Massimo Cacciari non è uno di quei filosofi che si limitano a scrivere libri polverosi e poi si ritirano nel loro studio a sorseggiare tè verde. No, lui è un filosofo che parla alla televisione, insegna, provoca, suda pensieri e li scaraventa addosso a chi ha orecchie per intendere. E nonostante le apparenze, non è neanche così complicato da capire: il suo modo di parlare della vita è più diretto di quanto si pensi, e può perfino tornare utile.
Chi è Massimo Cacciari?
Filosofo, politico, professore universitario, sindaco (per ben due volte a Venezia), autore di saggi tosti ma sempre appassionati. Massimo Cacciari è un uomo che pensa e vive con intensità. Con la sua voce roca e tagliente, i capelli arruffati e la postura da eterno inquieto, incarna perfettamente il ruolo del filosofo contemporaneo: quello che non ha tutte le risposte, ma sa bene quali sono le domande giuste.
Non è un tipo da mezze misure: parla con passione, si arrabbia, polemizza, ma lo fa sempre con la lucidità di chi non accetta scorciatoie intellettuali. È un intellettuale che ha fatto politica, ma non ha mai piegato il pensiero al potere. E infatti il suo “vivere bene” non ha nulla a che fare con yacht, apericene o follower su Instagram.
“Vivere bene”? Dipende da cosa e da chi
Secondo Cacciari, la vita è una questione di libertà interiore, non di comodità. Una sua frase lo riassume perfettamente:
“Il vivere bene è avere dipeso il meno possibile da condizionamenti esterni, passioni irragionevoli, dagli altri e dai favori altrui. Aver difeso la mia legge interiore, non aver fatto male a nessuno.”
Tradotto in lingua umana? Non farti fregare da ciò che ti circonda. Non lasciarti trascinare da ciò che è di moda, da ciò che “si deve fare”, dalle passioni che ti bruciano la testa e il cuore. E soprattutto, non vendere l’anima in cambio di qualche favore o approvazione esterna.
Cacciari ci invita a una sorta di “autodifesa dell’anima”. Vivere bene, dice, significa restare fedeli a una legge interiore – la propria coscienza, la propria visione del giusto – anche se il mondo ti tira per la giacca da tutte le parti.
La legge interiore: filosofia senza incenso
No, non stiamo parlando di religione, né di mistica. Quando Cacciari parla di “legge interiore”, non intende una voce divina o una luce magica. È qualcosa di molto più umano: una bussola etica che ognuno dovrebbe sviluppare, proteggere e seguire.
In un’intervista, ha detto che vivere bene è anche “non aver fatto male a nessuno”. Ecco un altro concetto semplice, ma rivoluzionario. In tempi in cui molti pensano che “l’importante è che sto bene io”, lui rilancia: sì, ma senza calpestare gli altri.
Non si tratta di diventare santi, ma di rimanere integri, di non vendersi, di non trasformarsi in burattini del mercato, della politica o dei social network.
La vita non è Instagram
Cacciari è allergico ai cliché, soprattutto a quelli moderni. Il suo pensiero è una specie di bastone fra le ruote per la cultura del benessere a tutti i costi. L’idea che la vita debba essere sempre felice, luminosa e senza ostacoli gli fa venire l’orticaria. Per lui, la vita è lotta, è tensione, è confronto con se stessi. Ma non per questo è una tragedia.
Anzi, è proprio nella fatica di restare fedeli a sé stessi che si costruisce una vita “buona”. Non nel lusso, non nella fama, non nella popolarità digitale. Una visione scomoda, certo. Ma anche liberatoria.
Cacciari non consola, ma sveglia
Cacciari non ti culla con frasi motivazionali da cioccolatino. Non è lì per farti sentire meglio. È lì per farti pensare. La sua idea di “vivere bene” è un invito a prendere posizione, a non essere schiavi delle mode, dei giudizi altrui o dei favori. È un invito a essere liberi, anche quando costa.
E se alla fine della tua vita puoi dire di aver “difeso la tua legge interiore e non aver fatto male a nessuno”… beh, secondo Cacciari, hai vinto. Anche senza i like.
Frasi di Massimo Cacciari sulla vita
- “Nessuno può guardare nell’anima di un altro. Se una persona ha davvero perso ogni speranza, abbiamo il dovere di credergli.”
- “Laddove vi è un’effettiva capacità di obbedienza, cioè di ascolto e di responsabilità… soltanto in questa dimensione ci può essere libertà.”
- “La vera forma dell’ateismo è la visione per cui noi siamo soltanto un essere nel mondo: noi siamo accasati, addomesticati nel nostro essere mondano.”
- “Passato e futuro sono determinazioni del tempo che stanno nel presente, perché solo nel presente ricordo e solo nel presente mi attendo il futuro.”
- “La vecchiaia è tremenda. Detesto chi ne parla come di un sereno tramonto. Tremo all’idea che mi parta il cervello.”
- “Non me ne frega nulla della morte. Sapendo di dover finire, nessuna finitezza mi condiziona.”
- “Il vivere bene è avere dipeso il meno possibile da condizionamenti esterni, passioni irragionevoli, dagli altri e dai favori altrui. Aver difeso la mia legge interiore, non aver fatto male a nessuno.”
- “Solo pensando alla morte si può vivere davvero.”
- “Pensare alla morte ogni giorno è l’unico modo di vivere.”
- “Morire è un verbo, non un fatto.”
- “Il lutto è una parte della tua vita che non deve essere superata, ma vissuta.”
- “La filosofia è l’esercizio di governare le passioni.”
- “Senza volontà nulla il sapere muove, nulla può fare.”
- “La nostra natura è ‘captiva’, prigioniera di passioni tanto più praticate quanto più deprecate: invidia, gelosia, risentimento, avarizia…”
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