Hai presente quella sensazione costante di non fare mai abbastanza come madre? Di sbagliare anche quando cerchi di dare il meglio? Bene, Osvaldo Poli – psicologo, psicoterapeuta e scrittore – la conosce bene. E da anni la combatte a colpi di libri, conferenze e interviste. Con il suo tono diretto, ironico e un pizzico provocatorio, Poli mette in luce una verità che fa male ma libera: in Italia, la colpa è quasi sempre della madre. Qualunque cosa succeda, che il bambino abbia preso un brutto voto o che semplicemente respiri in modo sbagliato, c’è sempre qualcuno pronto a dire: “E dov’era la madre?”.

Osvaldo Poli: lo psicologo che difende le madri (da tutti, persino da loro stesse)
Osvaldo Poli non è uno psicologo qualsiasi: è un osservatore acuto delle relazioni familiari, uno che non ha paura di dire quello che molti pensano ma pochi osano pronunciare. Nei suoi libri, come Mamme che amano troppo i figli o Il complesso di Telemaco non esiste, affronta con realismo e una buona dose di ironia il modo in cui la società carica le madri di responsabilità impossibili.
Secondo Osvaldo Poli, il problema non è che le mamme sbagliano – perché, certo, lo fanno come tutti – ma che vengono sistematicamente colpevolizzate per qualsiasi cosa accada ai figli.
“Se un figlio ha 4 in inglese e la madre è laureata in lingue, la colpa è della madre che non lo segue. Se un figlio ha 4 in matematica, la colpa è della madre che non lo aiuta a studiare.”
Il padre? È un simpatico comprimario: se va ai colloqui scolastici, anche con il figlio bocciato, l’insegnante sorride e dice che “si riprenderà col tempo”. Se invece ci va la madre, è lei ad essere messa sul banco degli imputati.
Lo sport nazionale è far sentire in colpa le nostre donne
“Lo sport nazionale è far sentire in colpa le nostre donne e le mamme in particolare: dobbiamo piantarla!”
Questa frase, che Osvaldo Poli ha pronunciato in più occasioni, è diventata un piccolo manifesto di libertà. Perché sì, la colpevolizzazione delle madri è davvero uno sport nazionale, praticato con costanza e dedizione da insegnanti, parenti, media e – peggio ancora – dalle madri stesse.
Poli ci mette davanti allo specchio e ci invita a cambiare prospettiva: smettere di colpevolizzarci e cominciare ad accettare che l’errore fa parte dell’amore. Nessuna madre può essere perfetta, e pretendere di esserlo significa solo vivere in un eterno senso di inadeguatezza. Dietro la sua ironia, Poli nasconde un messaggio profondo: una madre serena educa meglio di una madre perfetta.
Le “colpe delle madri”: una trappola culturale da cui uscire
Le “colpe delle madri” di cui parla Poli non sono errori reali, ma un insieme di giudizi sociali, aspettative irraggiungibili e sensi di colpa ereditati da generazioni. È la nonna che ti dice che dovresti coprire di più il bambino, la maestra che ti guarda storto perché hai dimenticato la merenda, l’amica che insinua che forse sei “troppo permissiva”.
Il risultato? Una generazione di madri stanche, sempre pronte a giustificarsi, sempre con la sensazione di essere “sotto esame”. Osvaldo Poli ribalta tutto questo con un sorriso e una sana dose di realismo: basta sentirsi in colpa, cominciamo a sentirci umane.
Dalle colpe alla consapevolezza: il vero consiglio di Osvaldo Poli alle madri
Dietro la sua ironia, Osvaldo Poli ha un obiettivo serio: aiutare le madri (e i padri) a diventare più consapevoli e meno vittime dei giudizi esterni. La chiave, secondo lui, è accettare i propri limiti, ridere dei propri errori e ricordarsi che un figlio cresce anche grazie alle imperfezioni dei genitori.
Essere madri non è un esame da superare, ma un viaggio pieno di inciampi, amore, tentativi e, sì, anche di errori. E va bene così. Osvaldo Poli invita a smettere di misurarsi con l’idea di “madre ideale” e a tornare a essere semplicemente mamme reali, con tutto il disordine e la bellezza che questo comporta.
Imparare a dire “non è (sempre) colpa mia”
La prossima volta che qualcuno ti farà notare che tuo figlio non ha preso dieci in matematica o che non indossa la maglia giusta per la stagione, pensa alle parole di Osvaldo Poli: “Lo sport nazionale è far sentire in colpa le nostre donne e le mamme in particolare: dobbiamo piantarla!” E magari rispondi con un sorriso ironico, perché non c’è colpa nell’amare, ma solo coraggio.
Liberarsi dal senso di colpa non significa smettere di preoccuparsi dei figli, ma smettere di vivere come se l’amore avesse bisogno di un voto. In fondo, come direbbe Poli, una madre che sa ridere dei propri errori è già mezza santa.
Frasi di Osvaldo Poli sulle colpe delle madri
- “Se un figlio ha 4 in inglese e la madre è laureata in lingue, la colpa è della madre che non lo segue.
- “Se un figlio ha 4 in matematica, la colpa è della madre che non lo aiuta a studiare.”
- “Se una madre va al colloquio dei figli e vanno male, la colpa è sua che non li segue. Se ci va il padre, gli dicono che non studia molto, ma si riprenderà con tempo.”
- “Chissà perché tutti si divertono ad attaccare le mamme, a farle capire che se c’è qualcosa che non va nel tatone, è colpa loro.”
- “Lo sport nazionale è far sentire in colpa le nostre donne e le mamme in particolare: dobbiamo piantarla!”
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