13 frasi di Paolo Crepet sul cambiamento, capirai che per essere felice devi cambiare qualcosa nella tua vita: ecco come

Paolo Crepet non è uno di quelli che ti accarezza i pensieri. No, lui li scuote, li strizza, li mette sotto una lampada come nei film polizieschi e ti chiede: “Ma tu, da quanto tempo non cambi?”. Psichiatra, sociologo, scrittore e provocatore seriale di coscienze pigre, Crepet ha una missione chiara: stanare chi si è addormentato nel proprio tran tran. E nel farlo, non usa guanti di velluto, ma parole affilate e sincere. Uno dei suoi cavalli di battaglia? Il cambiamento. Quel mostro sacro che tutti temono, ma senza il quale – dice lui – non si trova neanche l’ombra della felicità.

frasi di Paolo Crepet sul cambiamento

Paolo Crepet: lo psichiatra che non ti dà ragione

Paolo Crepet è uno di quei personaggi che non puoi ignorare. Ha l’aspetto di un professore (barba curata, sguardo severo), ma la lingua tagliente di chi ha scelto di non piacere a tutti i costi. Nei suoi libri, nei suoi incontri pubblici e nelle apparizioni in TV, dice ciò che molti non vogliono sentire: che siamo diventati pigri, prevedibili, amanti delle certezze come un bambino del suo peluche. E che così facendo, uccidiamo ogni possibilità di vera felicità.

Il cambiamento? È scomodo, ma è vita

Per Crepet il cambiamento non è una minaccia, è l’unica via. Lo ha detto e scritto in più occasioni, ma uno dei luoghi dove lo ha scolpito con più forza è nel suo libro Il coraggio. Vivere, amare, educare. Lì, tra una tirata d’orecchie ai genitori troppo protettivi e una critica alla società del “tutto subito”, c’è un’idea chiara: non si cambia perché fa comodo restare fermi. Ma è solo chi osa cambiare rotta, anche a costo di perdersi per un po’, che può ritrovare se stesso.

Crepet non ha mai fatto mistero del fatto che lui stesso ha dovuto imparare a cambiare. Non per sport, ma per necessità. “Mi sono stufato tante volte,” ha detto in un’intervista, “e ogni volta che ho avuto il coraggio di dire ‘basta’, è iniziata una nuova parte della mia vita.” Altro che coerenza a tutti i costi: meglio una bella incoerenza vissuta con passione che una coerenza morta di noia.

La felicità non è conservare: è modificare

E qui arriviamo al punto centrale: per Crepet la felicità non è conservare. Non è tenere tutto com’è perché “si è sempre fatto così”. È avere il coraggio di modificare il corso degli eventi. Anche quando tutto (e tutti) ti dicono di non farlo.

Nelle sue conferenze si rivolge ai giovani, ma anche agli adulti ingrigiti dalla routine, e dice chiaro e tondo:

“Smettetela di voler controllare tutto. Smettete di cercare la felicità nei manuali d’istruzioni. Siate creativi, folli, vivi.”

Perché, diciamolo, a forza di voler mettere la vita sottovuoto, finiamo per perderne il sapore.

Cambiare è un atto rivoluzionario

Crepet è anche un grande osservatore dell’Italia e degli italiani. E qui si fa pungente:

Viviamo in un paese che ha paura di cambiare. Che preferisce restaurare anziché ricostruire. Che educa i giovani alla prudenza e non al sogno.”

Una critica tagliente, sì, ma anche una chiamata all’azione: smettiamola di incensare il passato e iniziamo a scrivere il futuro con penna nuova.

Meglio cambiare che conservare la muffa

Se dovessimo riassumere Crepet in una frase, potremmo dire: “Meglio buttare via il vecchio copione che recitare per sempre una parte che non ci piace più.” Il cambiamento, per lui, è il sale della vita. Anzi, è la vita stessa. E la felicità? Non è in fondo a un armadio ben organizzato, ma in una valigia pronta a partire per l’ignoto.

In un mondo che ci spinge a essere sempre più prevedibili, Crepet ci invita a sorprenderci di nuovo. A non avere paura di cambiare. A mandare al diavolo la comfort zone, e magari, a incontrare proprio lì – in mezzo al caos – una felicità che non ci aspettavamo più.

E tu, da quanto tempo non cambi?

13 frasi di Paolo Crepet sul cambiamento

  1. “Bloccarsi per paura dei cambiamenti è trascorrere la vita in cantina.”
  2. “Il mestiere mi ha insegnato che la cosa più difficile e improbabile è proprio cambiare. Eppure la ricerca della felicità non risiede nel conservare, ma nel coraggio di modificare il corso degli eventi.”
  3. “Non aver paura di cambiare, è l’unica costante nella vita.”
  4. “I cambiamenti sono necessari perché sono spinte. Includono dei sacrifici, dei rischi… il ‘copia & incolla’ è a basso rischio, ma è anche a bassissimo tasso di erotismo.”
  5. “Ciò che sembra la fine, può essere un nuovo inizio. Dopo una caduta c’è sempre una risalita.”
  6. “Tutte le ripartenze iniziano dall’autostima. Serve il coraggio di reinventarsi”
  7. “Non bisogna pensare che tutto ti rema contro, la prima cosa da dire è che non c’è niente ‘per sempre’, tutto cambia.”
  8. “Questo tipo di coraggio è come quel goccetto d’olio che mettiamo sopra il meccanismo, anche quando è arrugginito.”
  9. “Se mi cacciano via dall’azienda, posso aprire un ristorante… reinventarsi.”
  10. “Dopo un lutto, la persona che non c’è più, segue a vivere con te.”
  11. “Senza cultura non c’è libertà. In un mondo in continua evoluzione, cambiamento… essere consapevoli è la chiave.”
  12. “A volte si è portati a pensare che per innovare occorra immaginare solo qualcosa che ancora non c’è. Credo invece che si possa ambire a farlo recuperando qualcosa che fa parte di un mondo che abbiamo già sperimentato.”
  13. “Finché siamo vivi dovremmo pensare di poter progredire interiormente. I tentativi e gli errori (…) sono il pane quotidiano necessario ad ogni età.”

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