Massimo Recalcati non è solo uno psicoanalista. È uno che parla come mangia, scrive come respira e pensa come chi, nella vita, ha deciso di non limitarsi a guardare. Con il suo stile da filosofo rock (più Nietzsche che Freud), ci invita a fare pace con il rischio, a stringere la mano al coraggio e, soprattutto, a smettere di vivere con il freno a mano tirato. Secondo lui, la vita non è fatta per essere sicura, ma per essere vera. E questo comporta un prezzo: esporsi, rischiare, sbagliare. Insomma, vivere sul serio.
Massimo Recalcati: Uno che la psicoanalisi l’ha fatta uscire dallo studio
Classe 1959, milanese di nascita e torinese d’adozione intellettuale, Recalcati è uno di quei rari intellettuali che riesce a spiegarti Lacan come se stessi parlando con tuo cugino al bar. È autore di decine di libri, spesso best seller, insegna all’università, fa conferenze, passa dalla tv alla radio con disinvoltura e riesce a parlare di desiderio, mancanze e fantasmi del padre senza farti addormentare (anzi, a volte ti sveglia proprio).
Ma Recalcati non è solo uno che analizza la mente: è uno che la mette in gioco. E tra i temi che affronta con più passione c’è proprio lui, il coraggio.
Il coraggio secondo Recalcati: mica roba da supereroi
Dimentichiamoci il coraggio da film americani, quello a muscoli gonfiati e cuore in acciaio. Per Recalcati, il coraggio è una faccenda molto più intima, quasi umile. È la capacità di esporsi, di non fuggire davanti all’incertezza. È accettare che non si può controllare tutto, che la vita non ha un libretto di istruzioni.
Ne parla spesso nei suoi libri, ad esempio in La tentazione del muro, dove spiega come la nostra epoca viva all’insegna della paura e della difesa: chiudiamo le porte, alziamo i muri, inseguiamo sicurezze come se fossero amuleti. Ma in realtà stiamo solo cercando di anestetizzarci dal rischio. E così facendo, smettiamo di vivere.
“La vita è un rischio”: Recalcati e l’elogio dell’incertezza
C’è una frase che Recalcati ha pronunciato più volte, in libri, interviste e conferenze:
“La vita è un rischio. E solo il rischio di vivere la rende degna di essere vissuta.”
Boom. Non è solo una massima da scrivere sui muri (o nei post su Instagram), è un principio esistenziale. Recalcati ci invita a uscire dalla logica del “voglio tutto sotto controllo”. Perché la sicurezza totale, semplicemente, non esiste.
Chi vuole vivere senza rischiare nulla – dice lui – finisce col vivere in apnea. Sì, magari non soffre. Ma nemmeno ama. Non perde. Ma nemmeno conquista. La vera vita, quella piena, è quella in cui ci si espone, anche al dolore. Perché solo chi si espone è vivo per davvero.
Vivere è pericoloso, ma l’alternativa è peggio
Recalcati ci ricorda che vivere non è mai una passeggiata su un tapis roulant. È piuttosto una corsa in mezzo al fango, al vento, a volte al vuoto. Ma è solo lì, in quella corsa senza garanzie, che si trovano le vere emozioni, i veri incontri, le vere scoperte.
Quindi sì, vivere fa paura. Ma smettere di vivere, per paura di vivere… è la paura peggiore. E se oggi ci manca qualcosa – ci dice Recalcati – non è la sicurezza. È il coraggio. Il coraggio di non sapere dove stiamo andando, ma andarci lo stesso. Con tutte le scarpe. E magari, ogni tanto, anche con il cuore.
Frasi di Massimo Recalcati sul coraggio
- “La vita autentica nasce dall’incontro con il limite e dalla capacità di attraversarlo.”
- “Nella vita, il vero coraggio è accogliere la propria vulnerabilità.”
- “La vita è un rischio, e solo il rischio di vivere la rende degna di essere vissuta.”
- “Abbiate il coraggio di piantare una vigna.”
- “Non c’è da una parte la paura e dall’altra il coraggio: l’uomo coraggioso è l’uomo che riconosce la propria paura.”
- “La vita è un percorso che passa attraverso il dolore.”
- “La vita è sempre un’apertura al futuro.”
- “Il coraggio non è mancanza di paura.”
- “Il coraggio è correre rischi per scopi nobili.”
Leggi altre frasi celebri di Massimo Recalcati e le frasi celebri sul coraggio