Se hai mai avuto una discussione con il tuo partner e ti sei sentita dire “non essere emotiva”, “non fare la pazza” o il classico “cerca di ragionare!”, sappi che il filosofo e psicoanalista Umberto Galimberti ti avrebbe dato ragione. Anzi, probabilmente avrebbe spiegato al tuo lui che il problema non è che tu “non ragioni”, ma che lui è limitato. Non lo diciamo noi, lo dice proprio Galimberti:
“I maschi sono abbastanza limitati, nel senso che hanno una sola forma di intelligenza, che è l’intelligenza logico-matematica.”
E da qui parte tutta la sua visione – ironica ma tremendamente lucida – dei litigi tra uomo e donna: una guerra tra cervelli di specie diverse, dove l’uno ragiona con la logica e l’altra con l’intuito, il sentimento e una sensibilità che l’uomo, semplicemente, non possiede.

Chi è Umberto Galimberti
Umberto Galimberti non è solo uno dei filosofi più amati (e odiati) d’Italia. È un uomo che osserva la mente umana come un naturalista guarda gli animali: con curiosità, ma senza illusioni. Professore, psicoanalista junghiano e divulgatore, ha sempre parlato con chiarezza, anche quando il tema è scomodo.
Quando si tratta di relazioni e litigi di coppia, Galimberti non si nasconde dietro teorie complicate. Anzi, smonta il mito dell’“uomo razionale” e della “donna emotiva” ribaltandolo con un sorriso e una lama:
“La donna non è che non ragiona, è l’uomo che è limitato.”
E già qui, molte donne hanno sentito un applauso partire nella loro testa.
Il litigio secondo Galimberti: non un dramma, ma un crash di sistema
Per Umberto Galimberti, il litigio tra uomo e donna è come mettere insieme due sistemi operativi diversi e aspettarsi che funzionino allo stesso modo. Da una parte c’è Windows, dall’altra Mac. Lui ragiona in modo logico, lineare, calcolato; lei invece “sente”, anticipa, percepisce.
Galimberti spiega che la donna, oltre all’intelligenza logico-matematica, possiede anche un’intelligenza intuitiva e una sentimentale. Non è una questione di emozioni “isteriche”, ma di capacità cognitive diverse:
“Il sentimento non è solo una cosa che si sente, è una facoltà cognitiva: uno che ama capisce di più l’altro di uno che non lo ama.”
Tradotto: quando lei dice “ho la sensazione che questa cosa finirà male”, non è paranoia, è intuito. E di solito ha ragione.
“Ragiona!”: la parola che chiude ogni dialogo
Secondo Umberto Galimberti, uno dei momenti chiave nei litigi è quando l’uomo, perso nella sua logica binaria, lancia la frase fatale: “Ma tu sei pazza, ragiona!” Ecco, in quel momento si compie il corto circuito tra i due mondi. Lui pretende di riportarla nel suo territorio – la logica – perché fuori da lì si sente perso. Lei invece sta navigando in acque profonde, fatte di intuizioni, di empatia e di memoria emotiva.
Galimberti spiega che non è la donna a “non ragionare”: è l’uomo a non capire un altro tipo di intelligenza. In pratica, non è che lei parla in modo incomprensibile: è lui che ha una lingua sola.
Quando l’intelligenza sentimentale diventa una super-arma
Le parole di Galimberti sono un invito a rivalutare la forza cognitiva delle emozioni. Ciò che l’uomo considera un difetto (“sei troppo sensibile”) è in realtà una forma di conoscenza più complessa. Le donne, dice, capiscono prima e meglio perché leggono tra le righe, colgono sfumature e vibrazioni che alla logica maschile sfuggono del tutto. È come se avessero un radar in più, mentre lui ha solo una calcolatrice.
Quindi, la prossima volta che il tuo partner alza gli occhi al cielo durante un litigio, puoi serenamente ricordargli che Galimberti sta con te. Non sei isterica: sei solo una versione aggiornata dell’essere umano.
Una lezione utile anche per chi non litiga (quasi) mai
Al di là delle battute, il messaggio di Umberto Galimberti è serio: riconoscere queste differenze serve a comunicare meglio. Se l’uomo capisce che dietro le parole di una donna non c’è follia ma una forma di pensiero diversa – più ampia, più relazionale, più empatica – forse si litigherà meno. O almeno, si litigherà con più consapevolezza. E se non dovesse capire, puoi sempre citare Galimberti e dire: “Amore, non sono io che non ragiono. È solo che tu hai un software un po’ datato.”
Frasi di Umberto Galimberti sui litigi
- “I maschi sono abbastanza limitati, nel senso che hanno una sola forma di intelligenza, che è l’intelligenza logico-matematica.”
- “La donna invece, oltre all’intelligenza logico-matematica, ha anche un’intelligenza intuitiva, cioè percepisce come va a finire una certa situazione, oppure ha anche un’intelligenza sentimentale, perché il sentimento non è solo una cosa che si sente, è una facoltà cognitiva: uno che ama capisce di più l’altro di uno che non lo ama.”
- “Quando la donna utilizza l’intelligenza intuitiva o l’intelligenza sentimentale, si sente dire dal marito: ‘ma tu sei pazza, ragiona!” ritorna alla logica maschile, altrimenti al di fuori di lì io non ti capisco.”
- “La donna non è che non ragiona, è l’uomo che è limitato, ha un solo tipo di intelligenza, si regola solo su quello e quando uno ne usa un’altra, magari più utile, in quella circostanza non lo capisce.”
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