Frasi di Massimo Recalcati sul silenzio, quell’amico logorroico imparerà che parlare troppo equivale a dire niente

Massimo Recalcati è uno di quei personaggi che, quando parla, ti fermi ad ascoltare. Non perché urla, non perché fa scenate in TV, ma perché le sue parole pesano. Sono parole che arrivano dopo un lungo silenzio, dopo un’attesa, dopo un ascolto vero. Psicoanalista, saggista, intellettuale pop con un’anima profonda, Recalcati è riuscito a portare la psicoanalisi lacaniana nei salotti di casa grazie a libri, lezioni pubbliche e apparizioni televisive dove, anche quando non dice tutto, dice tanto. Uno dei suoi temi più affascinanti è proprio il silenzio. Sì, quella cosa che mette a disagio chi non sopporta vuoti di parole, ma che per lui è tutto tranne che vuota.

Frasi di Massimo Recalcati sul silenzio

Il silenzio secondo Recalcati: non un’assenza, ma una presenza

Per Massimo Recalcati il silenzio non è il contrario della parola, ma il suo fondamento. In un mondo dove tutti vogliono parlare, dire la loro, twittare opinioni, commentare compulsivamente, lui ci ricorda che prima di parlare bisognerebbe saper tacere. Lo dice chiaramente:

Custodire il silenzio è il primo compito di chi parla, perché il silenzio custodisce l’attesa e permette alla parola di farsi significato.”

Cosa vuol dire? Che il silenzio non è solo una pausa, ma è una culla dove le parole nascono con più forza. Il silenzio è come l’impasto della pizza: se non lo lasci lievitare, ti viene su una suola.

Il silenzio che ascolta, guarisce, trasforma

Ne ha parlato in tanti suoi scritti: in La pratica del colloquio clinico, Recalcati spiega che lo psicoanalista “custodisce il silenzio”, non perché non ha nulla da dire, ma perché sta ascoltando. E ascoltare è un atto attivo, non passivo. È un modo per dare spazio all’altro. Senza questo spazio, la parola dell’altro si spegne o non nasce affatto.

Lo stesso principio, dice, vale anche a scuola, tra genitori e figli, tra amici: se non impari a tacere, non impari ad ascoltare. E se non ascolti, alla fine sei solo un monologo ambulante.

Un consiglio per il tuo amico logorroico

Hai presente quell’amico che parla ininterrottamente di tutto, che passa dal suo pranzo alla politica internazionale senza prendere fiato? Che quando gli rispondi, ti interrompe a metà per riportare tutto su di sé? Ecco, a lui potresti regalare questa frase di Recalcati scritta in bella calligrafia su un biglietto: Il silenzio custodisce l’attesa e permette alla parola di farsi significato.”

Tradotto: caro amico, se non smetti mai di parlare, rischi che nessuno dia più valore a quello che dici. Se ogni parola è una goccia, il tuo diluvio verbale trasforma tutto in fango. E come dicevano i nonni: “chi troppo parla, poco ascolta… e spesso stufa”.

Il silenzio come ribellione

In un tempo in cui il rumore sembra sinonimo di presenza, Massimo Recalcati ci mostra che stare zitti è un atto rivoluzionario. È un modo per prendersi tempo, per rispettare chi abbiamo davanti, per evitare di dire banalità. Il silenzio è elegante, è intenso, è coraggioso. Serve per ascoltare, per amare, per educare, perfino per curare.

E se usato bene, può diventare anche un’arma affilata: perché niente mette più a disagio un chiacchierone come uno che lo guarda e… non dice nulla.

Imparare a tacere per imparare a dire

Massimo Recalcati non ci dice di stare zitti per sempre. Ci dice di dare valore al silenzio, perché solo da lì può nascere una parola vera. Se vogliamo che ciò che diciamo abbia un peso, impariamo prima a non dire nulla. Solo allora la nostra voce sarà qualcosa che vale la pena ascoltare.

E per l’amico logorroico? Mandagli questo articolo. Magari in silenzio. Con un semplice: “Leggi. E poi, se vuoi, ne parliamo. Ma con calma.”

Frasi di Massimo Recalcati sul silenzio

  1. Ascoltare non è solo sentire: è creare uno spazio di silenzio attivo, in cui l’altro possa esistere.”
  2. Il silenzio è la sola cosa che onora la parola.”
  3. Nel camminare fianco a fianco, nel silenzio dei nostri corpi vicini, percepisco il rumore del loro respiro come una differenza inesprimibile.”
  4. L’amore non può esimersi dal silenzio, perché il vero ascolto è l’arte di tacere davanti alla parola dell’altro.”
  5. Il linguaggio non può essere considerato una pellicola trasparente. Ne sono prova i differenti margini di silenzio delle lingue.”
  6. La musica e il silenzio interiore son tra le possibilità più alte concesse all’uomo per avvicinarsi all’Assoluto.”
  7. Solo nel silenzio dell’incontro la parola ha forza.
  8. Una giovane paziente di Freud dichiarò di essere guarita in una sola seduta perché, per la prima volta, si è sentita ascoltata”, vale a dire, ha trovato silenzio che la accoglieva.
  9. Custodire il silenzio è il primo compito di chi parla, perché il silenzio custodisce l’attesa e permette alla parola di farsi significato.”
  10. Il silenzio attivo che precede la parola permette di rendere ogni discorso degno di ascolto.”

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