Frasi di Marcel Proust sui ricordi, utili se pensi che il tuo passato sia un disastro: ti faranno riconsiderare tutto!

Se pensi che i ricordi siano solo roba da nostalgici o da vecchi zii al pranzo di Natale, Marcel Proust ti farebbe cambiare idea con una semplice madeleine. Sì, proprio quel dolcetto burroso a forma di conchiglia che ha fatto scattare nella sua mente un’intera enciclopedia emotiva. Proust non solo ha scritto una delle opere più monumentali della letteratura – Alla ricerca del tempo perduto – ma ha anche elevato i ricordi al rango di supereroi della nostra vita interiore. Ma attenzione: per lui, ricordare non era una scelta, ma un vero e proprio agguato dell’anima.

Frasi di Marcel Proust sui ricordi
Foto di Kirk Cameron su Unsplash

I ricordi secondo Proust: non si cercano, ti fregano

Proust non era uno di quelli che si mettono sul divano con l’album delle foto a dire “Ah, bei tempi!”. No. Per lui, i ricordi erano subdoli, anarchici, geniali. Non li potevi evocare a comando, ma potevano piombarti addosso mentre mordevi un biscotto o annusavi il profumo del tiglio. Era convinto che la vera memoria non fosse quella volontaria (che dimentica tutto nei momenti cruciali, tipo gli esami), ma quella involontaria, capace di scatenare un turbine di emozioni da una sciocchezza quotidiana.

È in questo spirito che nasce uno dei momenti più iconici della letteratura mondiale: l’episodio della madeleine. Inzuppata nel tè, quella piccola tortina risveglia nel protagonista tutta la dolcezza dimenticata della sua infanzia a Combray. Ed ecco che la memoria esplode come un fuoco d’artificio nel cervello.

“Quando del passato non sussiste più nulla…”

La frase di Marcel Proust che meglio spiega tutto ciò è questa:

“Quando del passato non sussiste più nulla, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, sole, più fragili ma più vive, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l’odore e il sapore restano ancora a lungo.”

Tradotto: i profumi e i sapori sono le chiavi segrete per aprire la cassaforte del tempo. Quando tutto il resto è sparito – luoghi demoliti, persone morte, amori evaporati – un odore può riportarti in un attimo dove eri vent’anni fa, e non c’è psicoterapia che tenga.

È come se Proust avesse capito che il nostro passato non lo teniamo nella testa, ma nel naso e nella bocca. E allora, sì, un brodino di pollo o l’odore di un libro vecchio possono avere la stessa potenza narrativa di una saga in sette volumi.

Tutti abbiamo una madeleine

Forse non scriveremo mai sette tomi su una tortina, ma chiunque ha nella memoria un odore, un sapore, un suono che lo riporta indietro nel tempo. E allora, nel nostro piccolo, siamo anche noi cercatori di tempo perduto, come Marcel. Con meno sughero alle pareti, magari, ma con la stessa voglia di ritrovare, in un morso o in un respiro, i pezzi sparsi del nostro passato.

E la prossima volta che ti emozioni perché hai sentito l’odore del pane appena sfornato… ringrazia Proust.

15 frasi di Marcel Proust sui ricordi

  1. Ma quando di un antico passato non sussiste niente, dopo la morte degli esseri, dopo la distruzione delle cose, soli, più fragili ma più intensi, più immateriali, più persistenti, più fedeli, l’odore e il sapore restano ancora a lungo, come anime, a ricordare, ad attendere, a sperare, sulla rovina di tutto il resto, a reggere, senza piegarsi, sulla loro gocciolina quasi impalpabile, l’immenso edificio del ricordo.”
  2. Il ricordo di una certa immagine non è che il rimpianto di un certo istante.”
  3. I veri paradisi sono i paradisi che abbiamo perduto.”
  4. Il ricordo di cose passate non è necessariamente il ricordo di cose quali sono state.”
  5. Il nostro passato è come un album di fotografie che sfogliamo raramente. Per caso troviamo una vecchia foto, e diciamo: guarda com’ero giovane!
  6. È così che il nostro cuore cambia, nella vita, ed è la peggiore delle sofferenze; ma non la conosciamo se non leggendo o con l’immaginazione: nella realtà essa si trasforma in noi così lentamente che, se ci dà dolore, un dolore che durerà a lungo, ce ne accorgiamo soltanto quando è diventato assai forte per essere sopportato.”
  7. La realtà si forma solo nella memoria.”
  8. La vera vita, la vita finalmente riscoperta e illuminata, la sola vita quindi realmente vissuta, è la letteratura. Questa vita che in un certo senso abita ogni istante in tutti gli uomini come nell’artista.”
  9. Il passato non è semplicemente il passato, ma continua a vivere segretamente in noi.”
  10. La memoria è come un quaderno che usiamo per appunti e che poi dimentichiamo in qualche cassetto.”
  11. I luoghi che abbiamo conosciuto non appartengono solo al mondo dello spazio in cui li situiamo per comodità. Non sono stati che un sottile strato tra le impressioni multiple che li componevano e che hanno formato la nostra vita in quel momento.”
  12. Strano è questo potere della memoria, le cui intermittenze ci rendono delle persone diverse.”
  13. Vi sono ricordi che rimangono fuori dal tempo, come ci sono edifici che rimangono fuori dalla portata del metro.”
  14. Il ricordo è un poeta, e la realtà è sempre un prosatore.”
  15. Tutte le nostre certezze non sono che storie che raccontiamo a noi stessi sul nostro passato.”

Leggi altre frasi celebri di Marcel Proust e le frasi celebri sui ricordi