Frasi di Susanna Tamaro sulla felicità, spiega ai tuoi genitori perché sei felice se ti comprano un oggetto che desideri

Susanna Tamaro non è solo una scrittrice da milioni di copie, è anche una donna schietta, profonda, a volte controcorrente, che parla di emozioni come pochi altri sanno fare. Quando scrive (o parla) di felicità, lo fa con la sincerità di chi ha scavato a mani nude dentro di sé. E tra le sue perle di saggezza, ce n’è una che spiazza e affascina allo stesso tempo:

La felicità sta alla gioia come una lampada elettrica sta al sole. La felicità ha sempre un oggetto, si è felici di qualcosa, è un sentimento la cui esistenza dipende dall’esterno. La gioia invece non ha oggetto. Ti possiede senza alcuna ragione apparente.”

Detta così sembra filosofia spiccia, ma se la guardi bene… è una bomba.

Frasi di Susanna Tamaro sulla felicità

Chi è Susanna Tamaro

Tutti (o quasi) la conoscono per Va’ dove ti porta il cuore, romanzo del 1994 che è diventato il libro da regalare alle zie e da sottolineare con la penna rosa. Ma Susanna Tamaro è molto di più. È una donna riservata, cresciuta con la fatica addosso e una sensibilità fuori dal comune. Ha parlato spesso delle sue fragilità – dalla sindrome di Asperger alla sua difficoltà nel sentirsi parte del mondo – eppure ha trasformato tutto questo in carburante per scrivere storie profonde, intime, vere.

Non è una da copertina patinata. Niente selfie sorridenti o frasi motivazionali da Bacio Perugina. Susanna è una che ama il silenzio, la natura, i boschi, i cammini interiori. È un mix raro di timidezza e lucidità.

La felicità secondo Tamaro: una questione (troppo) esterna

Per Susanna Tamaro, la felicità è come una lampadina: funziona, fa luce, ti scalda un po’… ma basta che salti la corrente e puff, tutto sparisce. Perché, dice lei, la felicità dipende da qualcosa di esterno.

Hai preso un bel voto? Sei felice. Hai comprato il nuovo iPhone? Felice. Ti ha risposto su WhatsApp quello/a che ti piace? Felice. Ma se tutto questo svanisce, che ti rimane? Un buco.

Ed è qui che entra in scena la gioia, quella vera. Quella che “ti possiede senza alcuna ragione apparente”. La gioia, per Tamaro, è una condizione interiore, come se ci abitasse un sole dentro. Non dipende da ciò che ti accade, ma da come sei fatto dentro. Un po’ come quando ti svegli una mattina e, senza motivo, ti senti leggero. O quando guardi un albero e ti viene da sorridere. Nessuna spiegazione logica, nessuna notifica. Solo presenza.

Una lezione per genitori e figli

E qui arriva il bello. La frase della Tamaro si può usare anche come arma segreta nella guerra quotidiana genitori-figli. Tipo:

– “Mamma, papà, sarei felice se mi regalaste il nuovo modello di IPhone.”

– “Io invece ho provato la gioia vera oggi. Sì, mentre ascoltavo musica e guardavo il cielo. E non mi serviva niente. Quella tua è solo felicità da lampadina.”

Touché. E lo so, i figli si aspettavano un modo per dire ai genitori che è giusto avere l’IPhone, ma in qualche modo dovevamo farglielo sapere che si tratta di “felicità effimera”…

È un modo gentile (ma non troppo) per capire che i regali, i successi, gli oggetti… danno soddisfazioni, certo. Ma non riempiono il cuore come una gioia che spunta senza motivo. È come dire: smettila di rincorrere offerte su Amazon, e vai a farti una passeggiata nel bosco.

Meglio il sole o la lampadina?

In un mondo che ci bombarda di “compra questo e sarai felice”, la Tamaro ci riporta con i piedi per terra (e magari nel prato).

La sua visione non è nostalgica né bacchettona: è rivoluzionaria nella sua semplicità. Perché ci ricorda che possiamo smettere di cercare fuori e iniziare a trovare dentro.

E tu, la prossima volta che ti senti giù, non cercare la gioia nei biscotti del supermercato. Magari è lì, sotto il tuo naso. Magari basta guardare un tramonto, o ascoltare un vecchio disco. E se proprio non la trovi, ricorda: anche il sole, a volte, si nasconde dietro le nuvole. Ma c’è sempre.

Frasi di Susanna Tamaro sulla felicità

  1. La felicità sta alla gioia come una lampada elettrica sta al sole. La felicità ha sempre un oggetto, si è felici di qualcosa, è un sentimento la cui esistenza dipende dall’esterno. La gioia invece non ha oggetto. Ti possiede senza alcuna ragione apparente (…)
  2. La felicità non è mancanza di dolore, ma pienezza di significato.”
  3. La vita non è una corsa ma un tiro al bersaglio: non è il risparmio del tempo che conta, bensì la capacità di trovare un centro.”
  4. Fare errori è naturale, andarsene senza averli compresi vanifica il senso di una vita.”
  5. Non mi chiedo niente, non aspetto niente: respiro. Sono felice così e basta… per un istante ho la sensazione (…) di capirne il mondo e di esservi compreso dentro.”
  6. “Diffida di tutto, tranne di quello che ti dice il tuo cuore.”
  7. Le lacrime che non escono si depositano sul cuore… paralizzano come il calcare incrosta gli ingranaggi della lavatrice.”
  8. Ogni volta in cui, crescendo, avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste, ricordati che la prima rivoluzione da fare è quella dentro se stessi…
  9. È strano, quando ti aspetti di sentire le cose più grandi davanti a te compaiono le piccole… Sono così piccole e così ovvie che ti verrebbe da gridare: ‘Ma come, tutto qui?’”
  10. Le cose che ci accadono non sono mai fini a se stesse… ogni incontro, ogni piccolo evento racchiude in sé un significato…
  11. Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi… Devi stare nelle cose e starci sopra… solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e frutti.”

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