Frasi sui sogni di Jung: se non credi nei sogni, preparati a rivedere le tue credenze e a dare un senso a tutto

Carl Gustav Jung non è stato solo uno psichiatra, ma una specie di esploratore del cervello umano armato di penna, pazienza e… sogni. Nato nel 1875, in una tranquilla cittadina svizzera, Jung ha passato gran parte della sua vita a cercare di capire cosa succede nella nostra testa quando chiudiamo gli occhi. Mentre noi ci svegliamo chiedendoci “Ma che cavolo ho sognato stanotte?”, lui prendeva appunti, ci rifletteva per giorni e poi scriveva libri. Jung era un uomo affascinato da ciò che non si vede. E proprio per questo, era convinto che i sogni fossero tutto fuorché casuali. Altro che “mi è capitato perché ho mangiato pesante”: per Jung, ogni sogno ha un significato. E non solo. È anche onesto. Perché, secondo lui, i sogni non mentono mai.

frasi sui sogni di Jung
Foto di Andreas Wagner su Unsplash

Perché Jung amava i sogni più del caffè al mattino

Nel suo libro L’uomo e i suoi simboli, Jung scrive chiaro e tondo che i sogni sono “messaggi dell’inconscio”. Non sono frasi fatte, né metafore poetiche: sono indicazioni precise che il nostro cervello ci manda per aiutarci a capire qualcosa di noi stessi. Una specie di post-it notturno scritto dall’inconscio e lasciato sul comodino della coscienza.

Jung diceva che i sogni sono sinceri perché provengono dalla parte più autentica di noi stessi, quella che non conosce convenzioni sociali, maschere o bugie. Se la mente razionale durante il giorno ci racconta un sacco di balle per farci stare tranquilli (tipo “va tutto bene”, anche quando dentro siamo un caos ambulante), il sogno arriva e ci sbatte in faccia la verità. E non chiede permesso.

L’inconscio collettivo e gli archetipi

Jung non si accontentava dell’idea che sognassimo solo cose legate alla nostra vita privata. No, lui diceva che dentro ognuno di noi c’è qualcosa di molto più antico: l’inconscio collettivo. Un enorme deposito di simboli, immagini, miti e paure condivisi da tutta l’umanità.

Hai mai sognato un vecchio saggio, una foresta buia o un mostro informe? Non sono solo simboli della tua ultima serie TV, ma archetipi: figure universali che abitano i sogni di tutti gli esseri umani, da sempre. Secondo Jung, ci parlano di passaggi interiori, crisi, trasformazioni. Il problema è che noi, spesso, non capiamo il linguaggio. Lui, invece, ci vedeva chiarissimo.

Perché i sogni non mentono (anche se a volte mentiremmo volentieri noi)

Jung era convinto che i sogni dicano sempre qualcosa che vale la pena ascoltare. Anche (soprattutto) quando ci disturbano. Un sogno inquietante, per lui, non era da evitare, ma da capire. Un incubo? Un grido dell’inconscio. Un sogno ricorrente? Una lezione che continuiamo a ignorare.

E qui arriva il punto tagliente: i sogni non mentono perché non hanno interesse a farlo. Non devono piacerti, non devono essere politicamente corretti, e di certo non cercano like. Dicono ciò che serve sapere. Che poi tu voglia ascoltarli o meno, è un altro paio di maniche.

Morale della favola? Smetti di ignorare i tuoi sogni

Se ogni notte il tuo inconscio ti parla e tu lo ignori come se fosse un venditore porta a porta, forse è il momento di cambiare atteggiamento. Prenditi un taccuino, mettilo sul comodino e inizia a scrivere quello che sogni. Anche se sembra assurdo. Anzi, soprattutto se lo è.

Come diceva Jung:

“Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia.”

E magari, se impari ad ascoltare i tuoi sogni, un giorno potresti svegliarti davvero.

20 frasi sui sogni di Jung

  1. I sogni sono la diretta, naturale espressione dell’attuale condizione della psiche.”
  2. Il sogno è un piccolo nascosto porta nel più profondo e più intimo santuario dell’anima.”
  3. Il sogno è la piccola porta nascosta nella profondità più intime e più segrete dell’anima, che si apre su quella primitiva notte cosmica che era psiche molto prima che esistesse una qualsiasi coscienza dell’io.”
  4. I sogni sono imparziali, spontanei prodotti della psiche inconscia. Non sono fabbricati con l’intento di ingannare, ma riflettono ciò che è.”
  5. Nel sogno siamo un sistema privo di diversità. Siamo noi stessi e la nostra storia.”
  6. I sogni sono messaggi vitali da parte dell’inconscio e sono un tentativo di compensare una attitudine cosciente parziale o errata.”
  7. Il sogno non nasconde nulla; semplicemente dimentica ciò che è cosciente e ricorda ciò che è inconscio.”
  8. I sogni sono frammenti dell’attività psichica inconscia, liberamente osservabili durante il sonno.”
  9. Un sogno non interpretato è come una lettera non letta.”
  10. I sogni sono le più antiche testimonianze della vita psichica.”
  11. I sogni preparano, annunciano o avvertono di certe situazioni, spesso molto prima che accadano effettivamente.”
  12. I sogni sono simboli in movimento. Ogni cosa in un sogno è il sognatore.”
  13. I sogni non mentono mai, non possono mentire, perché sono involontari; essi esprimono semplicemente ciò che sono.”
  14. Il sogno è una creazione spontanea della psiche, ed è quindi una natura pura non adulterata.”
  15. Il sogno è il teatro in cui il sognatore è allo stesso tempo scena, attore, suggeritore, regista, autore, pubblico e critico.”
  16. I sogni sono specchi della nostra psiche inconscia che riflettono ciò che la coscienza non può vedere.”
  17. I sogni non cercano di nascondere qualcosa, ma di comunicare qualcosa nel loro linguaggio peculiare e pittoresco.”
  18. Il sogno è una porta, un accesso al mondo dell’inconscio.”
  19. Il sogno è un frammento dell’attività psichica normale, ma che è stato impedito di raggiungere la soglia della coscienza.”
  20. I sogni sono la via regia verso l’inconscio, non meno di quanto lo siano per Freud, ma l’inconscio viene visto in modo diverso.”

Leggi altre frasi celebri di Carl Gustav Jung e le frasi celebri sui sogni