Frasi di Gianni Rodari sui genitori, ti aiutano ad accettare i tuoi figli così come sono e non fuggiranno più da te

Gianni Rodari non è stato solo lo scrittore delle Favole al telefono o del Libro degli errori; è stato anche un grande educatore mascherato da poeta. Con la sua penna leggera e il cervello tagliente, ha spiegato meglio di tanti pedagogisti cosa significa essere genitori: non padroni, non giudici, ma artigiani dell’infanzia. E quando diceva “Dove c’è un errore del figlio, prima ci dev’essere stato un errore del genitore”, non voleva certo puntare il dito, ma tendere uno specchio. Perché Rodari lo sapeva bene: prima di correggere i nostri figli, dovremmo imparare a correggere noi stessi.

Frasi di Gianni Rodari sui genitori
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Gianni Rodari: un papà con la testa tra le nuvole e i piedi ben piantati per terra

Gianni Rodari era un uomo che prendeva sul serio i bambini e un po’ meno sul serio gli adulti. Credeva che l’infanzia non fosse una fase da superare in fretta, ma una lente preziosa con cui guardare il mondo. Dietro le sue storie piene di grammatiche fantastiche e telefoni che raccontano fiabe, c’era un pensatore che rifletteva sul ruolo dei genitori. Per lui, crescere un figlio non significa riempirlo di regole e aspettative, ma aiutarlo a costruirsi strumenti morali e intellettuali per affrontare la realtà. Come scriveva:

Se i figli fuggono dalla realtà, potrebbero essere stati i genitori a contribuire alle condizioni per questa fuga.”

Insomma, se il bambino scappa, forse è perché il mondo che gli abbiamo costruito intorno gli sta troppo stretto.

Gli errori dei figli (e quelli dei genitori che non vogliono vederli)

Gianni Rodari non aveva paura della parola errore. La trovava perfino affascinante; ci ha scritto un intero libro, Il libro degli errori, in cui gli sbagli diventano invenzioni, nuove strade, piccole rivoluzioni. Per lui, l’errore del figlio non è una colpa, ma una cartina di tornasole: indica che qualcosa, nel modo di educare, forse non ha funzionato. Quando scriveva:

Dove c’è un errore del figlio, prima ci dev’essere stato un errore del genitore

non cercava colpevoli, ma responsabilità condivise. Il suo era un invito a smettere di giudicare e cominciare a capire. A domandarci non “perché mio figlio sbaglia?” ma “cosa posso imparare da questo errore?”.

Lo spirito critico: il giocattolo più importante da regalare ai figli

Rodari era convinto che il dono più prezioso che un genitore possa fare non sia una buona scuola, né una stanza piena di giochi, ma uno spirito critico. Diceva:

Uno degli strumenti che possono usare i genitori con i figli è certamente lo spirito critico con cui si guardano le cose e si studia il mondo.”

Il problema? Che lo spirito critico, una volta acceso, non si spegne più. E quando i figli cominciano a farci domande scomode – su di noi, sul mondo, su tutto – diventano “indisponenti”.

Lo spirito critico dei figli spesso dà fastidio ai genitori. Se i figli hanno troppo spirito critico sono subito indisponenti.”

Rodari ci avverte: se vogliamo crescere figli pensanti, dobbiamo anche accettare che penseranno diversamente da noi. E questo, per molti adulti, è più difficile che imparare l’analisi logica.

Non svuotare i figli: lasciarli essere, anche quando non capiamo

Un’altra grande lezione di Gianni Rodari riguarda il rispetto dei tempi, dei sogni e delle passioni dei bambini.
Scriveva:

I ragazzi hanno molti slanci, una grande capacità di dedizione, che vengono considerati esagerati e che i genitori frenano, svuotando i figli.”

Svuotarli: ecco il verbo perfetto. Ogni volta che diciamo “non farlo”, “non serve”, “non è realistico”, stiamo togliendo un po’ di colore alla loro fantasia. Rodari ci invita a fare il contrario: riempirli di fiducia, di libertà, di curiosità. Anche quando sbagliano, anche quando non li capiamo. Perché un bambino che si sente accettato così com’è, crescerà sapendo accettare anche gli altri.

In fondo, i figli non hanno bisogno di genitori perfetti, ma di adulti veri

Gianni Rodari non ci voleva trasformare in pedagogisti o filosofi, ma solo in persone più consapevoli. Ci ricorda che i figli non si allevano con le formule, ma con l’esempio. Che l’amore, se non sa ridere, non insegna. E che l’errore, se non sa perdonare, non educa.

La sua pedagogia poetica resta una bussola per ogni genitore: smettiamo di cercare figli perfetti e proviamo, piuttosto, a diventare genitori umani. Con tutti i nostri limiti, con tutte le nostre contraddizioni, perché solo così possiamo insegnare ai nostri figli che la vita è bella proprio perché non è perfetta.

Frasi di Gianni Rodari sui genitori

  1. Dove c’è un errore del figlio, prima ci dev’essere stato un errore del genitore.”
  2. Se i figli fuggono dalla realtà, potrebbero essere stati i genitori a contribuire alle condizioni per questa fuga, per esempio non aiutando il ragazzo a costruirsi gli strumenti morali e intellettuali per affrontare quella realtà da cui poi fugge.”
  3. Uno degli strumenti che possono usare i genitori con i figli è certamente lo spirito critico con cui sa guardano le cose e si studia il mondo.”
  4. Lo spirito critico dei figli spesso dà fastidio ai genitori. Se i figli hanno troppo spirito critico sono subito indisponenti.”
  5. I ragazzi hanno molti slanci, una grande capacità di dedizione, che vengono considerati esagerati e che i genitori frenano, svuotando i figli.”

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