Se fosse ancora tra noi, oggi Michela Murgia spegnerebbe 53 candeline con un sorriso ironico e una battuta fulminante su quanto sia sopravvalutata la torta mimosa. Ma Michela, si sa, non è mai stata solo una scrittrice: era una forza della natura, una voce potente contro i luoghi comuni, una mente lucida che sapeva usare le parole come pugnali o carezze, quando serviva. In un mondo dove la speranza è spesso venduta in saldo, Michela Murgia la trattava come un bene prezioso, da maneggiare con cura e intelligenza. Per lei, la speranza non era una scappatoia, ma una scelta politica, culturale e, sì, anche affettiva.
La speranza secondo Murgia: né zuccherosa, né rassegnata
Michela non sopportava le bugie, nemmeno quelle travestite da frasi motivazionali. “Andrà tutto bene” non faceva per lei, soprattutto se detto mentre il mondo bruciava. In più occasioni ha smontato la retorica della speranza vuota, quella che consola ma non cambia nulla.
Nel suo libro Chirù, per esempio, la speranza è legata all’educazione sentimentale, al coraggio di cambiare e di cambiare sé stessi. In Accabadora, la speranza si gioca nel confine tra vita e morte, tra giustizia e compassione. Michela non raccontava fiabe, ma sapeva illuminare i buchi neri dell’esistenza con uno sguardo che diceva: “Sì, è dura. Ma si può.”
L’arte di sperare con le maniche rimboccate
Murgia non credeva nella speranza passiva, quella del “vedrai che qualcosa succede”. Lei preferiva il “fai che succeda qualcosa”. Per questo ha speso la vita – e gli ultimi mesi della sua malattia – a combattere battaglie scomode: per i diritti civili, per il linguaggio inclusivo, per la libertà di pensiero. Anche quando il corpo la tradiva, la mente e la penna restavano affilate.
In una delle sue ultime apparizioni pubbliche, disse:
“La speranza non è un sentimento, è un atto. È decidere che vale la pena lottare anche quando il finale sembra già scritto.”
Ecco, questa era Michela Murgia: una donna che non si limitava a scrivere la vita, ma la riscriveva ogni giorno.
Sperare è un verbo che si coniuga al presente
Michela ci ha insegnato che la speranza non è qualcosa che si aspetta: è qualcosa che si fa. È nelle scelte quotidiane, nei “no” che costano, nei “sì” che fanno tremare le ginocchia. È nel modo in cui scegli di vivere – e nel modo in cui scegli di morire.
Per questo, oggi, nel giorno in cui ricordiamo la sua nascita, non possiamo limitarci a essere nostalgici. Dobbiamo essere militanti della speranza, come lo era lei. Senza smancerie, ma con tutta la determinazione di chi vuole cambiare le cose.
E ora, Michela, speriamo anche noi
Speriamo che il tuo esempio non venga dimenticato. Speriamo che le tue parole continuino a rompere silenzi. Speriamo di avere, anche solo un po’, il tuo coraggio.
E magari, mentre spegni idealmente quelle candeline da qualche parte tra le nuvole e l’inchiostro, ti scappa pure un sorriso sarcastico nel vederci così seri.
Perché sì, Michela. Speriamo. Ma con la schiena dritta, la mente accesa… e magari una citazione scomoda pronta all’uso.
Frasi di Michela Murgia sulla speranza
- “La speranza senza la fede non definisce i credenti, ma gli ottimisti. […] La speranza vissuta nella fede non è la semplice fiducia nel fatto che le cose che facciamo andranno a buon fine. È piuttosto la certezza che fare determinate cose abbia un senso a prescindere dal modo in cui andranno a finire.”
- “Gli uomini spesso scambiano l’ambizione con la speranza. L’ambizione è il desiderio che le cose che fai si realizzino così come le vuoi; la speranza è la certezza che fare quelle cose abbia un senso comunque, indipendentemente da come finiranno.”
- “La vita è fatta di alti e bassi, ma è importante mantenere la speranza e la determinazione.”
- “Non è vero che il mondo è brutto, dipende da che mondo ti fai.”
- “Se la vita ti porta via qualcosa e ti rende fragile, non è la forza dell’altro che ti serve, ma sapere che la tua debolezza è accolta e capita.”
- “Nel mare non esistono pesci piccoli, solo pesci disorganizzati e soli. Da soli si muore di più e prima. Da soli non si vincono battaglie.”
- “Una nave non è solo una nave: è un’idea che galleggia e dice che in questo mare, in questo mondo, non siamo soli.”
- “Le sfide ci rendono più forti e ci insegnano a superare i nostri limiti.”
- “La gentilezza è un gesto semplice, ma può fare la differenza nella vita degli altri.”
- “La vita è un’opportunità, dobbiamo sfruttarla al massimo e vivere senza rimpianti.”
- “L’autenticità è la chiave per vivere una vita piena e soddisfacente.”
- “La vita è un viaggio, non una destinazione. Dobbiamo imparare a godere del cammino.”
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