Massimo Gramellini: giornalista, scrittore, volto televisivo e, soprattutto, uomo che convive ogni giorno con un’ospite scomoda ma inevitabile: la paura. Non la nasconde, non la nega, ma ci scrive sopra, ci ragiona, a volte ci scherza e – come capita ai migliori – la usa come carburante per restare umano. Perché Gramellini ha fatto della fragilità un superpotere narrativo, trasformando le sue inquietudini in pagine che parlano a chi, come lui, non è mai stato del tutto immune al panico esistenziale.

La paura secondo Gramellini: non una nemica, ma una compagna (fastidiosa)
Per Gramellini la paura non è solo un’emozione da evitare, ma una presenza che – se guardata bene negli occhi – può diventare maestra di vita. Ne parla spesso nei suoi libri e nelle sue “Buongiorno”, le celebri rubriche sul Corriere della Sera e poi su La Stampa. La considera “un campanello” che suona quando qualcosa ci tocca davvero, un segnale da ascoltare più che da zittire.
Nel libro Fai bei sogni, uno dei suoi più noti e autobiografici, la paura è quasi un personaggio: è la voce che lo accompagna dopo la perdita della madre, è il silenzio che riempie le stanze vuote, è l’ombra che ti fa sentire sempre un po’ meno all’altezza. Ma è anche il motore che lo spinge a cercare risposte, a diventare giornalista, a scrivere, a raccontarsi.
Gramellini e le sue paure: ansie da prestazione e timori quotidiani
Chi si aspetta il ritratto del classico intellettuale coraggioso e impassibile resterà deluso. Gramellini non è Rambo. È più uno che, davanti al panico di un nuovo inizio, si fa venire l’ulcera e poi ci scrive sopra. Ha raccontato – con la solita ironia – che prima di salire in diretta con “Le parole della settimana” su Rai 3, vive momenti di puro terrore da palcoscenico. Quella paura da “microfono bollente” che lo farebbe fuggire in pantofole, se solo potesse.
In un’intervista ha confessato di avere paura praticamente di tutto: degli aerei, dei giudizi, delle figuracce. Ma, e qui sta il punto, non si lascia bloccare. La paura la porta con sé come un trolley scomodo: non elegante, ma necessario.
L’ironia come scudo
Il bello di Gramellini è che non si prende mai troppo sul serio. Le sue paure non le trasforma in drammi esistenziali infiniti, ma in piccole tragedie quotidiane che fanno sorridere chi legge. È un maestro nel rendere la fragilità umana qualcosa di condiviso, persino tenero. Scrive con il tono di chi sa che non ha capito tutto, ma ci sta provando. E questo, per molti lettori, è esattamente ciò che lo rende così amato.
Gramellini, uno di noi (ma con una penna più affilata)
Massimo Gramellini non è un eroe. Non ha sconfitto le sue paure, non si è trasformato in un guru del coraggio. È rimasto un uomo che ogni tanto trema, che si sente piccolo, che inciampa nei suoi pensieri. Ma ha fatto di queste debolezze un punto di forza. Le ha raccontate, le ha rese umane, le ha infilate dentro libri, editoriali e monologhi. E nel farlo, ha aiutato tutti noi a guardare la paura con occhi diversi: non più come un mostro da combattere, ma come una voce da ascoltare e magari, ogni tanto, anche da prendere un po’ in giro.
15 frasi sulla paura di Massimo Gramellini
- “La paura è un’ombra che segue i passi di chi fugge.”
- “La paura è solo un ostacolo che ci costruiamo da soli, una scusa per non affrontare la vita.”
- “Non esistono paure sbagliate, esistono solo modi sbagliati di affrontarle.”
- “La paura ci fa credere che il mondo sia più pericoloso di quanto sia in realtà.”
- “Dietro ogni paura si nasconde un desiderio inespresso.”
- “La paura più grande non è quella di fallire, ma quella di non aver mai tentato.”
- “Le nostre paure sono come muri: più le osserviamo da vicino, più scopriamo che sono fatte di aria.”
- “La paura è una cattiva consigliera, ma un’ottima maestra.”
- “Quando hai paura, non fermarti: è proprio quello il momento di fare un passo avanti.”
- “Le paure sono come i fantasmi: se le affronti, svaniscono.”
- “La paura è l’anticamera del coraggio, non la sua negazione.”
- “Non è la paura a renderci deboli, ma il modo in cui le permettiamo di governare le nostre scelte.”
- “Le nostre paure crescono nell’ombra e si dissolvono nella luce della consapevolezza.”
- “La paura di soffrire è spesso peggiore della sofferenza stessa.”
- “Le paure sono come le cicatrici: testimoniano che sei sopravvissuto.”
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