Maria Rita Parsi non è solo una psicologa, una scrittrice e una donna di televisione. È un’intellettuale che sa parlare chiaro, senza giri di parole, soprattutto quando il tema sono i bambini. Nei suoi libri, nelle interviste e nelle sue apparizioni pubbliche, la Parsi riesce a fare quello che molti esperti non sanno: farci capire, con semplicità, che crescere un figlio non è questione di manuali complicati, ma di cuore, presenza e rispetto.
I bambini, secondo Maria Rita Parsi
Per Maria Rita Parsi, i bambini non sono “futuri adulti” da plasmare a colpi di regole. Sono persone già complete, con bisogni chiari e con un valore immenso. “Ai bambini va detto ti voglio bene perché sei tu… voglio bene a te” dice spesso, ribaltando quella mentalità che lega l’amore al rendimento (“ti voglio bene se prendi 10 a scuola”). In altre parole: il bambino non deve meritarsi il nostro affetto, perché l’amore non si dà a punti.
E non è un dettaglio: perché se un bambino cresce sentendo che il suo valore non dipende dai voti o dalle prestazioni, diventa un adulto più sicuro, meno ansioso e persino più capace di sbagliare senza sentirsi un fallito.
Errori? Sì, grazie
“Se i bambini sbagliano, va detto loro che c’è un errore, ma che sicuramente possiamo recuperarlo assieme.”
Questa frase della Parsi andrebbe appesa in tutte le scuole e magari tatuata sulla fronte di certi genitori “allenatori olimpionici”, convinti che il figlio debba essere un campione in ogni cosa. L’idea è semplice ma rivoluzionaria: l’errore non è una condanna, è un passaggio. E se c’è un adulto che accompagna, non diventa trauma ma occasione di crescita.
Perché parla di rinforzo positivo
La frase più celebre della Parsi è probabilmente questa:
“Ai bambini va dato sempre un rinforzo positivo, l’amore, la presenza e l’alleanza.”
E qui la psicologa mette il dito nella piaga di tanti genitori (e nonni, e insegnanti) che ancora credono che “una bella strigliata” serva più di un incoraggiamento.
Il rinforzo positivo non significa dire sempre “bravo” anche quando un bambino lancia i lego in testa al fratello. Significa sottolineare ciò che c’è di buono, le qualità, lo sforzo, la voglia di fare. È come insegnare a guardare il bicchiere mezzo pieno: non per illudere, ma per dare forza. Perché un bambino che cresce con la certezza di avere accanto adulti alleati e non giudici, diventa un adulto che non si piega al primo ostacolo.
La lezione per noi genitori (e per chi si sente sempre in difetto)
Il bello è che questo approccio non serve solo a crescere bambini più forti e pieni di autostima: serve anche a noi adulti. Quante volte ci massacriamo con l’autocritica? Quante volte ci trattiamo peggio di quanto tratteremmo un figlio? Ecco, il messaggio della Parsi vale pure per noi: impariamo a darci un “rinforzo positivo”, a notare ciò che facciamo bene, ad allearci con noi stessi invece che con il nostro peggior critico interiore.
Maria Rita Parsi ci ricorda che i bambini non sono vasi da riempire, ma persone da accompagnare. E che crescere figli felici non significa evitare loro ogni fatica, ma insegnare loro a cadere, rialzarsi e sapere che, sempre, dietro c’è una voce che dice: “Ti voglio bene, così come sei.”
Frasi di Maria Rita Parsi sui bambini
- “Ai bambini va detto ti voglio bene perché sei tu…voglio bene a te.”
- “Se i bambini sbagliano, va detto loro che c’è un errore, ma che sicuramente possiamo recuperarlo assieme.”
- “Se i bambini hanno una qualità, bisogna metterla prima delle cose che non sanno fare o non vogliono fare.”
- “Ai bambini va dato sempre un rinforzo positivo e l’amore, la presenza e l’alleanza.”
- “Se ai bambini viene dato un rinforzo positivo, si sentono accompagnati, seguiti e guidati.”
Leggi altre frasi celebri di Maria Rita Parsi e le frasi celebri sui bambini