C’è chi del tempo ne fa una questione scientifica, chi poetica, chi filosofica. E poi c’è Massimo Recalcati, che del tempo ne fa una radiografia dell’anima. Psicoanalista di fama, scrittore, volto noto in TV, Recalcati è uno di quei personaggi che riesce a parlare del dolore umano senza farlo pesare troppo, con una voce pacata e un lessico affilato come un bisturi. Ma quando si mette a parlare del tempo, succede qualcosa di interessante: non si limita a raccontarci cosa sia l’attesa, la fretta o la nostalgia, ci costringe a sentirle. E sì, spesso fa male.
Recalcati, l’uomo che legge l’invisibile
Per capire come Recalcati affronta il tempo, bisogna partire da lui: non è solo un intellettuale da salotto buono, è uno che ha messo le mani (e la testa) nei dolori veri delle persone. Nei suoi libri – da Il tempo e il desiderio a La tentazione del muro – parla di amore, mancanze, ferite, educazione, paternità. E lo fa con la convinzione che la psicoanalisi non serve a guarire, ma a comprendere.
Per lui il tempo non è un nemico da battere a colpi di agenda: è un’esperienza soggettiva, qualcosa che si deforma come un sogno, si dilata come una mancanza o si accorcia come un addio.
L’attesa: la condanna a stare nel vuoto
E qui arriviamo al punto più interessante – e anche il più doloroso – del pensiero di Recalcati: l’attesa è l’esperienza più difficile da sopportare. Perché? Perché ci mette a nudo.
Attendere significa non avere, rimanere sospesi. Non siamo più nel passato, non siamo ancora nel futuro. E nel presente… beh, nel presente ci sono solo la mancanza e l’ansia.
Lui stesso lo scrive con una lucidità spietata:
“L’attesa ci mette davanti alla nostra impotenza. Non possiamo accelerare il tempo, non possiamo anticipare l’evento. Possiamo solo soffrire.”
E noi, che nel 2025 pretendiamo che Amazon consegni in 2 ore, figuriamoci se siamo capaci di aspettare una risposta, un amore, una diagnosi, un cambiamento. L’attesa, per Recalcati, è il luogo dove l’umano si rivela fragile, nudo, desiderante e ferito. Altro che mindfulness.
Il tempo come desiderio e angoscia
Nel suo modo di vedere le cose, il tempo non è lineare. Non è un treno che parte da A e arriva a B. Il tempo è più simile a una spirale: ci gira intorno, ci fa inciampare, ci fa ripetere errori.
Nel libro Il tempo e il desiderio, Recalcati scrive che il desiderio è sempre proiettato nel tempo, è ciò che ci spinge in avanti. Ma attenzione: non si desidera ciò che si ha, si desidera ciò che manca. E per questo, il desiderio vive sempre nell’attesa.
Ecco perché l’attesa è tanto dura: è la casa naturale del desiderio, ma anche il posto dove l’angoscia ama fare i suoi picnic.
L’attesa è un allenamento alla mancanza
Alla fine dei conti, Recalcati ci lascia una verità scomoda ma necessaria: l’attesa non si supera, si attraversa. È un esercizio di resistenza, una palestra dell’anima.
Ci insegna a fare i conti con quello che non possiamo controllare. E forse, ci dice che imparare ad aspettare è l’unico modo per imparare davvero a vivere.
Perché il tempo, alla fine, non è quello dell’orologio, ma quello del desiderio, della speranza e della mancanza. E nessuno lo ha raccontato meglio – e più umanamente – di Massimo Recalcati.
Frasi sul tempo di Massimo Recalcati
- “Il tempo non è mai lineare, è sempre il tempo del desiderio che ci attraversa.”
- “Il tempo della vita umana è un tempo segnato dalla mancanza e dal desiderio.”
- “Il tempo ci insegna che l’attesa è sempre l’esperienza più difficile da sopportare.”
- “Non esiste un tempo perfetto, ma solo il tempo che impariamo a vivere nel desiderio.”
- “Il tempo è il luogo in cui si gioca la possibilità di un cambiamento radicale.”
- “Ogni esperienza di tempo è anche un’esperienza di memoria.”
- “Il passato non è mai passato, ma è ciò che ci costituisce nel presente.”
- “Il tempo è la dimensione della soggettività, dove si dispiega il processo di trasformazione del sé.”
- “La vera misura del tempo è data dall’esperienza dell’assenza e del ritorno.”
- “Il tempo è un tessuto che lega desiderio, memoria e attesa.”
- “Il tempo è sempre un tempo dell’impossibile.”
- “Vivere il tempo significa confrontarsi con la propria finitezza.”
- “Il tempo è il luogo dove si manifesta l’evento imprevedibile.”
- “Non possiamo mai possedere il tempo, ma solo abitarlo con pienezza.”
- “Il tempo rivela la nostra condizione di esseri mancanti.”
- “Il tempo è un dono e una sfida, un’apertura verso l’ignoto.”
- “Il tempo ci permette di leggere la nostra vita come un racconto che si costruisce.”
- “L’esperienza del tempo è sempre mediata dal desiderio e dalla sua mancanza.”
Leggi altre frasi celebri di Massimo Recalcati e le frasi celebri sul tempo