Frasi di Schopenhauer sulla solitudine, riuscirai a spiegare che ami stare da solo perché sei geniale: non sei asociale

Arthur Schopenhauer non era uno di quelli che ti invita a cena. Né a pranzo. Né al compleanno. Lui, alla gente, preferiva i libri, i cani (uno in particolare) e i suoi pensieri, spesso pungenti come spine di rosa. Ma dietro l’immagine del filosofo burbero e solitario si nasconde una visione lucida della vita e delle relazioni umane. Per lui la solitudine non era un problema, ma una soluzione. Anzi, un privilegio riservato a chi ha più cervello che voglia di chiacchiere inutili.

Frasi di Schopenhauer sulla solitudine
Foto di Kristina Tripkovic su Unsplash

Chi era Schopenhauer: l’uomo, il personaggio, il filosofo tagliente

Arthur Schopenhauer nasce nel 1788 e muore nel 1860. Il che vuol dire che ha vissuto in un’epoca in cui Facebook non c’era, ma la gente riusciva comunque a essere insopportabile. Lui, dal canto suo, si distingueva: elegante nei modi, ironico, cinico quanto basta, ma profondamente coerente. Sosteneva che la vita fosse dolore, la felicità un’illusione, e l’amore una trappola della natura per farci riprodurre. Insomma, uno che se ti invita a cena, ti fa passare l’appetito.

Amava il suo cane Atma (nome sanscrito che significa “anima”) più delle persone, e questo già dice molto. Non aveva molti amici, ma aveva molti lettori. E anche se fu ignorato per buona parte della vita, a un certo punto il mondo cominciò ad ascoltarlo. Forse perché, in fondo, diceva a voce alta quello che tanti pensavano sottovoce.

La solitudine, secondo Schopenhauer

Per Schopenhauer, la solitudine non era un male da evitare, ma uno stato naturale dell’anima intelligente. Nei suoi Aforismi sulla saggezza della vita, il filosofo tedesco scrive chiaramente che l’uomo intelligente preferisce la propria compagnia a quella degli altri. Non perché sia arrogante, ma perché – diciamolo – certe conversazioni ti fanno rimpiangere il silenzio.

La solitudine è il destino di tutte le anime eccezionali.”

La solitudine, quindi, è come un abito su misura per chi ha una mente profonda: protegge dalle banalità, dalle chiacchiere da salotto e dalla fatica di fingere interesse per argomenti che ti annoiano a morte. Per Schopenhauer, stare da soli non è una punizione, è un lusso. È il tempo in cui puoi pensare, leggere, creare, osservare il mondo senza doverlo spiegare a nessuno.

“Chi pensa molto sta meglio da solo”

Una delle frasi più famose di Schopenhauer recita:

L’uomo intelligente cerca la solitudine; lo spirito mediocre è costantemente affamato di compagnia.”

Tradotto: se hai la testa piena di idee, meglio evitare chi la riempie di rumore. Non è snobismo, è igiene mentale. Stare troppo con gli altri, secondo lui, porta all’omologazione, al pettegolezzo, alla perdita della propria individualità. E questo, per uno come lui, era il vero dramma.

Chi ha una mente brillante tende a evitare l’assembramento, non per timidezza, ma per sopravvivenza. Perché se ti piace parlare di Kant o della natura del desiderio, ma ti ritrovi a discutere di reality show o del meteo, capisci subito che la solitudine è un affare.

La solitudine come libertà

Per Arthur Schopenhauer, stare da soli significava essere liberi. Liberi di non dover sorridere per forza, di non dover spiegare sempre tutto, di non dover sopportare il rumore di fondo della società. È una forma di ribellione elegante: non urlare contro il mondo, ma semplicemente spegnere il volume.

Certo, non era un tipo facile. Ma aveva una coerenza rara: pensava che la maggior parte delle persone fossero noiose, e quindi evitava di frequentarle. Nessuna ipocrisia, nessun compromesso. Solo silenzio, riflessione e, magari, un po’ di buona musica.

Schopenhauer e l’arte di stare bene con se stessi

Schopenhauer ci insegna che la solitudine non è un vuoto da riempire, ma uno spazio da rispettare. Non tutti la capiscono, ma chi la apprezza spesso è proprio chi ha qualcosa da dire, ma non a chiunque. Alla fine, il suo messaggio è chiaro: non è da soli che si sta male, ma con la compagnia sbagliata.

Quindi, la prossima volta che preferisci un libro a un’uscita forzata, o un pomeriggio in silenzio a una festa chiassosa, ricordati che stai solo seguendo il consiglio di uno dei più grandi filosofi della storia. E che, forse, non sei asociale: sei semplicemente intelligente.

Frasi di Schopenhauer sulla solitudine

  1. La solitudine è la sorte di tutti gli spiriti eccezionali.”
  2. Un uomo intelligente si ritrova più a suo agio da solo che in compagnia di altri.”
  3. La solitudine è il retaggio della superiorità.”
  4. Più un uomo possiede in sé, meno ha bisogno del mondo esterno.”
  5. Chi non ama la solitudine, non ama la libertà.”
  6. La solitudine offre all’uomo intelligente l’occasione di riflettere e di essere veramente se stesso.”
  7. Essere capaci di godere la solitudine è un grande segno di intelligenza.”
  8. L’uomo comune non può sopportare la solitudine perché in essa sente tutta la sua miseria spirituale.”
  9. Il silenzio e la solitudine sono amici della meditazione e della profondità.”
  10. Si è soli solo se non si è in buona compagnia con sé stessi.”
  11. La solitudine è il rifugio degli spiriti elevati e dei cuori sensibili.”
  12. Per la mente superiore, la solitudine è preferibile alla compagnia degli stolti.”
  13. Chi ha molto da pensare ha poco bisogno di compagnia.”
  14. La vera pace si trova nella solitudine, lontano dai rumori del mondo.”
  15. La solitudine è il prezzo che il saggio paga per la sua saggezza.”
  16. Meglio soli che circondati da chi non ci comprende.”
  17. La solitudine è per lo spirito ciò che il silenzio è per l’orecchio.”
  18. La compagnia può distrarci, ma solo la solitudine ci forma.”

Leggi altre frasi celebri di Schopenhauer e le frasi celebri sulla solitudine