Frasi di Roberta Bruzzone sui giovani, insegnerai ai tuoi figli il modo di stare al mondo senza sentirti inadeguato

Roberta Bruzzone è una di quelle donne che, quando apre bocca, o la ami o ti senti colpito in piena faccia. Ma mai, e dico mai, ti lascia indifferente. Criminologa, psicologa forense, volto noto in TV, scrittrice e, diciamolo, icona pop del “te lo dico senza filtri”. E se c’è un argomento su cui non transige, sono i giovani d’oggi e soprattutto i genitori che dovrebbero educarli.

Con la sua celebre frase:

A stare al mondo te lo devono insegnare in famiglia, non a scuola. La situazione è critica, genitori inadeguati, ragazzi allo sbando

Roberta Bruzzone ci mette davanti allo specchio. E lo fa senza sconti. Ma anche senza cattiveria. Perché sotto la scorza da “tosta”, c’è una voce che chiede a gran voce una cosa sola: riprendiamoci il nostro ruolo educativo.

Frasi di Roberta Bruzzone sui giovani

Roberta Bruzzone: tra crimini, casi mediatici e verità scomode

Non è facile incasellare Roberta Bruzzone. Ha una laurea in psicologia, un passato tra tribunali e perizie, e un presente tra libri, TV e battaglie sociali. È diventata un volto familiare nelle case italiane grazie alle sue analisi puntuali nei casi di cronaca nera, ma la sua voce si alza anche su temi più profondi, come la violenza domestica, il femminicidio e, da un po’, anche sull’educazione dei ragazzi.

Il suo stile? Diretto, affilato come un bisturi. Ma proprio per questo arriva dove tanti esperti in giacca e cravatta non riescono: alla pancia della gente. E quando parla di giovani, lo fa con una franchezza che non tutti digeriscono… ma che tutti, sotto sotto, riconoscono come necessaria.

“Giovani allo sbando”: che vuol dire davvero?

Per Roberta Bruzzone, i giovani di oggi non sono il male assoluto. Non sono “viziati e basta”, come ama dire il bar del lunedì mattina. Sono lasciati soli. Bombardati da stimoli, cresciuti a suon di smartphone e TikTok, spesso non hanno punti di riferimento chiari.

Il problema, secondo lei, sta nella mancanza di confini, di regole, di guida. Non si tratta di fare i genitori perfetti, ma di fare i genitori, punto. Mettere limiti, insegnare la frustrazione, dire di no senza sentirsi in colpa. Tutte cose che oggi, per paura di “traumatizzare” i figli, rischiamo di non fare più.

Famiglia batte scuola: educare è un lavoro casalingo

Quando Roberta Bruzzone dice che “a stare al mondo te lo devono insegnare in famiglia, non a scuola”, non sta accusando gli insegnanti. Sta solo ricordando una verità semplice: l’educazione non si delega.

La scuola può insegnare la matematica, l’inglese, l’educazione civica, ma insegnare a vivere, cioè come affrontare un no, una delusione, un’ingiustizia, si fa a casa. È lì che i figli apprendono, anche quando non ce ne accorgiamo.

E no, non serve essere psicologi. Serve essere presenti, coerenti, onesti. Anche con le proprie fragilità.

Genitori inadeguati? No, genitori spaesati (e un po’ stanchi)

La parola “inadeguati” può far male. Ma come spesso succede con le parole di Roberta Bruzzone, non è un insulto, è una sveglia. Non sta dicendo che siamo falliti come genitori. Sta dicendo che viviamo in un’epoca che ci ha disarmati.

Ci hanno convinto che un genitore deve essere amico, coach, psicologo e confidente, tutto in uno. Ma in realtà un figlio ha bisogno soprattutto di un adulto che sappia essere adulto. Che dica no quando serve. Che ascolti senza giudicare, ma che non smetta mai di indicare la rotta.

Il consiglio dietro lo schiaffo (verbale)

Dietro quella frase così netta, c’è un messaggio utile: ritorniamo a educare con coraggio. Non con la paura di sbagliare, non con la mania del controllo, ma con quella forma di amore che sa essere anche scomoda. Che non accontenta, ma accompagna.

Roberta Bruzzone ci ricorda che educare significa frustrare un po’, ma anche sostenere, guidare, correggere. In poche parole: aiutare i nostri figli a stare al mondo, senza fargli credere che il mondo sia una spa dove tutto è dovuto.

Impariamo a dire “basta” con amore

Roberta Bruzzone non le manda a dire. Ma se riesci a superare l’impatto iniziale del suo tono schietto, scopri che dietro c’è un messaggio profondo, necessario, salvifico. Non per colpevolizzarci, ma per restituirci potere.

Perché sì, il mondo è difficile. Ma i ragazzi hanno bisogno di noi. Di adulti veri. Di genitori che sbagliano, si rialzano, ma non mollano mai.

Frasi di Roberta Bruzzone sui giovani

  1. La situazione è molto critica. I ragazzi sono allo sbando.”
  2. A stare al mondo te lo devono insegnare in famiglia, non a scuola. La situazione è critica, genitori inadeguati, ragazzi allo sbando.”
  3. Sono i genitori che non sono preparati, soprattutto nella gestione dell’evoluzione psicologica dei loro figli.”
  4. La mancanza di competenze genitoriali si traduce in adolescenti disorientati, privi di punti di riferimento solidi.”
  5. Scegliete che messaggi volete dare: valete molto di più. Capite il vostro valore.”
  6. Mettere dei limiti non è una crudeltà, è un atto d’amore.”
  7. Se eviti ai tuoi figli ogni difficoltà, poi crescono convinti che il mondo gli debba tutto.”
  8. Non potete essere amici dei vostri figli. L’amicizia è un rapporto simmetrico. I vostri figli un rapporto simmetrico non ce l’avranno mai.”

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