Frasi di Paolo Crepet sulla normalità, troverai il coraggio di essere quello sei senza doverti più nascondere o mentire

Paolo Crepet non è uno che te le manda a dire. Psichiatra, scrittore, opinionista e spesso provocatore, ha costruito la sua carriera non solo studiando la mente umana, ma anche smontando quelle gabbie invisibili che chiamiamo “normalità”. Un termine che, a sentirlo parlare, sembra più una prigione di convenzioni che una vera conquista di equilibrio. Crepet, con il suo stile diretto e un po’ irriverente, ci ricorda che dietro la facciata della “vita normale” spesso si nasconde solo paura: paura di sembrare strani, diversi, fuori posto. Ma la verità, dice lui, è che da vicino nessuno lo è davvero, normale.

Frasi di Paolo Crepet sulla normalità

A pensare di essere normali si fa meno fatica

Pensiamo tutti di essere normali perché a pensare di essere normali si fa meno fatica.”

Questa frase è un piccolo manuale di sopravvivenza psicologica. Paolo Crepet ci avverte che dichiararsi “normali” è comodo: non richiede coraggio, non costringe a fare i conti con le nostre stranezze, non ci espone a giudizi. È come camminare con le scarpe strette: fastidioso, ma almeno “uguale agli altri”.

Eppure – ed è qui il suo punto – questa illusione di normalità ci ruba la possibilità di essere autentici. Fingere di rientrare negli standard è meno faticoso, ma ci priva del gusto di vivere davvero. Accettare di non essere “normali” significa invece fare i conti con la complessità, con le passioni che non hanno senso, con i desideri che non rispecchiano le brochure della vita perfetta.

Nessuno è normale (e meno male)

Paolo Crepet lo dice senza giri di parole: “Visto da vicino, nessuno è normale.” E in effetti, chi di noi, sotto la superficie, non ha manie, paure, fissazioni e piccole stranezze? Forse è proprio questa la bellezza: siamo tutti diversi, unici, a volte contraddittori. La normalità assoluta, se ci fosse, sarebbe piatta come una minestra sciapa.
Non a caso Crepet provoca:

Quello che è tutto semplice, a portata di mano, alla fine vi farà sbadigliare.”

In altre parole, l’omologazione annoia, mentre le sfide, le passioni e persino i difetti ci rendono vivi.

La passione come antidoto alla normalità

“Essere noi stessi non è normale” dice Crepet, e aggiunge che spesso questo porta a innamorarci di persone “strane”, con gusti o caratteri difficili da accettare. Ma è proprio qui che scatta la scintilla della passione.

La normalità non fa battere il cuore, non fa tremare le mani. La stranezza, invece, sì. È quella che ci costringe a uscire dagli schemi, a faticare, a sporcarci le mani con la vita vera. Crepet lo sottolinea con un’altra frase tagliente:

“Una cosa che vi farà fare molta fatica, perché non è normale, vi darà molto gusto.”

Il coraggio di smettere di nascondersi

Alla fine, il messaggio di Paolo Crepet è tanto semplice quanto spiazzante: smettiamola di recitare la parte dei “normali”. È una fatica inutile, una menzogna quotidiana che ci fa apparire come non siamo. Abbracciare le nostre stranezze, accettare che non esiste un manuale per la vita perfetta, ci rende più veri e -paradossalmente – più liberi.

Essere normali è comodo, ma non è vita. Essere se stessi, invece, è un atto di coraggio. E, come direbbe Crepet, se questo comporta fatica, meglio ancora: vorrà dire che ne vale la pena.

Frasi di Paolo Crepet sulla normalità

  1. Visto da vicino, nessuno è normale.”
  2. Pensiamo tutti di essere normali perché a pensare di essere normali si fa meno fatica.”
  3. A essere noi stessi non siamo normali, e quindi magari ti piace una persona strana e fai fatica ad accettarlo, certo! Si chiama passione.
  4. Una cosa che vi farà fare molta fatica, perché non è “normale”, vi darà molto gusto.”
  5. Quello che è tutto semplice, a portata di mano, alla fine vi farà sbadigliare.”

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