Frasi di Massimo Gramellini sui ricordi, riuscirai a ricordare senza più provare dolore e la tua vita sarà migliore

Massimo Gramellini è uno di quegli uomini che quando parla ti sembra di ascoltare una voce narrante, di quelle che nei film d’autore ti guidano per mano nei labirinti dell’anima. Giornalista, scrittore, editorialista, volto noto della TV, ha fatto della memoria un mestiere, e non solo perché la usa per scrivere. La memoria, per lui, è materia viva: fa male, a volte lacera, ma può anche guarire. Basta smettere di combatterla.

Frasi di Massimo Gramellini sui ricordi

L’uomo dietro il personaggio: non solo “Buongiorno”

Lo conosciamo per le sue riflessioni nel “Caffè” del Corriere della Sera, per i romanzi che scaldano o graffiano ì, e per il suo stile sempre un po’ nostalgico, un po’ ironico, molto umano. Ma Gramellini è anche un uomo segnato da una storia personale potente: la perdita della madre in tenera età, una tragedia che ha scoperto nella sua verità solo molti anni dopo. Ecco perché i ricordi, per lui, non sono un argomento da bar o da psicologi improvvisati, ma una cosa seria. Seria, ma non seriosa.

Ricordi: archivio della vita o condanna?

Non possiamo cancellare i ricordi dolorosi, possiamo solo cancellare il dolore che ci procurano.”

È una frase che Gramellini ha pronunciato in più occasioni: nelle interviste, nei suoi libri, nei programmi TV. Ed è una di quelle frasi che sembrano facili, ma sono più complesse di un rebus della Settimana Enigmistica.

Per lui, la memoria non è il problema. Il problema è come ci stiamo dentro. Continuare a soffrire per qualcosa che è già successo è come tenere un frigorifero spento solo per conservare del pesce andato a male: inutile e pure dannoso. I ricordi, anche quelli dolorosi, hanno il diritto di esistere. Sono pezzi della nostra storia. Il trucco – anzi, il lavoro duro – è imparare a guardarli senza più farsi mordere.

Gramellini ha affrontato questo tema in modo esplicito in libri come Fai bei sogni, dove racconta proprio la sua esperienza con il dolore e la memoria. Ma ne ha parlato anche in Prima che tu venga al mondo, dedicato al figlio, e in molti dei suoi editoriali.
Ne parla come chi ha pianto, ma ha anche imparato a ridere. Ecco perché riesce ad arrivare a un pubblico vasto: non perché semplifica, ma perché umanizza.

Perché il dolore si può (e si deve) lasciare andare

Eliminare il dolore non significa fare finta di niente, non è una rimozione in stile “men in black”. Significa imparare a vivere con la consapevolezza di ciò che è stato, ma senza permettergli di guidare ancora il timone della nostra vita.

Gramellini dice, in fondo, che il passato è come un ex: lo puoi pure incontrare per strada, ma se ti fa ancora battere il cuore o venire il magone… forse hai ancora qualche lezione da imparare.

Il ricordo come strumento, non come prigione

Alla fine, la lezione che Massimo ci lascia è semplice ma potente: i ricordi non sono nemici da combattere, né tesori da idolatrare. Sono strumenti. Ci aiutano a capire chi siamo stati, cosa vogliamo diventare, e soprattutto… cosa non vogliamo più ripetere.

Perché se è vero che “chi dimentica è complice”, come dicevano i saggi, è anche vero che chi si aggrappa al dolore dei ricordi finisce per farsi del male due volte: la prima quando è successo, la seconda ogni volta che lo rivive.

Il passato non si cambia, ma si può riscrivere

Massimo Gramellini ci invita a fare pace con il passato. A non chiedere ai ricordi di sparire, ma al dolore di fare un passo indietro. E in un’epoca in cui tutti cercano la “felicità a rate” e la pace interiore nei corsi online da 9,90 euro, ci voleva qualcuno che ci ricordasse che la soluzione non è rimuovere, ma riscrivere. Magari con una penna come la sua.

E poi diciamolo: se un uomo riesce a farci riflettere sul dolore e a farci pure sorridere mentre lo fa… è un uomo da tenere in mente. Anzi, da ricordare.

Frasi di Massimo Gramellini sui ricordi

  1. “I ricordi sono come le stelle: non si spengono mai del tutto.”
  2. “Non esiste separazione definitiva finché esiste il ricordo.”
  3. “I ricordi dolorosi non si possono eliminare. Quello che si può eliminare è il dolore associato ai ricordi.”
  4. “Non esiste una gomma per cancellare i ricordi. Però esiste qualcosa che può ripulirli da tutto il dolore che contengono: il sapone del perdono.”
  5. “I desideri sono ricordi. Non si desiderano le cose che non abbiamo conosciuto, ma solo quelle che abbiamo perduto.”
  6. “Gli affetti dell’infanzia si imprimono nel cuore come tatuaggi indelebili. Quando sembrano morti sono solo svenuti. E possono riprendere a vivere senza bisogno di troppe spiegazioni.”
  7. “Chi è stato abbandonato si considera assaggiato e sputato come una caramella cattiva.”
  8. “I morti rimpiccioliscono e i sopravvissuti incattiviscono… Sono offesi con il mondo che non soffre quanto loro.”
  9. “Il dolore associato ai ricordi si può attenuare.”

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