Jean-Paul Sartre non era solo quel signore serio con gli occhiali tondi che parlava di libertà e responsabilità; era un uomo che osservava la vita con occhi attenti e con un’idea ben precisa della felicità. Per lui, essere felici non significava aspettare l’occasione perfetta o trovare la fortuna che bussa alla porta. No, per Sartre la felicità è una scelta… e, soprattutto, richiede coraggio.
Chi era Jean-Paul Sartre
Jean-Paul Sartre era un tipo complicato, certo, ma affascinante. Filosofo, scrittore, militante politico e amante appassionato della libertà, ha vissuto secondo le proprie regole, spesso sfidando convenzioni e aspettative. La sua filosofia esistenziale pone l’uomo al centro del mondo: siamo noi a dare senso alla nostra vita, e con questa libertà arriva la responsabilità di decidere, di agire e, perché no, di essere felici.
La felicità secondo Sartre
Per Sartre, la felicità non è un premio che arriva per caso né una ricompensa meritata. Non è accumulare cose o seguire la massa. Scrive e parla di felicità in opere come L’Être et le Néant e nei suoi saggi e interviste, sempre con quell’ironia tagliente che rende tutto più reale. La felicità è dentro di noi: un atto consapevole, una decisione di affrontare la vita con coraggio, accettando la responsabilità di renderci felici.
Non abbiamo bisogno di un motivo per essere felici
Una delle sue frasi più potenti è:
“Nella vita non abbiamo bisogno di un motivo per essere felici, abbiamo bisogno del coraggio di renderci felici.”
Che significa? Che non dobbiamo aspettare condizioni perfette, soldi extra, un lavoro dei sogni o l’approvazione di chi ci circonda. La felicità è un atto di coraggio: dobbiamo decidere di crearla, anche senza una ragione apparente. È un invito a smettere di rimandare e iniziare a godersi la vita ora, anche con tutti i suoi difetti e i suoi imprevisti.
La felicità condivisa
E qui arriva la parte più bella. Questa frase di Jean-Paul Sartre può aiutarci anche a capire l’amore e le relazioni. Possiamo essere felici con chi amiamo senza aspettare che tutto sia perfetto. Possiamo decidere, insieme, di rendere felice l’altro, di costruire momenti di gioia senza un motivo preciso. In altre parole: non servono grandi eventi o gesti straordinari. Basta il coraggio di dirsi “voglio essere felice con te, adesso”.
La felicità è una scelta quotidiana
Jean-Paul Sartre ci ricorda che la felicità non è un lusso, né una chimera riservata a pochi eletti. È una scelta, un atto quotidiano, a volte coraggioso, ma sempre possibile. Non aspettare il momento giusto o il motivo perfetto: crea la tua felicità, e magari falla condividere anche con chi ami. Dopo tutto, come direbbe Sartre con un sorriso amaro: la vita è troppo breve per aspettare.
Frasi di Jean-Paul Sartre sulla felicità
- “La felicità deve essere installata in ogni persona come uno stato di cose completamente separato dal processo che l’ha generata e, in particolare, dalla situazione reale…“
- “Non posso essere felice se non al passato…“
- “Sono solo in mezzo a queste voci felici, ragionevoli. Tutte queste creature passano il loro tempo a spiegarsi, realizzando felicemente che sono d’accordo tra loro.”
- “Mi scaldo, comincio a sentirmi felice. Non c’è nulla di straordinario in questo, è una piccola felicità della Nausea: si diffonde sul fondo della pozza vischiosa…“
- “Non ho mai pensato di essere il felice possessore di un ‘talento’; la mia unica preoccupazione è stata salvarmi con il lavoro e la fede.”
- “Recitare è un’agonia felice.”
- “La vita comincia dall’altra parte della disperazione.”
- “Il momento più felice della vita è quando si è innamorati.”
- “Meglio essere infelici che essere felici per imitazione.”
- “Nella vita non abbiamo bisogno di un motivo per essere felici, abbiamo bisogno del coraggio di renderci felici.”
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