Quando si pensa a Susanna Tamaro, viene subito in mente Va’ dove ti porta il cuore, uno di quei libri che o ami o odi, ma che di sicuro non dimentichi. Ma dietro la scrittrice dei grandi bestseller si nasconde una donna schiva, riservata, che ha sempre preferito il rumore del vento tra gli alberi alla mondanità dei salotti letterari. Una che della solitudine non ha mai fatto un problema, anzi: ne ha fatto una bandiera. E oggi più che mai, mentre tutti urlano sui social per non sentirsi soli, le sue parole suonano come un consiglio zen: “Non avere paura della solitudine. È un dono. È lì che impari ad ascoltarti.”
Susanna Tamaro: una voce fuori dal coro
Nata a Trieste nel 1957, Susanna Tamaro ha sempre seguito un percorso tutto suo. Non ha mai cercato i riflettori, ha detto di no a interviste e comparsate televisive, e ha scelto di vivere in mezzo alla natura, lontana dal caos delle città. Una scelta di vita che non è semplice eccentricità: per lei, la solitudine è necessaria quanto il respiro. Scrivere, pensare, sentire: tutto accade nel silenzio. E quel silenzio, spesso, fa paura. Ma Susanna Tamaro ci insegna che è proprio in quella paura che si nasconde una grande opportunità.
La solitudine secondo Tamaro: non è vuoto, è spazio
Ne ha parlato in diversi libri, da Per sempre a Anima Mundi, ma anche in interviste rare e preziose, in cui ha spiegato che la solitudine non è un buco nero, ma una stanza da arredare con la nostra presenza autentica. Nella società di oggi, dove essere soli viene visto quasi come un fallimento sociale (“Ma come, sei single? Sei a casa da solo il sabato sera? Ma stai bene?”), Tamaro risponde con una scrollata di spalle e un libro sul comodino.
Secondo lei, stare soli è un’occasione per conoscersi, per ascoltare quella vocina interiore che spesso zittiamo a suon di Netflix e notifiche. Per Tamaro, la solitudine non è isolamento, è intimità con sé stessi.
“Non avere paura della solitudine. È un dono”: più che una frase, una sveglia
E qui arriva la sua frase più famosa sul tema:
“Non avere paura della solitudine. È un dono. È lì che impari ad ascoltarti.”
Leggila bene. Non è un consiglio da Baci Perugina. È una vera e propria rivoluzione. Perché siamo talmente abituati a stare sempre in mezzo alla gente (fisicamente o virtualmente) che abbiamo dimenticato come si fa a stare con la persona con cui passeremo tutta la vita: noi stessi.
Susanna Tamaro ci invita a fermarci, a smettere di correre dietro agli altri per paura del silenzio. La solitudine, dice, ci permette di ascoltarci. Ma non con le orecchie: con l’anima. E finché non impariamo a farlo, saremo sempre a metà.
Imparare a stare soli
Attenzione: Susanna Tamaro non invita a diventare eremiti incalliti o a litigare con il mondo intero per rifugiarsi nei boschi. Il suo non è un elogio dell’isolamento, ma una chiamata alla consapevolezza. A stare bene da soli per poi poter stare meglio anche con gli altri. Perché – e qui arriva la stoccata – chi non sa stare da solo, spesso non sa nemmeno stare in compagnia. E viceversa.
In un mondo che ci spinge a stare sempre “connessi”, Tamaro ci ricorda che la vera connessione parte da dentro. Se non ti ascolti, come puoi capire gli altri? Se non ti conosci, cosa hai da offrire?
Un consiglio spiazzante, ma liberatorio
Allora sì, forse Susanna Tamaro ci sta dicendo una cosa scomoda. Ci sta dicendo che dobbiamo smetterla di lamentarci della solitudine come se fosse una malattia. Ci sta suggerendo, in modo quasi materno, ma anche un po’ ruvido, che dentro quella paura che proviamo quando siamo soli, si nasconde il nostro vero io.
E sai qual è la parte migliore? Che quando cominci ad ascoltarti davvero, non hai più bisogno di riempire il silenzio. Anzi, cominci a difenderlo.
Va’ dove ti porta la solitudine
Susanna Tamaro ci ha insegnato tante cose. Ma una delle più importanti è questa:
la solitudine non è il male da evitare, ma la strada da percorrere per ritrovare sé stessi.
E allora, la prossima volta che ti senti solo, spegni il cellulare, siediti in silenzio e ascolta. Magari non troverai subito le risposte, ma almeno – per la prima volta – sentirai la tua voce senza interferenze.
Frasi di Susanna Tamaro sulla solitudine
- “Mi sono spesso chiesta se la solitudine esaspera la sensibilità o se si sceglie la solitudine perché si è esasperati dalla sensibilità.”
- “Senza solitudine, non c’è possibilità di comprendere il senso del tempo.”
- “La solitudine è il più straordinario mezzo per entrare in intimità con noi stessi. E, paradossalmente, la solitudine è anche il miglior mezzo per imparare a comunicare. Solo conoscendomi, cioè conoscendo la mia interiorità, posso parlare all’interiorità dell’altro.”
- “Non avere paura della solitudine. È un dono. È lì che impari ad ascoltarti.”
- “Stando da soli si imparano cose che in compagnia non potremmo nemmeno immaginare. È da soli che si impara a sconfiggere la paura, spesso.”
- “Ci sarà sempre un senso di rimpianto nelle solitudini non accolte.”
- “Bisogna saper accettare che niente è definito e ‘non cogliere l’attimo’ può generare solitudini non accolte.”
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