C’è chi ride per cortesia, chi per imbarazzo, chi per puro piacere e chi solo quando vede qualcuno cadere (che non è bello, ma fa ridere lo stesso). E poi c’è la Giornata Mondiale della Risata, che ogni anno, la prima domenica di maggio (quest’anno cade il 7 maggio), ci ricorda che una risata può davvero cambiare il mondo. No, non è una frase da biscotto della fortuna: è un invito a prenderci meno sul serio, almeno una volta all’anno.

Quando tutto cominciò… a ridere
La Giornata Mondiale della Risata è stata ideata nel 1998 dal dottor Madan Kataria, un medico indiano considerato il fondatore del movimento dello Yoga della Risata. Sì, esiste davvero e no, non si fa la posizione del loto ridendo istericamente (anche se sarebbe interessante). Kataria ha dimostrato, con l’aiuto di qualche studio serio e tanti sorrisi sinceri, che ridere in gruppo ha effetti positivi sulla salute mentale e fisica. E lo ha fatto con un obiettivo nobile: promuovere la pace nel mondo e l’amicizia universale attraverso il potere della risata.
In pratica, ridere insieme fa bene e unisce. E non serve nemmeno una barzelletta ben riuscita: basta la volontà di lasciarsi andare, senza paura del giudizio. O della dentiera che scappa.
I superpoteri della risata: altro che integratori
Ridere è la migliore medicina: lo dice la scienza, non solo la nonna. Ecco cosa succede al tuo corpo e alla tua mente quando ti fai una bella risata:
- il cervello produce endorfine, sostanze del buonumore che ti fanno sentire felice senza bisogno di cioccolata (ma anche quella aiuta);
- abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, e migliora la qualità del sonno. Quindi sì, ridere è anche meglio di una camomilla;
- stimola il sistema immunitario, rendendoci meno soggetti a malanni stagionali e più pronti ad affrontare la vita (e la suocera);
- fa bene al cuore, perché aumenta la circolazione sanguigna e abbassa la pressione. Altro che palestra.
Insomma, ridere tonifica l’anima e pure l’addome. E se ti viene da piangere, prova a riderci sopra: magari funziona.
Freud e l’umorismo: quando ridere è una forma di intelligenza
Anche Sigmund Freud, il papà della psicoanalisi, aveva una sua teoria sulla risata. Nel suo saggio Il motto di spirito e la sua relazione con l’inconscio, spiegava che l’umorismo è un meccanismo di difesa, una valvola di sfogo dell’inconscio.
In altre parole, ridere è un modo per liberare energia repressa, per sdrammatizzare le ansie, per sopravvivere alla vita senza diventare matti. Freud sosteneva che chi riesce a ridere di sé stesso ha raggiunto un equilibrio mentale elevato. Quindi, se ti capita di ridere dei tuoi disastri quotidiani, bravo: sei sano come un pesce (forse uno di quelli strani, ma sempre sano).
Per Freud, l’umorismo è un segnale di intelligenza, di flessibilità mentale, di maturità. E anche di un pizzico di follia sana, quella che ti salva nei momenti più neri.
Quando ridere è una medicina e quando invece è un campanello d’allarme
Ridere fa bene, ma come tutto, non deve diventare una maschera per nascondere il malessere. Se ridi sempre e comunque, anche quando ti investono metaforicamente (o peggio, letteralmente), forse stai usando la risata per evitare di affrontare ciò che fa male.
Ma nella maggior parte dei casi, una risata spontanea è un ottimo segno di buona salute: significa che sei presente, che vivi il momento, che riesci ancora a trovare leggerezza nel caos.
Insomma, in un mondo che corre veloce, pieno di brutte notizie, di bollette e di lunedì mattina, la risata è un atto rivoluzionario. È un modo per restare umani, per sentirci parte di qualcosa, per ricordarci che siamo vivi. Non è una perdita di tempo, è un investimento emotivo a lungo termine.
Quindi il 7 maggio, ridi. Ridi forte. Ridi di gusto. Anche se sei da solo. Anche se sei in metro. Anche se ti guardano male.
Perché una giornata senza una risata è come un caffè senza caffeina: esiste, ma non ha senso.
Frasi di Sigmund Freud sulla risata
- “Il piacere dell’umorismo nasce dal risparmio di un sentimento.”
- “Il comico, il motto di spirito e l’umorismo sono valvole di sfogo per l’energia psichica repressa.”
- “Ridere di qualcosa è spesso il primo passo per liberarsene.”
- “Il motto di spirito consente all’inconscio di esprimersi mascherandosi in una forma socialmente accettabile.”
- “Nel ridere si realizza un improvviso risparmio di energia psichica, che si scarica come piacere.”
- “L’umorismo ci insegna a mantenere la superiorità dell’Io di fronte alle avversità del destino.”
- “L’atto del ridere è una reazione del corpo al piacere del pensiero liberato.”
- “Il comico scaturisce da un confronto tra rappresentazioni mentali dissimili che rivelano un’incongruenza.”
- “Ridere è un modo per esprimere ciò che non si può dire direttamente.”
- “Il motto di spirito è l’unico luogo in cui l’inconscio può dire la verità senza essere punito.”
- “L’umorismo è uno dei più alti mezzi di difesa dell’Io.”
- “Attraverso l’umorismo, l’Io si rifiuta di essere afflitto dalle pressioni della realtà.”
- “La risata è la più piacevole delle scariche di tensione.”
- “L’umorismo non è rassegnazione, ma ribellione dell’Io contro la realtà.”
- “Ridiamo per non dover piangere.”
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