18 frasi di Milan Kundera sui ricordi, ti spiegherai finalmente perché hai ricordi strani e deformati del tuo passato

Milan Kundera non era solo uno scrittore, era un funambolo dell’identità. Nato in Cecoslovacchia nel 1929, fuggito in Francia per scampare al comunismo, amava rifugiarsi nei romanzi come altri si rifugiano nei bar: per non pensare troppo. Dietro il volto da professore svagato e lo sguardo un po’ perplesso di chi ha letto troppa filosofia, si nascondeva un uomo allergico all’enfasi, che amava smontare i sentimenti come fossero orologi svizzeri. E tra le cose che ha smontato meglio c’è la memoria. Per lui i ricordi non erano “piccoli tesori”, come ci vogliono far credere i cioccolatini con le frasi motivazionali. No. Per Kundera, i ricordi erano trappole emotive, rielaborazioni artistiche della nostra coscienza, un po’ bugiarda e molto vanitosa.

frasi di Milan Kundera sui ricordi
Foto di Kirk Cameron su Unsplash

I ricordi? Meglio non fidarsi: parola di Kundera

In libri come L’insostenibile leggerezza dell’essere o Il libro del riso e dell’oblio, Kundera prende la memoria, le dà due schiaffi e le dice: “Smettila di mentire”. Secondo lui, ricordare non è mai un atto innocente. È un lavoro di taglia-e-cuci, dove la nostra mente cancella, riscrive, esagera, idealizza. In pratica, fa il lavoro di un buon ufficio marketing: prende un passato incerto e lo trasforma in un prodotto vendibile, soprattutto a noi stessi.

Ecco perché scriveva:

“Il ricordo non è la realtà, è solo una sua versione selettiva, colorata, deformata.”

Tradotto: quello che ti ricordi del tuo primo amore, del Natale del ’92 o del tuo esame di maturità… probabilmente non è mai successo così. Ma fa comodo crederlo, e allora vai, avanti con la fiction personale.

Il romanziere del ricordo falsificato

Kundera non ha mai avuto paura di raccontare i trucchi della mente. Nei suoi romanzi, la memoria è sempre in scena, ma come attrice non protagonista, spesso ubriaca. Ne Il libro del riso e dell’oblio, per esempio, parla del potere politico della memoria: ciò che viene dimenticato è come se non fosse mai esistito. Ma anche a livello personale, ciò che non ricordiamo – o peggio, che ricordiamo male – diventa un buco nella nostra identità.

Non a caso, il suo modo di scrivere è fatto di salti temporali, riflessioni filosofiche e personaggi che sembrano sempre un po’ in esilio, non solo dal proprio Paese, ma anche da sé stessi. Per Kundera, la memoria non è un archivio, ma un romanzo scritto da un autore parziale e un po’ vigliacco: noi.

L’arte del dimenticare (con criterio)

Se c’è una lezione che Kundera ci ha lasciato, è che non bisogna fidarsi troppo dei propri ricordi. Né idealizzarli, né prenderli troppo sul serio. Forse, diceva lui, l’unico modo per sopravvivere davvero al passato è lasciarlo andare. Ma con eleganza. Magari scrivendoci sopra un romanzo, o almeno una barzelletta.

Ecco perché, nella sua visione, dimenticare non era sempre un male. Era un modo per liberarsi dal peso dell’insostenibile leggerezza dei ricordi. Perché, in fondo, quello che ricordiamo non dice la verità su ciò che è stato. Dice la verità su chi siamo adesso. E chi siamo adesso, spesso, è un altro film.

La memoria secondo Milan Kundera

Milan Kundera ci ha insegnato che i ricordi sono come fotografie ritoccate: belli, sì, ma sospetti. Ci piace riguardarli, certo. Ma forse, se potessimo vedere com’erano davvero le cose, ne rimarremmo delusi. O peggio, annoiati.

Per questo Kundera preferiva la letteratura alla nostalgia: perché almeno i romanzi sanno di essere bugiardi, mentre i ricordi si atteggiano a verità.

E allora, la prossima volta che ti commuovi ripensando “a quel pomeriggio di pioggia del 1998”, ricordati di Kundera. E chiediti: “Ma non è che me lo sto inventando?”

18 frasi di Milan Kundera sui ricordi

  1. Il ricordo è come una macchina del tempo: ci riporta a momenti che pensavamo persi per sempre.”
  2. I ricordi non sono la realtà, ma solo una sua versione selettiva e deformata.”
  3. Nel ricordo, ogni cosa diventa eterna.”
  4. La memoria è il luogo dove vivono le nostre vite parallele, quelle che non abbiamo vissuto davvero.”
  5. Ricordare significa tornare a rivivere ciò che il tempo ha tentato di cancellare.”
  6. Non è il passato che ci tormenta, ma il modo in cui lo ricordiamo.”
  7. Il ricordo non è mai innocente, porta con sé desideri, rimpianti e illusioni.”
  8. La memoria è il luogo in cui il tempo si ferma e si intreccia con l’eternità.”
  9. Solo i ricordi possono rendere sopportabile l’insostenibile leggerezza dell’essere.”
  10. I ricordi sono la nostra identità, anche quando li vorremmo dimenticare.”
  11. Il passato non è ciò che è accaduto, ma ciò che ci ricordiamo di esso.”
  12. Ricordare è un atto di creazione e distruzione simultanea.”
  13. La memoria seleziona e trasforma i ricordi come un pittore che ritocca un quadro.”
  14. Il presente è soltanto un punto che si muove sul filo teso tra passato e futuro, e il ricordo è la nostra ancoraggio.”
  15. I ricordi sono ombre che ci seguono, a volte ci proteggono, a volte ci perseguitano.”
  16. La memoria è una trappola dolce-amara: ci incatena al passato ma ci salva dall’oblio.”
  17. Nella memoria, ogni dettaglio assume un peso e un significato che mai ebbe nella realtà.”
  18. Il ricordo è un mosaico composto da frammenti sparsi e confusi, ma è il nostro unico modo per rimanere vivi.”

Leggi altre frasi celebri di Milan Kundera e le frasi celebri sui ricordi