Susanna Tamaro non è solo la scrittrice che con Va’ dove ti porta il cuore ha fatto piangere (e riflettere) milioni di lettori in tutto il mondo. È anche una donna capace di trasformare le emozioni più difficili – dolore, nostalgia, rimorso – in parole che sembrano bussare dritte al petto. Tra i temi che ricorrono spesso nei suoi libri e nelle sue interviste c’è il rimpianto, quel tarlo che rode quando capisci che avresti potuto dire o fare qualcosa… e invece sei rimasto zitto o fermo.
Il rimpianto secondo Susanna Tamaro
Per Susanna Tamaro il rimpianto non è un concetto astratto, ma un’esperienza universale. Non riguarda solo le grandi scelte della vita – i lavori rifiutati, gli amori lasciati scappare – ma anche i piccoli gesti quotidiani che non abbiamo avuto il coraggio di compiere. È l’eco di un’occasione mancata che continua a vibrare dentro di noi.
Nel romanzo Ascolta la mia voce scrive:
“Ci sarà sempre un senso di rimpianto nei gesti non fatti e nelle frasi non dette, nei baci trattenuti e nelle solitudini non accolte.”
Questa frase riassume perfettamente la sua visione: i rimpianti non nascono solo dalle azioni sbagliate, ma soprattutto da ciò che non abbiamo avuto la forza di dire o di vivere.
Rimpianto come strumento di consapevolezza
Il messaggio della Tamaro non è deprimente, anzi. Lei invita a fare i conti con i rimpianti per imparare a non accumularne di nuovi. Il suo consiglio, tradotto in parole semplici, è: meglio rischiare una gaffe, una figuraccia o un “no” in faccia, piuttosto che restare prigionieri del “chissà come sarebbe andata”. Perché il dolore di un fallimento passa, quello di un’occasione mancata resta.
E quando il rimpianto è degli altri?
E qui viene il bello. La frase di Susanna Tamaro può diventare anche un’arma sottile di rivincita emotiva. Perché diciamolo: a volte siamo stati trattati male da qualcuno che non ci ha detto quello che avrebbe dovuto dire, non ci ha dato quel bacio che ci spettava, non ha fatto quel gesto che avrebbe potuto cambiare tutto.
Risultato? Ora quel qualcuno cammina con un rimpianto che non lo lascerà mai. È il conto che la vita presenta in silenzio: tu non hai fatto, tu non hai detto, tu non hai avuto coraggio… bene, adesso ti tieni il rimpianto. Gratis e a vita.
Un piccolo consiglio tagliente
La prossima volta che qualcuno ti chiederà scusa troppo tardi, puoi sempre citare la Tamaro con un sorriso ironico: “Eh, sai com’è… ci sarà sempre un senso di rimpianto nei gesti non fatti. Ma ormai è roba tua, io ho già voltato pagina.”
È un modo elegante e insieme tagliente per ricordare che i silenzi pesano. E che se una persona non ha avuto il coraggio di darti quello che meritavi, ora non resta che fargli compagnia… il suo caro, fedele rimpianto.
Frasi di Susanna Tamaro sul rimpianto
- “Quando la strada alle tue spalle è più lunga di quella che hai davanti, vedi una cosa che non avevi mai visto prima: quelle che hai trascurato non sai dove ti avrebbero condotto, non lo sai ma ugualmente provi rimpianto. Potevi fare una cosa e non l’hai fatta, sei tornato indietro invece di andare avanti.”
- “Ci sarà sempre un senso di rimpianto nei gesti non fatti e nelle frasi non dette, nei baci trattenuti e nelle solitudini non accolte.”
- “La gioia, è proprio questa la cosa che ho più rimpianto. In seguito, certo, sono stata anche felice.”
- “Tutto quello che non si è detto in questo spazio, si dilata, si dilata e si dilata ancora. È un vuoto senza porte, senza finestre, senza vie d’uscita, ciò che resta lì sospeso, resta lì per sempre.”
- “Trovare scappatoie quando non si vuol guardare dentro a se stessi è la cosa più facile del mondo. È necessario avere molto coraggio per accettare che la colpa… appartiene a noi soltanto.”
- “Quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore. Quando poi ti parla, alzati e va’ dove lui ti porta.”
- “Vivremmo come automi, senza ricordi, senza speranze, né rimpianti, rimorsi o nostalgie.”
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