Arthur Schopenhauer non è mai stato uno che si svegliava cantando “Oh che bella giornata!”. Conosciuto per il suo pessimismo cosmico, la sua visione del mondo era quella di un grande errore metafisico: vivere, secondo lui, non era altro che soffrire. Ora, immaginalo quando dormiva. E sognava. Poteva mica andare meglio? Eppure, Schopenhauer i sogni li prendeva molto sul serio. Non come premonizioni o bacchette magiche dell’anima, ma come chiavi d’accesso a un mondo parallelo dove si rivela la natura illusoria della realtà. Sì, hai letto bene: anche i sogni erano un modo per smascherare l’autoinganno dell’esistenza.

I sogni secondo Schopenhauer: specchi storti dell’esistenza
Nel suo capolavoro “Il mondo come volontà e rappresentazione”, Schopenhauer dedica alcuni passaggi proprio ai sogni, e non per amore della narrativa onirica, ma per dimostrare quanto sia fragile il confine tra ciò che chiamiamo realtà e ciò che chiamiamo illusione.
Per lui, sognare non era un’attività futile o irrazionale, ma una dimostrazione lampante che la coscienza è un teatrino in cui tutto può sembrare reale, anche quando non lo è per niente. “Nel sogno – scrive – la mente crea il mondo così come fa nello stato di veglia, solo che non ci rendiamo conto che è un’illusione.” Insomma: la differenza tra sogno e realtà? Solo una questione di coerenza temporale.
Quando dormiamo, diceva Schopenhauer, la nostra mente si scollega dai sensi e si rifugia in uno spazio in cui le regole cambiano. Ma questo, anziché svalutare il sogno, mette in dubbio la pretesa di oggettività del mondo “vero”. Se sogniamo una cosa e ci sembra vera mentre accade, cosa ci fa credere che anche la vita da svegli non sia una specie di sogno collettivo?
Quando Schopenhauer faceva il Freud ante-litteram
Un’altra cosa interessante è che Schopenhauer anticipa, in qualche modo, l’idea freudiana dell’inconscio. Senza chiamarlo così, ovvio. Per lui, la volontà (quel principio cieco e irrazionale che ci guida) agisce nei sogni con ancora meno freni. È come se, dormendo, lasciassimo le redini al cavallo pazzo che guida la nostra vita. E i sogni, a quel punto, non sono altro che la manifestazione più sincera del nostro io profondo, quello che si nasconde dietro le maschere quotidiane.
Freud stesso riconobbe l’influenza di Schopenhauer e, in effetti, se il padre della psicoanalisi avesse mai potuto offrirgli una seduta, probabilmente sarebbe uscito più confuso lui del paziente.
Sognare o non sognare? Il dilemma del pessimista
Alla fine, per Schopenhauer, i sogni non sono un’evasione felice dalla realtà, ma l’ennesima prova che non possiamo fidarci neppure di ciò che ci sembra ovvio. In fondo, il sogno è una piccola rappresentazione del mondo interiore, che come quello esterno, è mosso da impulsi ciechi, desideri insoddisfatti e illusioni mascherate da verità.
Ma c’è anche un’ironia amara in tutto questo: proprio colui che sosteneva che la vita fosse una trappola di dolore, trovava nei sogni l’ennesimo tranello da smascherare, con l’occhio clinico di chi dorme poco e pensa troppo.
Schopenhauer ci dice “svegliatevi!”
Oggi, leggendo Schopenhauer, possiamo ridere amaro e pensare: “Ma guarda un po’, pure i sogni ce li ha rovinati!”. Ma in realtà, il suo messaggio è un invito alla consapevolezza: non dare nulla per scontato, nemmeno quando chiudi gli occhi. Soprattutto quando chiudi gli occhi.
E chissà, forse nel profondo dei suoi sogni più segreti, anche lui qualche volta ha sorriso. Magari immaginando un mondo dove la volontà si prendeva una vacanza. O dove i filosofi riuscivano finalmente a dormire otto ore filate.
Frasi sui sogni di Schopenhauer
- “La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro: leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare.”
- “La vita e i sogni sono pagine dello stesso libro.”
- “Il mondo è un mio sogno: io sono il soggetto che sogna.”
- “Il sogno è un teatro dove il sognatore è attore, scena, suggeritore, regista, autore, pubblico e critico.”
- “Siamo sognatori svegli: il mondo è la nostra illusione condivisa.”
- “Tutta la nostra vita, se vista da un punto superiore, non è che un sogno.”
- “L’uomo si sveglia dal sogno del giorno per cadere nel sogno della notte.”
- “La distinzione tra sogno e realtà è solo una questione di prospettiva.”
- “I sogni ci mostrano che possiamo creare mondi interi con la sola potenza della nostra mente.”
- “La veglia è un sogno più coerente.”
- “L’illusione è la madre dei sogni e delle speranze.”
- “Chi sogna non sa di sognare, e così l’uomo vive senza sapere cosa sia veramente.”
- “I sogni sono la dimostrazione notturna che l’uomo è un poeta.”
- “Come nel sogno, anche nella vita reale ciò che sembra solido può dissolversi.”
- “La morte è forse un risveglio da un lungo sogno agitato.”
- “Ciò che crediamo reale è spesso più illusorio del sogno stesso.”
- “Nel sogno, la volontà crea forme dal nulla: è ciò che accade anche nella vita.”
- “Sognare è accettare che la logica si pieghi alla volontà.”
- “Nel sogno, la volontà si libera dai limiti della ragione.”
- “Se la vita fosse un sogno, la filosofia sarebbe il tentativo di svegliarsi.”
Leggi altre frasi celebri di Schopenhauer e le frasi celebri sui sogni