Frasi di Oscar Wilde sui bambini, utili per capire perché i tuoi figli si annoiano così tanto a studiare e cosa fare

Oscar Wilde non era un pedagogista, non era un maestro, non era uno psicologo dell’infanzia. Eppure, con il suo stile ironico, sapeva dire sui bambini cose che molti esperti non riuscirebbero a spiegare neppure dopo tre conferenze e una slide con diagrammi colorati. Lui, grande esteta, credeva che l’infanzia fosse un territorio sacro: un luogo fatto di immaginazione, stupore, creatività e libertà. E soprattutto, credeva che il compito degli adulti fosse quello di non rovinare tutto.

Frasi di Oscar Wilde sui bambini
Foto di Robert Collins su-Unsplash

L’uomo dietro la maschera: chi era davvero Oscar Wilde

Oscar Wilde era un personaggio gigantesco, un maestro della battuta perfetta, dell’eccesso elegante e del paradosso raffinato. Ma dietro la sua posa da dandy, c’era un uomo che osservava la società con una lucidità feroce. E i bambini, in quel mondo vittoriano rigido e impolverato, erano per lui una sorta di antidoto alla noia adulta.

Vedeva l’infanzia come un’epoca di purezza intelligente, non ingenua. I bambini, per Oscar Wilde, possiedono una sincerità che gli adulti hanno perso. Non a caso scriveva:

I bambini hanno una naturale antipatia per i libri: il lavoro manuale dovrebbe essere la base dell’educazione.”

Una frase che suona come un colpo ben assestato al sistema scolastico dell’epoca e, diciamolo, anche a quello di oggi.

I bambini secondo Oscar Wilde: creature di bellezza, non di nozioni

C’è una frase che racchiude perfettamente il pensiero di Wilde sui più piccoli, ed è questa:

Date ai bambini la bellezza, non il resoconto di sanguinose carneficine e risse barbare, come lo chiamano storia, né la latitudine e la longitudine di luoghi che nessuno ha voglia di visitare, come lo chiamano geografia.”

È una stilettata elegante, ma pur sempre una stilettata. Oscar Wilde non ce l’aveva con la storia o la geografia in sé, ma con il modo in cui venivano insegnate: un elenco noioso, pesante, pieno di fatti morti, distante anni luce dalla vita reale. Per lui, l’educazione doveva essere soprattutto esperienza, fantasia, stimolo estetico. Doveva far nascere una scintilla, non spegnerla.

E aveva ragione: un bambino che cresce immerso nella bellezza – nelle storie che emozionano, nei colori, nelle immagini, nelle mani che costruiscono – sviluppa un rapporto più sano con il sapere. Un bambino che cresce solo tra pagine grigie, invece, impara molto presto l’arte dello sbadiglio strategico.

Perché questa frase è un manuale di sopravvivenza per genitori e insegnanti

Oggi più che mai, la frase di Oscar Wilde ci serve come bussola. I nostri bambini non si annoiano perché sono “pigri” o “distratti”. Si annoiano perché troppo spesso chiediamo loro di imparare ciò che per primi noi troviamo noioso. Li bombardiamo di informazioni che non sanno dove mettere, senza dar loro un filo, un’emozione, un’immagine a cui attaccarsi.

Se parliamo della Rivoluzione Francese come di un elenco di battaglie, è naturale che un bambino cada addormentato. Ma se raccontiamo la storia come un enorme romanzo pieno di passioni, rivoluzioni, paure e sogni, forse si siederà perfino più vicino. Oscar Wilde, con quel suo colpo di genio, ci stava dicendo proprio questo: i bambini non hanno bisogno solo di sapere. Hanno bisogno di capire, sentire, immaginare.

Per aiutarli, dobbiamo restituire allo studio il suo lato umano: mostrare la curiosità invece dell’obbligo, il perché invece del “ripeti a memoria”. Dobbiamo offrire loro la bellezza come porta d’ingresso al mondo, sapendo che la conoscenza arriva sempre dopo, e arriva meglio.

La lezione più semplice (e più difficile) di Oscar Wilde

Oscar Wilde è ricordato come un maestro dell’arguzia, un provocatore, un esteta. Ma, paradossalmente, è stato anche uno dei pensatori più profondi sull’infanzia, proprio perché non ha mai trattato i bambini come piccoli adulti da riempire di nozioni, ma come persone intere, già ricche del loro mondo.

La sua frase sulla bellezza non è un vezzo letterario: è un promemoria. Ci ricorda che crescere un bambino non significa guidarlo tra dati e definizioni, ma mostrarli con occhi che brillano. Perché è nella bellezza, e non nell’obbligo, che si nasconde la vera voglia di imparare.

Se Oscar Wilde fosse qui oggi, probabilmente riderebbe dei nostri libri tutti uguali e dei compiti senza anima. E ci direbbe, con la sua solita grazia pungente, che educare un bambino è un atto d’arte, non un elenco puntato.

Frasi di Oscar Wilde sui bambini

  1. I bambini iniziano amando i loro genitori; crescendo li giudicano; a volte li perdonano.”
  2. Il modo migliore per rendere buoni i bambini è renderli felici.”
  3. Pochi genitori oggi danno attenzione a ciò che i loro figli dicono loro. Il vecchio rispetto per i giovani sta scomparendo rapidamente.”
  4. Date ai bambini la bellezza, non il resoconto di sanguinose carneficine e risse barbare, come lo chiamano storia, né la latitudine e la longitudine di luoghi che nessuno ha voglia di visitare, come lo chiamano geografia.”
  5. I bambini hanno una naturale antipatia per i libri: il lavoro manuale dovrebbe essere la base dell’educazione. A ragazzi e ragazze si dovrebbe insegnare a usare le mani, e sarebbero meno inclini a distruggere o a combinare guai.”
  6. Quando una fanciulla d’oro saprà strappare una preghiera dalle labbra del peccato… e un piccolo bambino offrirà le sue lacrime, allora tutta la casa sarà in silenzio…
  7. L’Uomo Ideale dovrebbe trattarci come se fossimo bambini, dovrebbe incoraggiarci ad avere dei capricci e proibirci di avere delle missioni.”

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