Friedrich Nietzsche non è stato solo il filosofo del “Dio è morto” e della volontà di potenza. È stato anche – e forse soprattutto – il filosofo della danza. Sì, proprio della danza. Non aspettarti di trovarlo a ballare la mazurca sotto casa o a improvvisare passi di tango con lo sguardo seducente: la danza, per lui, era qualcosa di molto più profondo. Era uno stile di pensiero, un modo di essere nel mondo, una sfida alla seriosità della filosofia accademica.

Chi era Friedrich Nietzsche?
Friedrich Nietzsche nasce nel 1844 a Röcken, in Germania, in una famiglia protestante. Figlio di un pastore luterano, cresce in un ambiente religioso, ma fin da giovane inizia a sviluppare un pensiero radicale e anticonformista.
Studia filologia classica e a soli 24 anni diventa professore all’università di Basilea, ma ben presto la salute malferma lo costringe a dimettersi. Da lì in poi, vive una vita da filosofo errante, tra le montagne svizzere, l’Italia e il sud della Francia. Scrive alcune delle opere più originali e controverse della filosofia occidentale, tra cui Così parlò Zarathustra, La gaia scienza, Al di là del bene e del male, Genealogia della morale e Ecce Homo.
Nel 1889, a Torino, ha un crollo mentale (leggendaria è la scena in cui abbraccia un cavallo frustato, in un impeto di empatia) e da quel momento non riprenderà più una vita lucida. Muore nel 1900, lasciando dietro di sé un pensiero che avrebbe cambiato per sempre la filosofia, la letteratura e persino la psicologia.
Nietzsche e la danza: un filosofo che pensava con i piedi
Per Nietzsche, la danza non era solo un’attività fisica o artistica, ma una metafora dell’esistenza autentica. Danza è leggerezza, libertà, superamento del peso della morale tradizionale. Il danzatore nietzscheano non è uno che si muove a ritmo, ma uno che vive a ritmo, senza farsi schiacciare dalla gravità della vita, della colpa, della religione.
Scrive ne La gaia scienza:
“Non credo che un dio sappia fare qualcosa di più divino che danzare.”
Per lui, anche il pensiero deve danzare. Deve sapersi muovere leggero, fluido, scattante. Odia la filosofia paludata, quella seria e grigia, che puzza di biblioteca. Ecco perché il suo stile è fatto di aforismi, lampi, intuizioni che non si spiegano ma si intuiscono – come i passi di danza.
Zarathustra e il ballo con la vita
È nel suo libro più celebre, Così parlò Zarathustra, che la danza diventa il simbolo dell’Oltreuomo: colui che supera sé stesso, che ride, gioca, crea, balla sulla fossa delle vecchie morali. Zarathustra invita l’uomo a danzare con la vita, anche quando fa male, anche quando tutto sembra cadere. Scrive:
“Bisogna avere in sé il caos per generare una stella danzante”
Come a dire che solo attraversando il disordine si può creare qualcosa di davvero bello.
Ma Nietzsche ballava davvero?
Nonostante la sua esaltazione della danza, Nietzsche non era esattamente un ballerino da sala. Anzi, fisicamente era piuttosto malandato: soffriva di forti emicranie, problemi agli occhi e crisi depressive. Ma amava profondamente la musica (adorava Wagner prima di litigarci furiosamente), e aveva un senso del ritmo filosofico quasi musicale. Scriveva come se componesse sinfonie.
Si racconta che a Sils-Maria, un paesino delle Alpi svizzere dove Nietzsche passava le estati, camminasse per ore sui sentieri parlando da solo e “gesticolando come se stesse danzando”. Un pastore lo vide una volta e pensò fosse impazzito. Forse lo era, ma era anche uno dei pochi filosofi che aveva capito che il pensiero, per essere vivo, deve ballare.
Nietzsche non ha inventato la danza, ma l’ha portata in filosofia come nessun altro. Ha fatto ballare le idee, i valori, le convinzioni, e ha insegnato a chi legge le sue opere a non prendersi troppo sul serio. Perché pensare è anche saper saltare leggeri sull’abisso, con un sorriso e una piroetta.
10 frasi di Nietzsche sulla danza
- “Io non potrei credere che un dio che non sappia danzare sia un dio autentico.”
- “Bisogna avere un caos dentro di sé per partorire una stella danzante.”
- “E io non voglio essere un santo, piuttosto preferisco essere un buffone. Forse sono un buffone che crede nella danza come unico mezzo di salvezza.”
- “Nel danzare, ogni verità viene alla luce; chi non sa danzare non sa che cos’è la verità.”
- “Voglio credere solo a un dio che sappia danzare.”
- “La mia ambizione è di dire in dieci frasi ciò per cui altri impiegano un intero libro: ciò che tutti scrivono, io voglio danzarlo.”
- “Il giorno in cui danzerai con il tuo dolore, saprai di essere libero.”
- “Danzare: il più puro modo di esistere senza peso, senza colpa, senza paura.”
- “Imparate a ridere di voi stessi come chi danza su un filo: solo allora sarete leggeri.”
- “Amico mio, impara a danzare, altrimenti gli angeli in cielo non sapranno cosa fare con te.”
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