Lev Tolstoj non è stato solo l’autore di Guerra e pace e Anna Karenina. È stato un uomo complesso, barbutissimo e pieno di contraddizioni: aristocratico che rinuncia alla nobiltà, ricco che abbraccia la povertà, genio che insegna a leggere ai contadini e si costruisce da solo le scarpe. Ma dietro tutto questo c’era anche un padre affettuoso (aveva 13 figli, mica pochi) e un pensatore profondo, soprattutto quando si trattava di bambini. Li osservava, li studiava, li amava. E, come un saggio nonno russo, ci ha lasciato parecchie perle su di loro. Alcune dolci, altre graffianti. E una, in particolare, che oggi useremo per parlare anche… delle coppie moderne.
Per Tolstoj i bambini erano specchi: sinceri, inquieti, veri
Tolstoj diceva che i bambini “riconoscono l’ipocrisia e ne sono disgustati”. Altro che dolci creaturine: li vedeva come esseri profondamente autentici, capaci di percepire finzioni e falsità meglio di molti adulti.
Li considerava puri, ma non perfetti. A volte erano fonte di gioia, altre volte di tormento: “I bambini, un tormento e nulla di più”, scriveva con quell’onestà brutale che ci fa sorridere, soprattutto nei giorni in cui tuo figlio decide di dipingere il muro con il ragù.
Tolstoj, l’orologio e le coppie che si smontano da sole
E ora veniamo alla citazione clou, quella che dovrebbe essere stampata su ogni frigorifero con calamita:
“Se non fosse così inquietante, sarebbe divertente osservare l’orgoglio con cui noi, come bambini, smontiamo un orologio e poi ci sorprendiamo quando smette di funzionare.”
Cosa voleva dire? Semplice: gli adulti si comportano spesso come bambini curiosi ma incoscienti, che smontano le cose per capirle, rovinarle o – diciamolo – per il gusto di fare casino. Il problema è che quando smonti un orologio, senza sapere come funziona davvero, non lo rimonti più. E poi ti lamenti pure.
E sai chi altro funziona come un orologio? Le relazioni
Sì, perché anche l’amore è una macchina delicata. Fatto di equilibri, ingranaggi, ticchettii invisibili. Eppure, quante volte vediamo partner che, come bambini annoiati, cominciano a “smontare” tutto?
Criticano ogni dettaglio. Mettono in discussione ogni gesto. Fanno le pulci a ogni parola. Ogni giorno è una caccia al pelo nell’uovo. E poi? Si stupiscono se la relazione si rompe. Come un orologio che non segna più l’ora.
E qui Tolstoj ci fa da terapeuta matrimoniale ante litteram: “Smettetela di smontare!”
O almeno, smontate insieme, con amore, con rispetto, con un cacciavite in comune e le istruzioni davanti. Non solo per capire, ma per migliorare. Altrimenti è solo infantile distruzione.
Tolstoj oggi: una voce antica, una lezione moderna
In un’epoca in cui si parla di bambini “interiori”, Tolstoj ce lo aveva già detto: non c’è niente di male nel bambino che è in noi, purché non prenda il controllo del telecomando. O peggio, della relazione.
Che si tratti di figli veri o di compagni cresciuti a metà, il consiglio è lo stesso: trattate le persone come orologi preziosi. Non smontatele per capriccio. Non aspettate che si rompano per poi piangere l’ora perduta.
Frasi di Lev Tolstoj sui bambini
- “I bambini: un tormento e nient’altro.”
- “L’ipocrisia in qualsiasi cosa può ingannare i più intelligenti, ma il bambino meno sveglio la riconosce e ne è disgustato.”
- “Me lo dissero quando ero bambino, e ci ho creduto con gioia, perché mi dicevano qualcosa che avevo già nell’anima…”
- “Tutti erano felici: le piante, gli uccelli, gli insetti e i bambini.”
- “Quei bambini cominciavano già a ricompensarla per le sue cure con piccole gioie. Gioie così insignificanti come granelli d’oro nella sabbia.”
- “Dal bambino di cinque anni a me c’è solo un passo. Ma dal neonato al bambino di cinque anni c’è una distanza spaventosa.”
- “Se non fosse così inquietante, sarebbe divertente osservare l’orgoglio con cui noi, come bambini, smontiamo un orologio e poi ci sorprendiamo quando smette di funzionare.”
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