Oriana Fallaci non era una che le mandava a dire. Giornalista, scrittrice, combattente – in tutti i sensi – aveva quella rara capacità di unire penna, rabbia e verità. Non si piegava davanti a nessuno, fosse un dittatore o un amore finito male. Parlava del mondo come se dovesse metterlo in riga, e di sé stessa come di un campo di battaglia. Dietro la sua scorza di ferro, però, c’era un’anima che rifletteva, e molto, sul destino. Non quello “scritto nelle stelle” che ti leggono le amiche al bar, ma quello che si costruisce a forza di scelte, rinunce e ferite. Per lei il destino non era una gabbia, ma un viaggio in cui – piaccia o no – bisogna imparare a capire quando è il momento di scendere dal treno.
Il destino secondo Oriana Fallaci
Nei suoi libri e nelle interviste, Oriana Fallaci ha spesso affrontato il tema del destino con quella lucidità che spiazza e conquista. In “Lettera a un bambino mai nato”, scrive:
“Il destino è un fiume che nessuna diga arresta mentre fluisce al mare. Non dipende da noi. L’unica cosa che dipende da noi è il modo di affrontarlo.”
Già qui si capisce tutto: il destino non lo controlli, ma puoi decidere come rispondergli. Non c’è spazio per la lamentela, per il “perché proprio a me?”. La Fallaci non credeva nelle scuse: credeva nella responsabilità. Se la vita ti butta giù, ti rialzi. Se ti sbatte contro un muro, capisci che forse è ora di cambiare direzione.
L’arte di fermarsi
“Il destino è l’arte di sapere quando è il momento di fermarsi.”
Questa frase, una delle più citate di Oriana Fallaci, non parla di rassegnazione. Parla di intelligenza emotiva. Fermarsi non vuol dire arrendersi, ma riconoscere che ogni battaglia ha un senso solo fino a quando ci serve per crescere.
Saper fermarsi è l’arte più difficile: richiede coraggio e lucidità. Quella che ti fa dire: “Ok, ho dato abbastanza. Adesso mi scelgo la pace.”
Oriana Fallaci, che di guerre ne aveva viste – vere e metaforiche – sapeva che la vita è piena di momenti in cui continuare a combattere significa solo farsi male.
Fermarsi, invece, è un atto di libertà. È riconoscere che qualcosa o qualcuno che credevamo “per sempre” non lo è più. Che possiamo lasciare andare, non perché non ci importa, ma perché ci importa finalmente di noi stessi.
Lasciare andare: una lezione di libertà
Nelle parole di Oriana Fallaci c’è sempre un filo di provocazione, ma anche una grande tenerezza nascosta tra le righe. Quando dice che il destino è “sapere quando fermarsi”, ci invita a smettere di insistere dove la vita ci ha già detto “no”.
Quante volte restiamo aggrappati a un amore, a un lavoro, a un sogno logoro, solo perché abbiamo paura di mollare? Eppure, a volte, il vero coraggio è proprio quello: scegliere di andarsene, chiudere la porta e non voltarsi indietro. Come avrebbe detto la Fallaci, “non per mancanza di amore, ma per rispetto verso la verità.”
Il destino, in fondo, siamo noi
Oriana Fallaci ci ha lasciato un’eredità di parole taglienti e autentiche. Non voleva insegnare come “piacere alla vita”, ma come affrontarla a testa alta. Per lei, il destino non è un copione già scritto: è una prova di carattere, un continuo scegliere e lasciar andare. E forse è proprio questo il messaggio più moderno e liberatorio che ci regala: il destino non si subisce. Si riconosce, si sfida e, quando serve, si saluta con un sorriso.
10 frasi di Oriana Fallaci sul destino
- “Il destino è un fiume che nessuna diga arresta mentre fluisce al mare. Non dipende da noi. L’unica cosa che dipende da noi è il modo di affrontarlo.”
- “L’amara scoperta che Dio non esiste ha ucciso la parola destino. Ma negare il destino è arroganza, affermare che noi siamo gli unici artefici della nostra esistenza è follia.”
- “Nessuno di noi è preparato. Né lo saremo mai. Ma questo è ugualmente il nostro destino: cambiare.”
- “Il nostro destino è cambiare con lentezza come le stagioni.”
- “La vita non è uno spettacolo muto o in bianco e nero. È un arcobaleno inesauribile di colori, un concerto interminabile di rumori, un caos fantasmagorico di voci e di volti, di creature le cui azioni si intrecciano o si sovrappongono per tessere la catena di eventi che determinano il nostro personale destino.”
- “Perché quasi niente quanto la guerra, e niente quanto una guerra ingiusta, frantuma la dignità dell’uomo.”
- “Il destino è l’arte di sapere quando è il momento di fermarsi.”
- “La vita è un destino che non si può sfuggire.”
- “Il destino è una parola che non esiste. Esiste solo la realtà.”
- “Il destino è una forza che ci guida, ma siamo noi a scegliere come rispondere.”
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