Friedrich Nietzsche non era solo il filosofo che ha “ucciso Dio” e fatto tremare mezza Europa col suo pensiero radicale. Era anche un tipo solitario, col baffo più celebre della filosofia e una salute cagionevole che non gli impedì di scrivere opere incandescenti. Nato nel 1844, Nietzsche era un pensatore fuori dal coro, allergico al conformismo, ai benpensanti e anche alla folla in generale. Quando scriveva, non lo faceva per diventare popolare: scriveva come si spara un razzo nello spazio, sapendo già che in pochi riusciranno a seguirlo là in alto. E da lassù, ovviamente, si sta soli. Maledettamente soli.

La solitudine secondo Nietzsche: non è una punizione, è una promozione
Per Nietzsche, la solitudine non è tristezza o isolamento, ma un necessario upgrade dell’anima. È la conseguenza naturale dell’evoluzione personale. In pratica: più cresci interiormente, più ti allontani dal rumore, dal gregge, dai pettegolezzi da bar e dai giudizi facili. E più gli altri ti guardano strano.
Ecco la frase chiave, tratta da Al di là del bene e del male:
“Quanto più ci eleviamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non sanno volare. E più soli ci sentiamo.”
Tradotto in stile meno filosofico: se sali su una montagna, da lontano sembri un puntino. Ma sei tu che stai in alto. Gli altri, da sotto, pensano tu sia impazzito o presuntuoso. Invece, semplicemente, respiri un’aria che loro non conoscono. Il problema non sei tu: è l’altitudine.
Così parlò Zarathustra è la Bibbia del solitario
Nel suo libro più famoso, Così parlò Zarathustra, l’eroe protagonista è un saggio che vive sulle montagne e scende tra gli uomini solo per insegnare ciò che ha capito… salvo poi rendersi conto che nessuno lo capisce.
E allora che fa? Torna in montagna. Dove c’è silenzio, vento, e magari una capra con cui parlare, più comprensiva degli uomini.
Zarathustra è l’esempio perfetto: chi cerca la verità, chi pensa in modo libero e profondo, finisce inevitabilmente per sentirsi fuori posto. Ma è proprio lì che si diventa se stessi.
Se ti senti solo, ascolta Nietzsche
Se ti senti solo perché nessuno ti capisce, Nietzsche ti direbbe: “Ottimo! Stai facendo qualcosa di giusto.” E ti regalerebbe forse uno dei suoi aforismi più pungenti. Come questo:
“Chi non può mettere la propria volontà nelle cose, vi mette almeno un senso: ciò significa che l’uomo vi crede.”
In pratica: se non riesci a cambiare il mondo, gli dai almeno un significato. E questo senso lo trovi nella solitudine. Perché è lì che ti spogli da tutte le maschere che indossi in mezzo agli altri.
Nietzsche ti invita a non temere l’isolamento. Anzi, ti ci spinge. Ma non per farti soffrire: per farti nascere di nuovo. Per farti diventare il tuo vero Io. Lontano dal branco, lontano dalle mode, lontano dai like.
Ma allora siamo condannati a essere soli?
No, ma devi scegliere bene con chi stare. Per Nietzsche, meglio soli che con chi ti trascina in basso. Non a caso, parlava del Superuomo, una creatura libera, creativa, consapevole, che sa stare sola senza perdersi.
La solitudine, per lui, è una scuola severa ma geniale. Ti toglie tutto ciò che è superfluo e ti lascia con te stesso. E se impari a stare bene con te stesso, poi puoi tornare nel mondo, magari non per essere capito, ma per lasciare un segno.
Nietzsche non ti consola, ti provoca
Nietzsche non è il filosofo delle coccole, ma delle sveglie mentali. La sua visione della solitudine non è per tutti, ma è un balsamo per chi si sente fuori posto in un mondo rumoroso e superficiale.
Se ti senti solo perché pensi troppo, ami troppo, vedi troppo… sappi che sei in ottima compagnia. Anzi, in una compagnia ristretta, di quelle rare. Come lui.
E ricorda:
“Non si diventa grandi restando in mezzo agli altri. Si diventa grandi nel silenzio.”
Soprattutto se quel silenzio è pieno di idee che fanno tremare il mondo.
18 frasi di Nietzsche sulla solitudine
- “Chi cerca la verità non deve tener conto dei gusti della maggioranza. È un solitario.”
- “La solitudine fa crescere l’originalità, il coraggio, lo spirito, e porta al contatto con la fonte più profonda.”
- “Chi è nato per la solitudine, guardi bene che non si mescoli troppo facilmente agli altri.”
- “Io ho bisogno della solitudine, cioè del ritorno a me stesso, della respirazione libera.”
- “Se vuoi salire in alto, non devi temere la solitudine.”
- “Chi non può vivere nella solitudine non conosce la libertà.”
- “Chi ama camminare solo, sarà a lungo incompreso.”
- “L’individuo ha sempre dovuto lottare per non essere sopraffatto dalla tribù. Se ci provi, sarai spesso solo.”
- “Io sono troppo orgoglioso per credere che l’uomo sia fatto per vivere in branco.”
- “Non si è mai soli abbastanza per gustare tutta la profondità della solitudine.”
- “Zarathustra andava solo per le montagne, senza incontrare nessun essere umano per anni. Era la sua scuola della solitudine.”
- “Ogni spirito elevato tende alla solitudine: è così che egli vede più chiaramente.”
- “Nella solitudine, l’anima mette a nudo la propria essenza.”
- “Diventa chi sei! E per diventarlo, preparati a essere solo.”
- “Quanto più ci eleviamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non sanno volare. E più soli ci sentiamo.”
- “In mezzo agli uomini si impara a tacere. In solitudine, si impara a parlare.”
- “L’uomo superiore è solitario per natura.”
- “La solitudine è un destino e una scelta dei forti.”
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