Paolo Crepet non è solo uno psichiatra, è una vera e propria rockstar del pensiero. Parla di emozioni, relazioni, educazione e – soprattutto – di felicità, senza mai usare paroloni o giri di parole. Lo fa in TV, nei teatri, nei libri, nelle scuole. E la gente lo ascolta. Lo ama perché è diretto, tagliente quando serve, tenero quando meno te lo aspetti. E poi… sa parlare anche di cose difficili con una leggerezza che non è superficialità, ma chiarezza. In un mondo pieno di chiacchiere e guru della “felicità a rate”, Crepet spiazza con il suo stile unico e le sue verità che fanno riflettere, e a volte pure ridere.
Chi è Paolo Crepet
Medico psichiatra, sociologo, scrittore e volto noto in TV, Paolo Crepet nasce a Torino nel 1951. Figlio del famoso sociologo Giuseppe Crepet, si laurea in Medicina e poi si specializza in Psichiatria e Sociologia. Ma se pensi che sia uno di quei professori seriosi e noiosi… sei fuori strada. Crepet ha il tono del professore brillante ma con la battuta pronta, e la mente aperta di chi ha viaggiato, studiato, osservato tanto.
Nel corso della sua carriera ha lavorato nei manicomi prima della legge Basaglia, ha girato l’Europa per studiare i modelli di salute mentale, e poi ha iniziato a scrivere. E qui è successo qualcosa: i suoi libri non parlano solo agli “addetti ai lavori”, ma a tutti. Perché parlano della vita.
Perché è amato da così tante persone
Perché dice quello che molti pensano, ma non hanno il coraggio di dire. Perché difende l’educazione severa ma affettuosa, perché critica la società del “tutto e subito”, perché non ha paura di dire che la felicità non è un diritto automatico, ma una conquista. E soprattutto perché parla alle persone comuni. Non fa il guru, non dà ricette magiche. Anzi, smonta proprio quelle.
È seguito da giovani, genitori, insegnanti, persone che cercano risposte. Ma non aspettarti da lui soluzioni facili. Con Crepet c’è sempre una provocazione dietro l’angolo, una risata che arriva subito dopo una verità spiazzante.
La sua idea di felicità
Per Crepet, la felicità è una questione di coraggio, di rischio, di profondità. Niente a che vedere con lo “stare bene a tutti i costi” o il “pensare positivo a oltranza”. La felicità, dice, è uno stato raro, momentaneo, ma meraviglioso. E arriva quando smetti di cercarla disperatamente. Paradossale? Forse. Ma molto umano.
Ne ha parlato in vari libri – Lezioni di sogni, La fragilità del bene, Il coraggio – e anche nei suoi spettacoli teatrali, dove mischia filosofia, psicologia e vita vera. Spesso racconta di come la società moderna confonda il piacere con la felicità, e di quanto poco sappiamo goderci il presente.
Come vive lui la felicità
Crepet non si atteggia mai a uomo “realizzato e felice 24/7”. Anzi. Dice di essere stato spesso infelice, e che proprio da lì ha imparato a riconoscere i momenti davvero felici. Ama i viaggi, i tramonti in Sicilia, le lunghe conversazioni (senza smartphone in mano), e una buona bottiglia di vino. La felicità, per lui, è fatta di relazioni autentiche, passioni vere e una bella dose di rischio.
In un’intervista a Che tempo che fa, quando Fazio gli chiese: “Ma lei è felice?”, lui rispose:
“Lo sono stato ieri sera, a cena, quando mia figlia mi ha chiesto se poteva raccontarmi un segreto. Era una stupidaggine. Ma me lo ha chiesto a me. E in quel momento sì, ero felice.”
E poi ha aggiunto con ironia:
“Il giorno dopo, ovviamente, ha smesso di parlarmi perché non le ho dato il permesso per TikTok. Ma va bene così.”
Insomma, Paolo Crepet ci insegna che la felicità non è una scorciatoia, ma una scelta, spesso controcorrente. Non ce la regala nessuno, e non arriva con un click. Ma se impariamo ad ascoltarci, ad avere coraggio, a scegliere il difficile invece del comodo… allora forse, sì, possiamo afferrarla per qualche momento. E quei momenti valgono tutto.
20 frasi di Paolo Crepet sulla felicità
- “La felicità non è un regalo, è una conquista. E come tutte le conquiste, costa fatica.”
- “La felicità si nutre di lentezza. Chi corre troppo, la perde per strada.”
- “Chi cerca la felicità nei like, troverà solo la solitudine negli swipe.”
- “Essere felici non significa non avere problemi, ma smettere di credere che tutto debba essere perfetto.”
- “La felicità è saper dire ‘no’ quando tutti si aspettano che tu dica ‘sì’.”
- “I genitori felici sono quelli che sanno anche essere egoisti ogni tanto.”
- “Abbiamo confuso la felicità con la comodità. Ma sono due cose molto diverse.”
- “La felicità è una ribellione gentile contro l’omologazione.”
- “Solo chi ha sofferto sa riconoscere un attimo felice. Gli altri lo scambiano per normalità.”
- “Per essere felici bisogna smettere di cercare approvazione. Anche quella di tua madre.”
- “La felicità è come un treno senza orario: ne passa uno ogni tanto. Non puoi prevederne l’arrivo, né sapere quando ripartirà. Il tuo compito è andare in stazione.”
- “Essere liberi costa, non esserlo costa di più. Essere felici è impegnativo, non esserlo richiede ancor più sforzo.”
- “Le felicità è racchiusa nel coraggio di provocarsi, di pretendere qualcosa dal proprio destino senza lasciare che faccia il suo corso senza il nostro contributo.”
- “Il mestiere mi ha insegnato che la cosa più difficile e improbabile è proprio cambiare. Eppure la ricerca della felicità non risiede nel conservare, ma nel coraggio di modificare il corso degli eventi.”
- “Non arrenderti mai all’idea che la felicità non possa esserci per te da qualche parte nel mondo. Non farlo neppure l’ultimo giorno della tua vita, perché ci sarà sempre, vicino a te, qualcuno che avrà bisogno di intravederla nei tuoi occhi.”
- “L’infelicità è una palude dove non alberga che la resa, la rinuncia.”
- “Un’eccessiva tutela impedisce la maturazione, quindi blocca anche lo sviluppo emotivo, la felicità.”
- “Ogni ideologia o fede religiosa dovrebbe essere orientata al raggiungimento della felicità, perché è l’unico modo per consentire la speranza che domani sia migliore di oggi, e non soltanto uguale.”
- “La felicità è una certezza posata su fondamenta invisibili. Per questo devi continuare a cercarla, e appena penserai di averla raggiunta, già sarà sfumata e dovrai inseguire la prossima.”
- “Dovresti imparare che la vita, come l’amore, è l’unico business il cui bilancio deve finire in rosso: bisogna dare tutto senza calcolare ciò che ci viene riversato.”
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