Franz Kafka non è stato solo lo scrittore delle atmosfere cupe e dei personaggi persi nei labirinti della burocrazia. Era anche un uomo con un’ossessione precisa: il tempo. Non quello meteorologico, ma quello che scivola via dalle nostre mani più velocemente di un telecomando cambiato da qualcun altro sul divano. Kafka lo osservava, lo analizzava, lo temeva. E da quell’ossessione sono nate frasi che ancora oggi fanno riflettere, sorridere e – perché no – anche discutere in coppia.

Franz Kafka: genio fragile e osservatore del tempo
Franz Kafka era un impiegato di giorno e scrittore notturno. Viveva tra scartoffie d’ufficio e pensieri esistenziali, ma aveva un chiodo fisso: la vita è breve, troppo breve. Non a caso diceva che suo nonno gli aveva insegnato proprio questo: la vita sembra incredibilmente corta. Ed era convinto che il tempo non fosse qualcosa da sprecare, perché ogni attimo poteva decidere l’intero senso dell’esistenza.
La frase che non perdona: un secondo vale tutta la vita
E qui arriva la sua massima più spietata:
“Il tempo che ti è assegnato è così breve che se perdi un secondo hai già perduto tutta la vita.”
Tradotto: smettila di rimandare, perché ogni momento buttato è un pezzo di vita che non tornerà mai più. Kafka ci stava dicendo che non esistono “tempi morti”: ogni secondo ha il peso dell’eternità. Non è un caso che lui, che già si sentiva in lotta con la salute e con la società, vedesse il tempo come il vero bene non rinnovabile.
Kafka e il partner pigro: la lezione del divano
Ora, proviamo a usare Kafka in un contesto più casalingo. Immagina di avere il tuo compagno o la tua compagna piantato/a sul divano, con lo sguardo ipnotizzato dalla TV o dal cellulare. Tu proponi una passeggiata, un viaggio, un’uscita con gli amici… niente, il divano vince sempre.
Ecco che Kafka diventa un alleato: “Amore, lo sai che per Kafka perdere un secondo significa aver già perso tutta la vita? Ora, se tu rimani ancora dieci minuti steso qui, matematicamente hai già perso dieci vite. E io non ho firmato per passare l’eternità guardandoti diventare tutt’uno con il cuscino.”
Un po’ tagliente? Sì. Efficace? Ancora di più. Kafka come argomento d’autorità funziona: difficile ribattere a un genio che ci ricorda che la vita non è infinita.
Il tempo è breve, non va sprecato
Franz Kafka non rideva molto, ma ci ha lasciato una risata amara che possiamo trasformare in un sorriso complice: il tempo è breve, non va sprecato. E se oggi può servire anche solo a convincere il partner a staccarsi dal divano per andare a prendere un gelato, ben venga. In fondo, Kafka ci ha regalato la scusa perfetta per vivere di più e perdere meno.
Frasi di Kafka sul tempo
- “Il tempo che ti è assegnato è così breve che se perdi un secondo hai già perduto tutta la vita.”
- “Conta solo il momento. Determina la vita.”
- “Non avrei mai immaginato che così tanti giorni alla fine avrebbero reso una vita così piccola.”
- “Mentre si ride, si pensa che c’è sempre tempo per la serietà.”
- “Il tempo è breve, le mie forze sono limitate, l’ufficio è un orrore, l’appartamento è rumoroso e, se una vita piacevole e semplice non è possibile, allora bisogna cercare di sgusciare attraverso con sottili manovre.”
- “Mio nonno era solito dire: la vita è sorprendentemente breve. Per me, guardando indietro, la vita appare così accorciata.”
- “È solo la nostra concezione del tempo che ci fa chiamare il Giudizio Universale con questo nome. In realtà è una sorta di legge marziale.”
- “A ogni istante corrisponde qualcosa al di fuori del tempo. Questo mondo qui e ora non può essere seguito da un Aldilà, perché l’Aldilà è eterno, quindi non può avere contatto temporale con questo mondo qui e ora.”
- “Finché hai del cibo in bocca, hai risolto tutte le domande per il momento.”
- “Non sprecate tempo a cercare gli ostacoli, potrebbero non essercene.”
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