Frasi di Daniela Lucangeli sui genitori, riuscirai a capire quando tuo figlio ha bisogno di aiuto: si sentirà protetto

Professoressa di Psicologia dello Sviluppo all’Università di Padova, esperta di neuroscienze, volto noto di conferenze, interviste e video virali su YouTube: Daniela Lucangeli non è solo un’accademica. È una di quelle rare persone che riesce a unire il cervello al cuore, la scienza al buon senso, il sapere alla dolcezza. Parla di bambini e genitori con una forza gentile che ti spiazza: non urla, non giudica, ma ti lascia lì, con la voce rotta e un pensiero in testa: “Quanto mi sono perso di mio figlio?”

Frasi di Daniela Lucangeli sui genitori

I genitori secondo Daniela Lucangeli: magister, guida e specchio

Per Daniela Lucangeli il genitore non è solo “quello che cresce i figli”. È molto di più: è un modulatore di neuroplasticità, uno scultore dell’identità, un compagno di viaggio nelle paure, uno specchio sicuro che restituisce uno sguardo amorevole. Niente panico: non servono tre lauree per essere un buon padre o una buona madre. Serve presenza, ascolto, rispetto del tempo dell’altro.

Come scrive e ripete spesso, “il vero compito degli adulti è riportare autonomia e capacità di autodeterminazione ai nostri figli”. Ma questo non si fa con la fretta, il cellulare in mano e un occhio alla lavatrice. Si fa stando, guardando, abbracciando. Anche quando i figli ti spingono via, è lì che ti stanno chiedendo di restare.

“Ascoltate i vostri figli, a volte vorrebbero solo urlare ‘ho bisogno di te’”: cosa vuol dire davvero

Sembra una frase tenera, di quelle buone per le magliette da mamma chioccia. Ma in realtà è un pugno nello stomaco, se ci pensi bene. Quante volte tuo figlio ha fatto i capricci, ha alzato la voce, ha sbattuto la porta, ha detto “non mi capisci”? Tante. E quante volte, dietro quel comportamento, c’era solo un bisogno semplice, primitivo e sacrosanto: sentirsi visti, accolti, amati.

Daniela Lucangeli ce lo spiega con il suo stile: “Mai lasciare un bambino solo con la paura”, dice. Perché la paura, da soli, diventa panico. E il panico, nei bambini, può diventare silenzio, rabbia, distacco, difficoltà scolastiche, ansia. Il contrario di ciò che volevamo.

La soluzione? Guardarli. Letteralmente. Perché, come dice ancora lei:

Se non c’è lo sguardo, manca la relazione.”

E senza relazione, l’educazione non esiste.

I segnali da non sottovalutare

Daniela Lucangeli ci ricorda che i figli non usano PowerPoint per dirci che stanno male. Usano i mezzi che hanno: il comportamento. Un cambiamento improvviso, un calo scolastico, una richiesta continua di attenzione, o al contrario il silenzio… sono segnali. Non sempre urlano “ho bisogno di te”, ma è quello che vogliono dire.

Come adulti, il nostro compito non è giudicare (“che pigro!”, “che testarda!”), ma decodificare. Cosa c’è dietro? Cosa sta provando? Cosa posso fare io per esserci?

La risposta, a volte, è più semplice di quanto pensiamo: una carezza, un abbraccio, il tempo di uno sguardo pieno. Daniela Lucangeli insiste:

Abbracci e carezze riducono lo stress e instaurano fiducia.”

Sì, proprio come il Wi-Fi: se il segnale è buono, la connessione funziona.

L’adulto come tempo condiviso, non solo come “educatore”

Un altro concetto centrale per Daniele Lucangeli è che il tempo dell’infanzia non scorre da solo:

Il tempo evolutivo è anche in contemporaneità, partecipato da me che sono madre, padre, magister.”

Non basta esserci fisicamente: serve esserci davvero. Mettere via il telefono, ascoltare con attenzione, rispondere con calma. Anche cinque minuti “pieni” valgono più di un’ora distratta.

E non dimentichiamo mai che, come lei stessa dice:

A volte siamo così distratti da non vedere che i nostri figli stanno cambiando.”

E quando ce ne accorgiamo, spesso è troppo tardi. I figli sono già diventati qualcos’altro, e noi abbiamo perso un pezzo del film più importante della nostra vita.

Se non ci sei tu, ci sarà qualcun altro

Qui Daniela Lucangeli non fa sconti: se i genitori non sono presenti, i figli cercheranno altrove riferimenti, approvazione, risposte. E non sempre il mondo esterno ha buone intenzioni.

Per questo insiste sull’importanza dell’adulto di riferimento: “Funge da modulatore delle strutture di neuroplasticità fino all’identità.” Tradotto: se tuo figlio si fida di te, il suo cervello si costruisce meglio. Se non si fida, si arrangia come può.

Non siamo perfetti, ma possiamo essere presenti

Daniela Lucangeli non chiede genitori infallibili. Chiede adulti veri, capaci di guardare negli occhi un figlio e dire:

Siamo con te, non sei da solo, affrontiamo assieme la paura.”

E anche se ci sembra di sbagliare spesso, ogni volta che ascoltiamo davvero, che abbracciamo, che non lasciamo nostro figlio da solo con il suo mostro, stiamo facendo la cosa giusta.

Come direbbe lei: “Nel nostro amore, l’unica condizione è il rispetto del tempo altrui.”
Che poi è il modo più bello per dire: “Ti voglio bene, e ci sono.”

Frasi di Daniela Lucangeli sui genitori

  1. Ascoltate i vostri figli, a volte vorrebbero solo urlare ‘ho bisogno di te’.”
  2. A volte siamo così distratti da non vedere che i nostri figli stanno cambiando.”
  3. Il tempo evolutivo è un tempo che è anche in contemporaneità, partecipato da me che sono madre, padre, magister.”
  4. Nell’amore per i nostri figli, condicio sine qua non è il rispetto del tempo altrui.”
  5. Un adulto di riferimento funge da modulatore delle strutture di neuroplasticità fino all’identità.”
  6. Siamo con te, non sei da solo, affrontiamo assieme la paura.”
  7. Se non c’è lo sguardo, manca la relazione.”
  8. Mai lasciare un bambino solo con la paura.”
  9. Abbracci e carezze” riducono lo stress e instaurano fiducia.”
  10. Il vero compito degli adulti è riportare autonomia e capacità di autodeterminazione ai nostri figli.”

Leggi le frasi celebri sui genitori