Il 30 giugno del 1778 moriva uno dei cervelli più brillanti (e più scomodi) dell’Illuminismo: François-Marie Arouet, meglio conosciuto come Voltaire. Scrittore, filosofo, provocatore di professione e campione di sarcasmo, Voltaire è stato uno di quelli che hanno fatto tremare i potenti non con le armi, ma con l’inchiostro. La sua missione? Smascherare l’ipocrisia, difendere la libertà, e ricordare a tutti che il pensiero è più affilato di una ghigliottina.
L’uomo dietro il nome: chi era Voltaire?
Voltaire non era solo un intellettuale con la parrucca incipriata: era un instancabile agitatore di coscienze. Nato nel 1694 in una Francia che amava più la censura che la verità, passò la vita tra esili, prigioni (sì, anche la Bastiglia), processi e fughe strategiche. Ma ovunque andasse, una cosa la portava con sé: la lingua tagliente e la penna ancora di più.
Con più di 20.000 lettere scritte e una produzione sterminata di opere, pamphlet, saggi, tragedie e racconti (come il celebre Candido), Voltaire ha saputo unire filosofia e ironia, denuncia e risata amara. Uno che non aveva paura di dire le cose come stavano. O meglio, come lui le vedeva, che spesso era molto più chiaro di come le vedevano gli altri.
Voltaire e la libertà: una passione pericolosa
Per Voltaire, la libertà non era un concetto astratto, ma una battaglia quotidiana. Lui la viveva, la scriveva, la difendeva. “Posso non essere d’accordo con quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo“: questa frase, anche se non l’ha scritta lui di suo pugno (è una sintesi attribuita da Evelyn Beatrice Hall), riassume perfettamente il suo pensiero.
Essere liberi, per Voltaire, significa avere il diritto di pensare, di esprimersi, di dissentire, purché questo non causi danno agli altri. Semplice? Per niente. All’epoca, la libertà di espressione era un lusso riservato a pochi e spesso costava caro. A lui è costata l’esilio, la prigione, e l’odio di nobili e cardinali. Ma non ha mai smesso. Come dire: la verità fa male solo a chi ha qualcosa da nascondere.
La regola d’oro della libertà: “Tutto, ma senza nuocere”
Voltaire aveva capito una cosa che ancora oggi ci sfugge: la libertà non è fare ciò che si vuole, ma fare tutto ciò che non danneggia gli altri. Non è anarchia, ma responsabilità. “Le leggi devono vietare solo ciò che nuoce alla società”, scriveva. Un concetto rivoluzionario, soprattutto in un’epoca in cui si andava al rogo anche per molto meno di un’opinione.
In tempi in cui si discute di libertà come se fosse una scusa per dire tutto – anche le peggiori sciocchezze – Voltaire ci insegna che la vera libertà si esercita con intelligenza, rispetto e senso critico. È libertà di ridere dei potenti, di dubitare dei dogmi, di scegliere la propria strada, ma senza calpestare quella degli altri.
Voltaire oggi: se ci fosse, sarebbe bannato
Se oggi Voltaire fosse vivo, probabilmente avrebbe un profilo X (Twitter, per chi è nostalgico) sospeso una volta a settimana. Qualcuno lo accuserebbe di “politicamente scorretto”, altri lo osannerebbero come guru della libertà d’opinione. Lui, nel frattempo, scriverebbe un pamphlet satirico che distruggerebbe tutti con una sola frase. Perché alla fine, la sua vera forza era quella: usare l’intelligenza come arma, e l’ironia come scudo.
Voltaire, un promemoria per tempi confusi
Ricordare Voltaire il 30 giugno non è solo un omaggio a un gigante del pensiero: è un’occasione per riflettere su cosa significhi davvero essere liberi. In un mondo dove si urla “libertà!” con la stessa leggerezza con cui si condivide un meme, Voltaire ci invita a pensarci su: la libertà è un diritto, ma anche un dovere: quello di non fare male agli altri.
E se proprio vogliamo rendergli omaggio, facciamolo così: leggiamo, pensiamo, ridiamo… e usiamo le parole per costruire, non per distruggere. Come avrebbe fatto lui.
Frasi di Voltaire sulla libertà
- “Detesto quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo.”
- “La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce agli altri.”
- “La libertà è il potere di fare ciò che è permesso dalla legge.”
- “È per la libertà che combatto, e non per una religione contro un’altra.”
- “La libertà di pensiero è la vita dell’anima.”
- “Ogni uomo è colpevole di tutto il bene che non ha fatto.”
- “La libertà non consiste nel fare tutto ciò che si vuole, ma nel non essere costretti a fare ciò che non si vuole.”
- “È difficile liberare gli stolti dalle catene che venerano.”
- “Non è la libertà che rovina l’uomo, ma l’abuso che se ne fa.”
- “La tolleranza è conseguenza necessaria della nostra condizione umana: siamo tutti pieni di debolezze e d’errori; perdoniamoci reciprocamente le nostre sciocchezze, è la prima legge di natura.”
- “Chiunque abbia il potere di farti credere assurdità ha il potere di farti commettere ingiustizie.”
- “Coloro che possono farti credere assurdità possono farti commettere atrocità.”
- “La libertà di espressione è il baluardo di ogni altra libertà.”
- “La libertà è il bene più grande dopo la salute.”
- “Solo chi è libero può essere veramente felice.”
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