Psichiatra, sociologo, scrittore, opinionista, conferenziere instancabile. Ma anche padre, marito, chiacchierone seriale e – cosa che non nasconde – pensatore fuori dal coro. Paolo Crepet è uno di quelli che, se lo inviti a cena, ti smonta le certezze meglio del digestivo. Nato a Torino nel 1951, ha girato mezza Italia (e non solo) per raccontare la mente umana con la passione di un artigiano e l’ironia di un barista di fiducia. In TV ci va, ma non si vende. Nei libri scrive, ma non predica. Crepet è uno di quelli che ti guarda fisso e ti dice cose che ti fanno un po’ male, ma che ti fanno bene davvero.
Che noia ‘sta noia! O forse no?
Per Paolo Crepet la noia non è quella roba triste che ci fa scrollare Instagram per ore mentre ci chiediamo se esistono ancora i pomeriggi d’estate. No. Per lui, la noia è una miccia, un avviso, una possibilità. Ha scritto e parlato spesso di questo tema, soprattutto nei suoi interventi pubblici e nei suoi libri, come Libertà e La fragilità del bene, dove racconta quanto siamo diventati allergici all’attesa, al vuoto, al silenzio.
“La noia, se ascoltata, è una profonda alleata della creatività. È lo spazio dove possono nascere idee, desideri, persino rivoluzioni interiori”
Una vita troppo piena è una vita vuota
Secondo Crepet, il vero problema della nostra epoca non è la noia. È il tentativo disperato di evitarla. Le nostre vite sono una lista infinita di impegni, appuntamenti, scadenze, ma poi ci sentiamo sempre con un senso di vuoto addosso. Perché?
Perché non ci fermiamo mai. Non ci lasciamo il tempo di ascoltarci, di respirare, di sbadigliare davanti al muro e chiederci: “Che voglio davvero?”. Per lui, la noia è proprio quella pausa di cui abbiamo bisogno per riscoprirci, per far emergere la nostra parte più viva, più autentica.
La noia è come l’orto: se la curi, ti nutre
Crepet non teorizza da lontano: la noia l’ha vissuta, la vive e la coltiva. Non a caso, nei suoi racconti personali, parla spesso del bisogno di disconnettersi, di camminare da solo, di lasciare spazi bianchi nella giornata.
Per lui, annoiarsi è come stare in un campo incolto: all’inizio sembra inutile, ma poi – se ci pianti qualcosa – può crescere un capolavoro. L’idea è semplice ma potente: se non ti annoi mai, non ti viene mai voglia di cambiare. Se non ti manca niente, non desideri nulla. E senza desiderio, dice Crepet, siamo fermi. Come i sassi.
L’elogio dell’inquietudine
In un mondo che ti dice “stai sereno”, Crepet risponde “meglio di no”. Meglio essere inquieti, dubbiosi, annoiati, ma vivi. È un’idea scomoda, certo, soprattutto se ti piace tenere la mente occupata per non sentire certi silenzi dentro. Ma è un’idea vera.
Per Crepet, la noia è un’occasione di rinascita proprio perché ci obbliga a fare i conti con noi stessi. È lo squillo fastidioso che ti dice: “Ehi, qui c’è qualcosa da cambiare”. E quando lo ascolti, magari scopri che puoi essere molto di più di quello che pensavi.
Morale della favola
La prossima volta che ti trovi a sbuffare sul divano con la faccia da “non so che fare”, pensa a Paolo Crepet. E ringrazia quella sensazione. Non correre subito a cercare un video, un messaggio, un altro gelato.
Fermati. Guardati. Senti quella noia. Perché forse da lì inizia qualcosa di grande.
E poi diciamolo: se lo dice uno come Crepet, che ha passato la vita a capire gli altri, un motivo ci sarà. Magari ha ragione lui. Magari è proprio la noia che ci può salvare. Anche dalla noia di noi stessi.
16 frasi di Paolo Crepet sulla noia
- “La noia ci annuncia che la quotidianità è diventata scontata, che occorrerebbe un cambiamento, una bocca d’aria fresca. Insomma, la noia ci annuncia il suo opposto.”
- “La noia è utile, ti insegna a pensare.”
- “L’assenza di frustrazione non genera felicità, ma noia. E la noia, nei più fragili, diventa aggressività.”
- “Proprio come la noia, la malinconia è un sentimento umano fondamentale, compagna di strada nell’essere in solitudine.”
- “La noia aiuta a non annoiarsi. Se non ci fosse la noia, uno non se la prenderebbe con la noia.”
- “La noia si determina quando si ripetono gesti, parole, atti che hanno solo una fruibilità immediata.”
- “Il vero valore rivoluzionario della noia è di chi se ne accorge e ne ha coscienza.”
- “La noia è il motore che spinge a cercare nuove esperienze, a rompere la routine.”
- “La noia nasce dalla ripetitività delle azioni, dalla mancanza di stimoli.”
- “Annoiarsi fa bene, è un momento di riflessione e crescita.”
- “La noia è una compagna fedele della malinconia, entrambe ci aiutano a comprendere noi stessi.”
- “La noia ci costringe a fermarci, a pensare, a cercare nuove strade.”
- “La noia è il prezzo da pagare per la mancanza di creatività.”
- “Solo chi si annoia può desiderare qualcosa di diverso, di migliore.”
- “La noia è un segnale, ci indica che è il momento di cambiare.”
- “Accogliere la noia significa accettare la sfida di reinventarsi.”
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