Maria Rita Parsi non è solo una psicoterapeuta: è una voce fuori dal coro, capace di parlare d’amore, infanzia e genitorialità con un linguaggio diretto, spesso affettuoso ma anche spietatamente realistico. Le sue parole sulle madri sono una piccola enciclopedia dell’animo umano, perché per lei la madre è il centro gravitazionale di ogni vita: colei da cui tutto parte e a volte, purtroppo, tutto si complica.
La madre come punto di riferimento… e di partenza
“Il punto di riferimento primario per ogni essere umano che venga al mondo è la madre, è una donna.”
Questa frase, che sembra una carezza, è in realtà una lama affilata. Perché, come spiega Maria Rita Parsi, la madre non è solo colei che nutre, accudisce e consola. È anche il primo specchio emotivo in cui il bambino si guarda. Se quello specchio è incrinato, l’immagine che riflette può restare deformata per tutta la vita.
La Parsi lo dice chiaramente:
“Una donna ha il potere di essere un punto di riferimento, anche se non vuole.”
Insomma, essere madre non è un ruolo che si può dismettere come un vestito: è un’impronta che resta, volenti o nolenti. È da lì che partono i fili invisibili di tante storie d’amore, ma anche di tanti disagi emotivi.
Quando il figlio diventa un uomo… e continua a cercare la mamma
“Le donne, la madre, sono anche il punto di riferimento delle persone disturbate, nello specifico gli uomini che si sentono rifiutati proprio da quel punto di riferimento.”
Tradotto: molti uomini crescono fisicamente, ma emotivamente restano fermi alla culla, a quel bisogno primordiale di approvazione materna che, se negata o distorta, li segna per sempre.
E qui entra in gioco la suocera. Sì, quella che “nessuna donna è mai abbastanza per mio figlio”. Se Maria Rita Parsi ci insegna che la madre è il primo modello affettivo, allora è chiaro: se tuo marito non sa comunicare, non sa gestire un conflitto o si offende come un bimbo di cinque anni… non è colpa tua. È colpa di chi gli ha insegnato (male) cos’è l’amore.
Quindi sì, cara lettrice: la frase di Maria Rita Parsi può essere usata come elegante arma di autodifesa psicologica. La prossima volta che tua suocera alza un sopracciglio, puoi serenamente pensare (o dire, se ti senti coraggiosa): “Il disagio di suo figlio non nasce qui, signora. Nasce nel grembo della relazione primaria.”
Il potere e la responsabilità delle madri
Maria Rita Parsi, però, non punta il dito per accusare. Lei invita a comprendere:
“Le occasioni di aggressività e di distruttività sono tante. Le donne devono saperlo, devono attrezzarsi e difendersi non per colpevolizzarsi, ma per sottolineare la loro decisiva importanza.”
Non serve sentirsi in colpa, ma consapevoli: la madre è una forza creatrice, ma anche educativa. Può dare vita e senso, ma anche limiti e regole. E quando qualcosa si rompe, nella famiglia o nella società, la Parsi suggerisce di partire sempre da lì, da quel primo legame affettivo, dove si apprendono le emozioni, il rispetto, la fiducia.
Prevenire è meglio che curare (anche in famiglia)
“Ci sono persone il cui disagio è talmente evidente che se fosse colto prima in famiglia e a scuola, non arriverebbe al punto da fare violenza.”
In questa frase c’è tutta la missione di Maria Rita Parsi: insegnare che la prevenzione del disagio non si fa con le diagnosi tardive, ma con l’ascolto precoce. E chi deve ascoltare per prima? Sempre la madre.
Se una madre coglie il malessere, l’insicurezza o la rabbia del figlio, può intervenire. Se invece nega, giustifica o ignora, il rischio è di crescere adulti fragili, arrabbiati, incapaci di amare. E poi, magari, ci si ritrova con un marito che a 40 anni si offende perché non gli hai stirato la camicia “come la faceva mamma”.
Una donna al centro del mondo (e di molti drammi)
Maria Rita Parsi ci ricorda che le madri non sono perfette, ma fondamentali. Che il loro amore è la base della sicurezza interiore, ma la loro mancanza può diventare il punto di partenza del disagio.
E se la psicoterapeuta dice che “la madre è il punto di riferimento primario di ogni essere umano”, noi possiamo aggiungere – con un sorriso – che a volte capire questo è l’unico modo per non dare la colpa a noi stesse di ciò che, in realtà, ha origini molto più antiche. In fondo, come direbbe la Parsi, “le madri non vanno idealizzate né condannate, ma comprese”. Anche – e soprattutto – quando si chiamano suocere.
Frasi di Maria Rita Parsi sulle madri
- “Il punto di riferimento primario per ogni essere umano che venga al mondo è la madre, è una donna.”
- “Una donna ha il potere di essere un punto di riferimento, anche se non vuole… è comunque un punto di partenza tale che poi diventa un punto di riferimento.”
- “La donna, la madre è anche il punto di riferimento delle persone disturbate, nello specifico gli uomini che si sentono rifiutati proprio da quel punto di riferimento.”
- “Le occasioni di aggressività e di distruttività sono tante. Le donne, devono saperlo, devono attrezzarsi e difendersi non per colpevolizzarsi, ma per sottolineare qual è la loro decisiva importanza, e quando vedono che ci sono comportamenti inadeguati nei loro confronti, bisogna che si attrezzino a denunciare, a difendersi.”
- “Ci sono persone il cui disagio è talmente evidente che se fosse colto prima in famiglia e a scuola, non arriverebbe al punto da fare violenza.”
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