Se pensi che per far durare un matrimonio bastino fiori, regali e qualche “ti amo” buttato lì tra una bolletta e l’altra, Umberto Galimberti ti farebbe un sorrisetto ironico e poi ti demolirebbe con una frase tagliente. Il celebre filosofo, psicoanalista e docente universitario, non ha mai avuto paura di dire che l’amore non è una fiaba ma una sfida continua. Un viaggio – spesso accidentato – dove il segreto non è “stare insieme per sempre”, ma “scoprirsi di nuovo ogni giorno”.
Chi è Umberto Galimberti
Classe 1942, sguardo penetrante, voce calma e parole che sanno di filosofia, psicologia e una buona dose di verità. Umberto Galimberti è uno di quei pensatori che riescono a portare concetti profondi nei salotti televisivi come nei libri di filosofia. Non parla “dall’alto”, ma dalla vita reale, quella in cui le coppie litigano, si annoiano, si perdono e, a volte, si ritrovano.
Nei suoi libri e nelle interviste, Galimberti analizza l’amore non come un sentimentalismo romantico, ma come un’esperienza esistenziale, fatta di conoscenza, mistero e continua ricerca. Per lui il matrimonio è un laboratorio dell’anima, non un contratto o una condanna a vita.
Il matrimonio secondo Galimberti: curiosità, non certezza
“Il segreto per far durare a lungo un matrimonio e stare insieme senza annoiarsi, è che ciascuno dei due non sia immediatamente e compiutamente svelato all’altro.”
Bam. Altro che “di’ tutto al partner”, “la sincerità prima di tutto” e “niente segreti”. Galimberti ci spiazza e ci invita a rivalutare l’idea di trasparenza totale.
Per lui, se conosci ogni angolo dell’altro, se tutto è già svelato, la curiosità muore. E con lei muore anche la fascinazione. In un mondo dove vogliamo sapere tutto subito – dai messaggi su WhatsApp ai pensieri più intimi – Galimberti ci dice: rallenta. Lascia all’altro un margine di mistero.
“Ci sia sempre qualcosa in più da scoprire nell’altro”
La frase più celebre di Galimberti sul matrimonio:
“Perché un matrimonio duri a lungo, si deve avere sempre la sensazione che ci sia qualcosa in più da scoprire nell’altro”
è una piccola bomba di saggezza. Perché, a pensarci bene, l’innamoramento nasce proprio da lì: dal desiderio di scoprire chi è quella persona, cosa pensa, cosa sogna, cosa nasconde dietro uno sguardo.
Ma poi, col tempo, subentra la routine. Le stesse parole, le stesse abitudini, gli stessi sbuffi. E l’altro smette di essere un mistero per diventare… un soprammobile. Ecco perché Galimberti ci suggerisce di coltivare la curiosità come fosse ossigeno. Non dare mai per scontato di sapere tutto, non chiudere mai la porta al cambiamento. Perché l’altro, in realtà, cambia ogni giorno, proprio come noi.
Quando l’amore scricchiola: il consiglio del filosofo
C’è chi, davanti a un matrimonio in crisi, pensa di risolvere tutto con una vacanza alle Maldive o un “nuovo inizio”. Galimberti, invece, direbbe: guarda di nuovo chi hai accanto, ma come se fosse la prima volta:
“Nei matrimoni longevi si è sempre nella forma della curiosità, se non addirittura nella fascinazione, di catturare quel segreto che l’altro continuamente è per te.”
In pratica, non serve cambiare partner per provare di nuovo emozioni: basta cambiare sguardo. Riscoprire i dettagli che avevamo smesso di vedere, ascoltare davvero, chiedere senza giudicare. Perché la persona che amiamo non è mai del tutto “nostra”: è un universo in evoluzione, e sta a noi decidere se vogliamo continuare a esplorarlo o spegnere la luce.
Il matrimonio come mistero quotidiano
In fondo, Umberto Galimberti ci invita a una verità semplice e disarmante: l’amore non è possesso, ma scoperta. E quando ci sembra che il rapporto stia cadendo a pezzi, la soluzione non è cercare un “nuovo amore”, ma riscoprire quello vecchio. Guardarlo con occhi nuovi, come se fosse la prima volta che lo incontriamo. Perché, come direbbe lui, un matrimonio che funziona non è quello senza problemi, ma quello in cui non smetti mai di chiederti chi sia davvero la persona che ami.
Frasi di Umberto Galimberti sul matrimonio
- “Il segreto per far durare a lungo un matrimonio e stare insieme senza annoiarsi, è che ciascuno dei due non sia immediatamente e compiutamente svelato all’atro.”
- “Perché un matrimonio duri a lungo, si deve avere sempre la sensazione che ci sia qualcosa in più da scoprire nell’altro.”
- “Nei matrimoni longevi si è sempre nella forma della curiosità, se non addirittura nella fascinazione, di catturare quel segreto che l’altro continuamente è per te.”
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