non serve indossare una minigonna per farsi ascoltare, a meno che non ci piaccia farlo, allora ben venga, ma che sia una scelta nostra.

Consigli alle donne (e anche ai capi)

La scrittrice ha più volte consigliato alle donne di leggere, studiare, pensare, confrontarsi. Ma soprattutto: non aver paura di dire la propria opinione, anche se scuote un po’ la sala riunioni.

A tutte le donne che lavorano in ambienti dove il look conta più delle idee, Maraini direbbe: “Ricorda chi sei. E se ti guardano solo le gambe, alza la testa e guarda tu negli occhi. Parla con competenza. Lasciali senza parole.”

E ai capi che ancora credono che il talento abbia la taglia 42, consigliamo un bel corso di aggiornamento: non sul dress code, ma su come riconoscere l’intelligenza quando ce l’hanno davanti: spesso porta i tacchi, ma sa anche scrivere una strategia migliore della tua.

Pensare fa rima con essere donna

Dacia Maraini ci insegna che essere donna non è una condizione, è una responsabilità. Quella di non accettare etichette, di non ridursi a una silhouette, di esigere rispetto per le proprie idee.

E se qualcuno ti dice che parli troppo? Rispondi come farebbe Dacia: “Parlo quanto basta per farmi capire. E per farmi ricordare.”

Frasi di Dacia Maraini sulle donne

  1. In ogni donna fa capolino una bambina che cocciutamente vuole rimanere tale.”
  2. È più facile che un cammello entri nella cruna di un ago piuttosto che una donna abbia la forza di essere se stessa, nella sua carne e nei suoi pensieri.”
  3. La donna non deve cercare di assomigliare all’uomo se no perde la sua femminilità, diventa volgare, smodata.”
  4. Le donne non sono angeli, né fantasmi ma persone e come tali vorrebbero essere trattate.”
  5. Mentre all’uomo si chiede di parlare secondo competenza e talento, alla donna si chiede di parlare con il corpo.”
  6. Le donne come natura sono uguali agli uomini, ovvero capaci di fare il male e il bene. La forza del male abita anche nel cuore delicato delle donne e a volte viene fuori con furia.”
  7. Ieri come oggi, avere coraggio significa per una donna pensare e scegliere con la propria testa, anche attraverso un silenzio nutrito di idee.”
  8. Spartire la vita con un uomo, dedicargli il proprio amore, ha un prezzo, significa per le donne decidere di sacrificare qualche cosa di se stesse.”
  9. Le donne non sono diverse per natura ma per storia. Non hanno uno stile diverso in quanto donne ma in quanto portatrici di una storia fatta di esclusione e proibizioni.”
  10. Non esiste uno stile femminile, semmai un punto di vista femminile.”
  11. A volte, la nostra forza è la nostra debolezza.”
  12. Viviamo nella parte globalizzata del mondo, che conosce l’emancipazione, ma ci sono ancora intere zone in cui le donne sono schiave.”
  13. Siamo lontani dalla parità dei diritti fra i sessi. Non parlo di uguaglianza: siamo tutti diversi; ma la parità di fronte alle leggi e ai diritti civili è necessaria.”
  14. L’odio contro le donne non l’hanno inventato loro, l’hanno respirato a scuola, nei libri, in chiesa…
  15. Non dipendere da nessuno, nemmeno dal proprio corpo, è un atto di libertà.”
  16. Donne mie impaurite di apparire poco femminili… preferirei morire piuttosto che chiedere a voce alta i vostri diritti calpestati mille volte sotto le scarpe.”

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